26 Maggio, 2024
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La Lombardia diventa zona gialla, a Milano torna il rito dell’aperitivo

Il centro pieno di gente per comprare i regali di Natale e tornare a sedersi nei bar e nei ristoranti aperti

A Milano, come in tutta la Lombardia, con l’ingresso nella zona gialla da stamattina è tornato il caffè al bar, l’aperitivo e il pranzo al ristorante ma fino alle 18.
Il centro, anche per la bella giornata di sole dopo tanti giorni di pioggia, è stato preso d’assalto dalle persone: c’è chi passeggia, chi compra i regali di Natale e chi torna a sedersi al bar.

Al Camparino, storico locale in Galleria Vittorio Emanuele II, c’è la coda di persone pronte a entrare per bere un cocktail al banco o sedersi nel dehor. Tra di loro c’è Paolo in compagnia di un amico: “ci è mancato moltissimo l’aperitivo a bar e quindi stamattina siamo usciti per concedercene uno”. Bar e ristoranti in Galleria non sono però tutti aperti: solo Cracco, la Pasticceria Marchesi e lo storico Savini hanno riaperto, mentre altri locali hanno deciso di rimanere con la serranda abbassata.

Da Sorbillo, storica pizzeria napoletana, alle 12 ci sono già i primi avventori. “Per oggi abbiamo abbastanza prenotazioni – ha spiegato Massimiliano Paradisi, direttore del locale -, vedo che la gente ha voglia di uscire e tornare a vivere”. Tra i ristoratori c’è voglia di ripresa: “c’è molta gente in giro e piano piano anche i tavoli si iniziano a riempire – ha spiegato Gianni del Bar Ristorante Le tre Gazzelle di corso Vittorio Emanuele -. Stamattina c’è stato anche un bel via vai coi caffè. Siamo contenti se non ci fanno richiudere altrimenti se ci fanno chiudere un’altra volta siamo rovinati”.

Non solo attorno al Duomo, anche in altri quartieri di Milano c’è molta gente in in giro per fare shopping. Come in corso Buenos Aires con macchine incolonnate, o per bersi un caffè nei tavolini di Brera. Allo storico bar Jamaica, ritrovo in passato di pittori e scrittori, c’è attesa per capire come andranno le cose. “Noi non abbiamo mai chiuso e abbiamo fatto asporto. Al momento direi che qua la riapertura è molto lenta, ancora è presto però per fare una stima. Noi andiamo avanti un giorno dopo l’altro le cose cambiano sempre”, ha spiegato Carlina da dietro il bancone.

In corso Garibaldi sono tante le attività, bar e ristoranti, che oggi hanno rialzato la serranda, con tante le persone che hanno scelto di mangiare un boccone all’aperto, nelle enoteche e locali di cui è ricca la via a pochi passi dal centro. Anche l’Osteria del corso, dove Antonio, il gestore, trova che il primo giorno sia “discreto perché un bel po’ di gente c’è in giro, come prenotazioni andiamo abbastanza bene e siamo fiduciosi. Alla gente mancava il ristorante e anche il bar, entrare e bere un caffè, un aperitivo,  noi abbiamo una clientela affezionata. Le persone da oggi si risentono a casa e hanno ritrovato la socialità”. Al Ticinese lunga fila fin dall’apertura davanti alla storica pasticceria Gattullo per un tavolino dove fare colazione.

(La Repubblica)

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