1 Maggio, 2024
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Dpcm, Lazio zona gialla: cosa significa

«Salvata» dal calo dell’indice Rt, il Lazio, compresa la metropoli romana, è stata categorizzata come gialla. Ecco quali sono le regole del Dpcm

 

Con un’ordinanza del Ministero della Salute, il Lazio è stato definito una Regione della zona gialla. L’ultimo Dpcm ha suddiviso il territorio italiano in tre diverse fasce di rischio, introducendo regole differenziate per contenere la nuova ondata di coronavirus che ha colpito il Paese a seconda di alcuni criteri. Ma quali sono le misure previsteper la zona gialla, cui dovranno sottostare gli abitanti di Roma, della provincia di Frosinone e del resto del Lazio?

Lazio zona gialla dopo calo indice Rt

Con la conferenza stampa di mercoledì 4 novembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiarito quali Regioni dovranno sottostare alle regole previste per le aree gialle, ovvero quelle meno critiche rispetto a rosse e arancioni.

L’inserimento del Lazio nella lista delle Regioni gialle è stato deciso all’ultimo momento. A convincere l’esecutivo è stato il calo del valore Rt della Regione, calato sensibilmente in 5 giorni da 1,49 a 1,29.

Nella città di Roma, già il 29 ottobre il valore di Rt era leggermente più basso rispetto alla media regionale.

Un risultato positivo, che però non deve spingere i laziali ad abbassare la guardia:

Al di là dei colori delle fasce, quello che conta è mantenere alta l’attenzione e raffreddare la curva”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato dopo la pubblicazione dei dati di oggi (2.432 nuovi casi positivi).

Lazio zona gialla: cosa significa

La classificazione del Lazio come zona gialla significa che a partire da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre saranno in vigore tutte le misure previste dal nuovo Dpcm per l’intero territorio nazionale.

Dalle 22 scatterà il coprifuoco, ovvero il divieto di uscire dalle proprie abitazioni nelle ore notturne salvo comprovati motivi di lavoro o necessità. Per uscire di casa dalle 22 alle 5, insomma, sarà necessaria l’autocertificazione.

Le lezioni per le scuole secondarie saranno al 100% online, per tutte le altre sarà obbligatorio l’uso della mascherina per i bambini di età superiore ai 6 anni.

Bar e ristoranti potranno restare aperti dalle 5 del mattino fino alle 18. La consumazione al tavolo è consentita a un massimo di 4 persone, a meno che non siano conviventi. È consentito il cibo da asporto fino alle 22 e il servizio a domicilio senza limiti di orario.

Fino al 3 dicembre saranno chiusi musei, mostre, sale scommesse e sale giochi. Nei festivi e prefestivi saranno chiusi i centri commerciali, tranne le farmacie, tabacchi, edicole e negozi di alimentari al loro interno.

Come per il resto dell’Italia, nel Lazio sarà ridotta la capienza massima dei mezzi pubblici al 50%.

 

Nuovo Dpcm, cosa cambia per le visite ai congiunti

Con la differenziazione per Regioni di varie aree di rischio, rossa, arancione e gialle, il Governo italiano ha introdotto nuovi limiti alle ragioni per cui si può uscire di casa. Fra di esse ci sono le visite o gli incontri con i congiunti.

Su questo argomento, rispondendo a una domanda di un giornalista in conferenza stampa, il presidente Conte è stato piuttosto chiaro.

Come sapete abbiamo messo già da tempo la raccomandazione che non si va ad incontrare le persone non conviventi, perché anche quella è un’occasione di contagio. Nell’area e nelle regioni rosse, addirittura, è l’uscita di casa che va motivata. Si esce solo nei casi che abbiamo detto. Le restrizioni sono modulate”, ha spiegato Conte.

Visite ai congiunti nelle zone rosse

Nelle zone rosse, che al momento coincidono con i territori delle Regioni Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta, l’incontro con i congiunti non rientra fra i motivi per cui si può uscire di casa.

In queste Regioni, bisognerà dunque aspettare un miglioramento della situazione epidemica prima di poter incontrare i propri parenti o amici non conviventi.

Visite ai congiunti nelle zone arancioni

Nelle Regioni arancioni, ovvero Puglia e Sicilia, è consentito uscire dal proprio comune di domicilio solo per ragioni di studio, lavoro e motivi di salute. In questi territori, dunque, non sarà possibile incontrare i congiunti se questi vivono in un altro Comune.

Visite ai congiunti nelle zone gialle

Per quanto riguarda le aree gialle, vige solo la raccomandazione del Governo a non incontrare congiunti. Ma, ha detto Conte, l’esecutivo confida che “anche le raccomandazioni siano rispettate”. “E questo ci consentirà di riportare al più presto sotto controllo la curva del contagio. Quindi significa che rispettando le regole faremo meno sacrifici in prospettiva”, ha spiegato Conte.

Diverso discorso per i congiunti fuori Regione. Questi ultimi si potranno incontrare soltanto se i due nuclei si trovano entrambi in due aree gialle.

(Money.it)

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