26 Aprile, 2024
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Covid, orari apertura dei negozi restano a scaglioni: Raggi proroga l’ordinanza fino al 31

“Per quanto l’orario di chiusura, è revocata ogni precedente disposizione e si rinvia alla normativa nazionale e regionale in materia”

È stata prorogata fino al 31 gennaio 2021 l’ordinanza firmata lo scorso 7 dicembre dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, per disciplinare gli orari di apertura delle attività commerciali, artigianali e produttive. Gli orari d’apertura dei negozi restano scaglionati. Per quanto concerne l’orario di chiusura, è revocata ogni precedente disposizione e si rinvia alla normativa nazionale e regionale in materia.

Le fasce orarie: F1 – F2 – F3

L’ordinanza, emanata a giugno scorso e già prorogata, ha istituito tre diverse fasce orarie (F1 – F2 – F3) in base al tipo di attività e specifica quelle escluse dalle disposizioni.

Fascia 1 (F1) comprende alimentari, supermercati e panifici. Previste due sotto-fasce opzionali alle quali è possibile aderire: F1A, con apertura dalle 7 ed entro le 8 e chiusura entro le 15, F1B, con apertura dalle 7 ed entro le 8 e chiusura non prima delle 19.

Nella Fascia 2 (F2) sono inseriti falegnami, elettricisti, idraulici, corniciai, ottici, sarti, tintorie e noleggio di veicoli senza conducente. Le aperture sono consentite nell’intervallo 9.30 – 10, le chiusure entro le 19.

Nella fascia 3 (F3), infine, sono compresi calzature, abbigliamento, elettronica, parrucchieri, internet point e negozi di cellulari. Le aperture sono programmate nell’intervallo tra le 10 e le 11, le chiusure non prima delle ore 19.

Alimentari e pane: apertura tra le 5 e le 8,15

Le fasce F1A e F1B, gli esercizi di vicinato del settore alimentare, le medie e grandi strutture di vendita del settore alimentare e i panificatori, dal lunedì al venerdì potranno effettuare l’apertura al pubblico tra le ore 5 e le ore 8,15.

Dagli ottici ai Phone center, apertura dopo le 9,15

Le fasce F2 e F3, quindi i laboratori non alimentari, svolti in forma artigianale e non, gli esercizi di vicinato del settore non alimentare, le medie e grandi strutture di vendita del settore non alimentare, i Phone center-Internet Point, dal lunedì al venerdì potranno effettuare l’apertura al pubblico dopo le ore 9,15.

Tali disposizioni si applicano anche agli esercizi commerciali e artigianali inseriti all’interno dei Centri Commerciali. Per tutte le attività sopramenzionate, l’orario dell’eventuale apertura al pubblico nei giorni festivi e prefestivi non è assoggettato alle fasce orarie dell’Ordinanza in questione.

Esclusi dalle disposizioni: edicole, tabaccherie, farmacie, carrozzerie

Le disposizioni previste non si applicano al commercio su aree pubbliche, edicole, tabaccherie, farmacie, parafarmacie, esercizi di qualsiasi tipologia all’interno delle stazioni ferroviarie e aree di servizio, attività di ristorazione in senso esteso, come gelaterie, pizzerie a taglio e rosticcerie. Allo stesso modo sono esclusi dalle suddette disposizioni negozi di ferramenta e di rivendita di materiale edile, prodotti di termoidraulicabricolage verniciconcessionarie auto con laboratorio di riparazione-assistenza, attività di autoriparazione come meccatronici, elettrauti, carrozzieri e gommisti.

Parrucchieri, estetisti e cartolerie: esclusi dalla proroga

Esclusi anche parrucchieri ed estetisti, cartolerie, cartolibrerie, librerie che effettuano vendita di testi scolastici e ogni altra attività non espressamente menzionata.

Negozi di attività mista: possono scegliere

Tutti gli esercizi commerciali che svolgono attività mista, invece, possono scegliere discrezionalmente una delle due fasce orarie di apertura previste. Pertanto si rende necessario prevedere l’obbligo di esposizione degli orari di apertura e chiusura riferiti alla propria tipologia di attività nonché alla scelta della fascia oraria.

Prerogative statali e regionali

Resta ferma ogni prerogativa statale e regionale in ordine al mutare delle circostanze di carattere sanitario, e la facoltà del titolare dell’attività in ordine all’apertura o meno della stessa sia nei giorni feriali che in quelli festivi.

(La Repubblica)

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