29 Aprile, 2024
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Folla centro Ravenna: le vie dello shopping prese d’assalto

Folla soprattutto in via Cavour e in via Diaz, molti hanno fatto il ponte e ne hanno approfittato per le spese natalizie

Via Cavour come si presentava nel pomeriggio poco dopo le 17 di ieri, letteralmente presa d’assato dagli amanti dello shopping (foto Fabrizio Zani)Tante gente anche in via Diaz, sotto le luminarie natalizie

Ravenna, 8 dicembre 2020 – Le buone notizie sono due. La prima è che tutti, ma proprio tutti, indossano la mascherina, con deroga parziale – a filo di naso – per chi porta gli occhiali e non può rischiare incidenti per via delle lenti appannate. La seconda è che nei capannelli che si formano agli angoli non si parla più solo di Covid, ma anche di regali. È un lunedì, ma giudicare dalle strade che traboccano di gente, sembra un giorno festivo. Molti, è evidente, hanno fatto il ponte, dopo un fine settimana guastato dal maltempo, approfittando anche delle temperature non rigide per anticipare la corsa agli acquisti di Natale. Le foto scattate in via Cavour tra le 16 e le 17 fanno impressione. La prospettiva inganna, ma la principale via dello shopping ravennate sembra non soffrire eccessivamente la pressione del virus. La gente (per fortuna) fa ciò che le è consentito e allo stesso tempo contribuisce a risollevare le sorti di un’economia mai così in sofferenza. C’è ressa, o assembramento che è un termine tra i più ricorrenti nel vocabolario dell’era Covidma il passeggio è ordinato.

Nulla a che vendere con le scene di caos che si sono viste a Riccone e a Rimini, in occasione dell’accensione delle luminarie. Anzi, piazza del Popolo, al cospetto del grande albero di Natale, è uno snodo di transito, ma non di sosta. E questo, in particolare, dopo le 18, quando si spengono le luci dei bar e il salotto ravennate piano piano si svuota. L’accesso ai negozi è disciplinato e contingentato. Piccole code si formano, ad esempio, in alcuni tra quelli più gettonati come Zara, Pandora e Calzedonia in via Cavour, oppure Coincasa in via Diaz. Non c’è ressa, come del resto c’è raramente, in via Matteotti, la strada delle gioiellerie. Non ci sono forze dell’ordine, o almeno non le avvistiamo durante la nostra passeggiata, nessuno in divisa col dito puntato e pronto a cogliere in errore il minimo sgarro. Il cittadino non sembra avere bisogno del papà che gli insegni a stare al mondo. Quello di ieri è stato un prefestivo con tanta gente nelle strade. La voglia non tanto di fare festa in un momento drammatico, quanto di condurre una vita normale e non oppressa da uno stato paternalista, sembra prevalere.

(Il Resto del Carlino)

 

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