4 Maggio, 2024
spot_imgspot_img

Un’italiana vince contro l’Oxford Dictionary: cambia la definizione della parola donna 

Maria Beatrice Giovanardi ottiene che il prestigioso vocabolario di lingua inglese aggiorni la definizione della parola woman e di altri termini sessisti.

“Ho ricevuto complimenti ma anche offese in quanto italiana. Poi minacce di stupro e frasi sessiste. Meglio passarci sopra e concentrarsi sul risultato”

Una vittoria importante e tra l’altro anche una vittoria italiana. L’Oxford English Dictionary, il prestigioso vocabolario di lingua inglese redatto dalla Oxford University Press, aggiorna la defizione della parola donna, e corregge altri termini sessisti, dopo la petizione lanciata da Maria Beatrice Giovanardi.

Come aveva raccontato La Repubblica, la manager italiana esperta di marketing e pr e da anni attiva nelle battaglie per i diritti delle donne si era imbattuta durante alcune ricerche di lavoro nella definizione della parola womandell’Oxford Dictionary rimanendone fortemente contrariata. La donna, che oltre a “essere umano adulto femminile”, veniva definita come “la moglie, la fidanzata, l’amante di un uomo”. Ma non solo. Nella pagina online del vocabolario si leggevano, tra i sinonimi di donna, le parole “bitch, besom, piece, bit, mare, baggage, wench, petticoat, frail, dird, bint, biddy, filly”. I significati? Ne riportiamo solo alcuni: puttana, cavalla, puledra, cagna.
Ora, come ha riportato in esclusiva dal quotidiano The Telegraph e dopo che la petizione su Change.org di Giovanardi è stata firmata da oltre 34mila persone, L’Oxford Dictionary ha accettato di aggiornare la definizione di donna e di altri vocaboli con definizioni sessiste. Donna diventa quindi “la moglie, la fidanzata, l’amante di una persona” e scompaiono (ma non tutti) alcuni dei sinonimi offensivi. Cambia in termini inclusivi anche la definizione di uomo, che come nel caso della donna diventa, il partner di una persona e non più di una donna e si equiparano gli esempi, prima molto più numerosi per la parola uomo rispetto a quella donna, e decisamente meno sessisti. Prima della revisione la donna era quella che faceva le faccende domestiche, ora è la persona che può comprare una casa e mandare i figli al college.

La sua è una vittoria storica, come commenta la decisione dell’Oxford Dictionary di cambiare il termine donna e di aggiornare altri vocaboli sessisti?

Sono felicissima perché l’Oxford ha davvero rivoluzionato la sua definizione di ‘donna’ ed ha avuto la modestia di fare autocritica, pur essendo un’autorità mondiale del linguaggio e della lessicografia. Grazie alla campagna hanno eliminato quasi una decina di sinonimi dispregiativi (bagaglio, pezzo e molti altri) e decine di frasi orribilmente sessiste, rendendo la ‘donna’ finalmente un essere umano, a sè, e non un oggetto di proprietà dell’ uomo. Hanno inoltre anche aggiunto che la donna (come anche l’uomo) può essere moglie/ marito di una persona e non solo, rispettivamente, di uomo (man’s wife) o di donna, una grossissima vittoria per la comunità LGBTQIA+ e una dimostrazione di riconoscimento e rispetto per il loro amore. Purtroppo non hanno eliminato come sinonimo ‘bitch’ ma lo hanno etichettato almeno come offensivo sulle varie piattaforme. Per questo continuerò a combattere. La stessa definizione appare tra l’altro (tramite licenza) anche quando si digita ‘define woman’ ‘woman synonyms’ e simili su Google, Yahoo, Bing e sui dizionari Apple dei nostri telefonini e computer, come anche in molti altri siti terzi. Non descrivere uomini e donne in modo ugualmente rispettoso, svantaggia le donne perché perpetua gli stereotipi negativi che presentano le donne come esseri inferiori, il che a sua volta influenza il modo in cui le donne vengono discusse e trattate.

Come è stato accolto il fatto che ci sia un’italiana dietro questa operazione? E’ giusto dire “l’italiana che ha convinto L’Oxford Dictionary a cambiare la definizione della parola donna”? 

Sinceramente penso che non abbia fatto alcuna differenza. Anzi purtroppo pur avendo ricevuto tanti messaggi di supporto e stima ho anche subito delle offese in quanto italiana ma anche minacce di stupro e tantissime offese sessiste. Meglio passarci sopra e concentrarsi sul risultato. Passando invece alla seconda domanda, sono molto orgogliosa che sia stata proprio un’italiana a far cambiare tale definizione. Il patrimonio culturale italiano fa invidia al resto del mondo e anche noi giovani dobbiamo fare da portavoce, con l’obiettivo di far evolvere anche arcaici concetti legati ad una cultura sessista. Noi italiani siamo persone che mettono la passione al centro della propria vita e lavoro; diciamo che questa campagna mi ha appassionata moltissimo negli ultimi 16 mesi.

E’ stata contattata da qualcuno dell’Oxford University Press? 

Ho intrapreso una ‘negoziazione’ con Oxford University Press da agosto 2019, l’estate in cui abbiamo fatto partire la campagna. L’ultima conversazione che ho avuto con loro è stata a settembre 2020 quando ci confrontammo sul fatto che nonostante avessero promosso e promesso a marzo cambiamenti imminenti nel dizionario in risposta a una nostra open letter controfirmata da i piu’ influenti ‘players’ della linguisitica ed i diritti delle donne Inglese ed internazionali, ancora nulla fosse accaduto.

Ha avuto modo di fare una valutazione simile anche dei vocaboli della lingua italiana? Sarebbe interessata a farlo?

Sì e sfortunatamente ci sono problematiche simili anche nei dizionari italiani e vista l’importante lavoro di revisione lessicale svolto dai lessicografi e dagli analisti di Oxford, un colosso mondiale su cui si appoggiano le ricerche di Google e molti altri, ed il fondamentale cambiamento propositivo, presto vorrei iniziare un dialogo anche in Italia con i principali dizionari.

(La Repubblica)

Ultimi articoli