25 Aprile, 2024
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D’Amato: “Lazio in zona arancione per i prossimi 14 giorni”

Ecco cosa si può fare e cosa no

L’assessore alla Salute della Regione: “Dipende tutto da noi. Al momento non rischiamo la zona rossa”

“Il Lazio resterà in zona arancione per i prossimi 14 giorni. Poi vedremo quali saranno i dati. Se ci sarà stato rigore nei comportamenti, torneremo in zona gialla. Dipende tutto da noi. Al momento non rischiamo la zona rossa”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, intervenendo questa mattina a Omnibus su La7. Questo significa che gli spostamenti sanranno consentiti solo nel proprio Comune, bar e ristoranti resteranno aperti solo per l’asporto, estetisti e parrucchieri saranno invece aperti regolarmente. E poi: via libera, ma con regole, alle visite ad amici e parenti. Rimane il coprifuoco: dalle 22 e fino alle 5 è vietato spostarsi. Ecco, quindi, cosa si può fare e cosa no ora che il Lazio è zona arancione.

Spostamenti consentiti solo nel proprio Comune

Fino al 15 febbraio sono bloccati gli spostamenti tra regioni. Sono vietati gli spostamenti in Comuni diversi da quello di residenza e in altre regioni, salvo esigenze di lavoro (o studio), di salute, necessità, ma sempre con autorcertificazione. In realtà è raccomandato anche evitare gli spostamenti nel proprio Comune. Restano dubbi sulla possibilità di uscire da comune e regione per raggiungere le seconde case: il testo del nuovo decreto non lo specifica, il numero verde del ministero della Salute dice che è vietato. Si attendono per questa mattina perciò i chiarimenti sul sito del Governo alla sezione faq, frequently asked questions, ancora in fase di aggiornamento dopo il Dpcm del 15 gennaio, e la consueta circolare del capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi ai prefetti per gli indirizzi alle forze dell’ordine.

Bar e ristoranti attivi solo per asporto e domicilio, centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione come bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Non ci sono restrizioni per la consegna a domicilio e, fino alle 22, rimane consentita la ristorazione con asporto, pur osservando sempre il divieto di consumazione sul posto. Come fa sapere la Regione, bar senza cucina e attività con codici Ateco 56.3 e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18. Ma anche in questo caso è vietato il consumo sul posto o anche solo nei dintorni del locale. Chiusi, poi, i centri commerciali (a eccezione dei supermercati al loro interno) nei giorni festivi e prefestivi.

Aperti negozi, parrucchieri ed estetisti

Rimangono aperti tutti i negozi, che potranno chiudere non oltre le 21. In ogni negozio possono entrare un numero limitato di persone in base alla grandezza dello store. Fondamentale l’igienizzazione appena si entra. Rimangono aperti parrucchieri ed estetisti: nessuna limitazione, per il momento, riguarda il settore. Ancora chiusi musei e gallerie d’arte. Nessun via libera per la ripresa di concerti, musica dal vivo, feste.

Visite ad amici, parenti, coprifuoco e multa

Si potrà andare a fare visita a parenti e amici. Ma vediamo come: è consentito ricevere a casa propria non più di due persone, eventualmente con bambini al di sotto dei 14 anni o con disabili a carico, una sola volta al giorno. Allo stesso modo, ci si potrà spostare in non più di due persone per andare a trovare amici o familiari in un’abitazione privata ed essendo in zona arancione, sempre all’interno del proprio Comune, poiché il Lazio è zona arancione. Ma resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. In questa fascia oraria è vietato, dunque, uscire di casa se non per motivi di salute, lavoro o situazioni di necessità. Chi infrange il coprifuoco senza giustificazione rischia la multa da 400 a 1000 euro.

Sport consentiti in solitaria

Chiuse palestre e piscine. Si può praticare certamente attività fisica all’aperto ma osservando la distanza di sicurezza di almeno due metri da un’altra persona. Vietati sport di squadra e/o di contatto.

(La Repubblica)

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