6 Maggio, 2024
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Calabria, Zuccatelli dà le dimissioni su richiesta di Speranza. Arriva Gaudio

Eugenio Gaudio, in pool con Gino Strada

Il commissario alla Sanità calabrese, dopo le critiche ricevute per un suo video in cui negava l’utilità delle mascherine, ha deciso di lasciare.
Pressing di M5S, Renzi e Sardine su Gino Strada, che dovrebbe tornare in pista affiancato dall’ex rettore della Sapienza

 

Ha rassegnato le sue dimissioni il commissario Giuseppe Zuccatelli. A sollecitarle è stato il ministro Roberto Speranza e – come anticipato in mattinata – il manager sanitario scelto una settimana fa per guidare la sanità calabrese le ha immediatamente formalizzate. “Il ministro mi ha telefonato e non ha avuto bisogno di darmi spiegazioni. Mi ha chiesto di dimettermi ed io l’ho fatto. Non so chi mi sostituirà ma so che mi dimetto da tutti gli incarichi che ho in Calabria” ha detto Zuccatelli, che da oggi lascia anche la guida degli ospedali di Catanzaro. Nel frattempo, il governo starebbe ultimando i dettagli sulla squadra a cui affidare un incarico. Novità – suggeriscono fonti vicine ad ambienti di governo – “potrebbero arrivare anche in giornata”.

Allo studio, ci sarebbe l’ipotesi di affidare il settore a un tandem di professionisti: Gino Strada, con l’incarico di gestire rete ospedaliera e territoriale legata all’emergenza, e un tecnico con certificata esperienza manageriale, requisito previsto dal Decreto Calabria bis e di cui il fondatore di Emergency sarebbe sprovvisto.

Per superare i veti incrociati, alla fine sembra sia stato il premier Giuseppe Conte a prendere in mano la partita. “Sarà un tecnico e lo sceglierà direttamente lui” filtra da questa mattina da palazzo Chigi “ma non sarà fra quelli già in servizio in Calabria”. Quasi sicura la nomina dell’ex Rettore della Sapienza Eugenio Gaudio, dal 20 aprile 2020 consigliere del ministro dell’Università e della Ricerca per la formazione nell’area sanitaria e per i rapporti con il Servizio sanitario nazionale. Definitivamente tramontata invece l’ipotesi di affidare l’incarico a Narciso Mostarda, medico e manager laziale di lungo corso, ex assessore Pd e attuale direttore generale dell’Asl 6 di Roma.

Contro l’arrivo di Gaudio, subito si sono schierate le Sardine. “Avete scelto il Sistema. Il Governo rifiuta la disponibilità per l’incarico di Commissario di Gino Strada e opta per la scelta di Gaudio, un uomo di sistema che non segna alcuna volontà di discontinuità con il passato da parte del Governo. Un’ennesima occasione persa. Noi diciamo No! Mobiliteremo tutto quello che possiamo per fermare questo ennesimo errore che ricade sui calabresi” dice in un post il movimento che da tempo si batte per il coinvolgimento di Strada nella gestione della sanità calabrese. Contrario anche il senatore e presidente della commissione antimafia Nicola Morra, che su Twitter scrive “Gaudio non va bene, serve un commissario che combatta le infiltrazioni della ‘ndrangheta”.

Sarebbe invece ormai cosa fatta il coinvolgimento di Gino Strada, o almeno questa sarebbe l’intenzione di pezzi dell’esecutivo, sebbene rimangano da sciogliere ancora alcuni nodi, a partire dalla disponibilità del fondatore di Emergency, che già ieri ha chiarito “non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento”.

Dopo una settimana di silenzi, indiscrezioni, imbarazzi e uscite al vetriolo, l’esecutivo sembra abbia trovato una via d’uscita dal pantano della gestione della sanità calabrese. Sebbene lo abbia per giorni pubblicamente difeso, anche il ministro Speranza alla fine ha dovuto accettare la revoca di Zuccatelli, dopo le pubbliche bordate arrivate anche dagli alleati di governo.

Nei giorni scorsi, il senatore e presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, insieme alla corrente di parlamentari che lo segue, ha chiesto pubblicamente la rimozione del manager sanitario, per poi arrivare a minacciare di far mancare i voti necessari per la conversione del Decreto Calabria bis se non dovesse includere la nomina di Gino Strada. Toni bellicosi, poi stemperati in un appello alla nomina di Strada “in nome dell’unità” perché la sola ipotesi di un suo coinvolgimento “ha già prodotto un piccolo, grande, enorme cambiamento – spiega Morra – Politici di schieramenti spesso avversi e giornalisti di testate con linee editoriali opposte, sono per la prima volta uniti: chiedono tutti che il presidente del Consiglio nomini Gino Strada quale Commissario alla Sanità calabrese”.

(La Repubblica)

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PS
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