“Il Ring”, il nuovo romanzo per ragazzi di Chiara Lico

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È in libreria il nuovo lavoro di Chiara Lico, Il Ring (Giunti), un romanzo per ragazzi e ragazze liberamente ispirato alla storia vera di Sirine Charaabi, di origine tunisine, azzurra delle Fiamme Oro, argento ai mondiali di boxe di Nuova Delhi 2023, in gara alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Chiara Lico e il suo libro saranno presenti – il 13 maggio – al Salone internazionale del Libro che si terrà a Torino.

L’autrice, giornalista e scrittrice, una Laurea in lettere alla Sapienza di Roma, un Master in Editoria e Formazione, lavora in Rai da molti anni, oggi è Caposervizio nella redazione Centrale del Tg2.

Ha esordito con Zitto e scrivi nel 2007, romanzo sul precariato nel giornalismo. Nel 2009 è la volta dell’inchiesta sull’abusivismo edilizio Anni di Cemento. Il suo Cioccolato e pistacchio. Storia di Rossellala vita dopo lo stupro vince il Premio Scrittori della Giustizia nel 2011. Il primo romanzo per ragazzi esce nel 2017, sulla realtà delle giovani vittime di camorra, Il Rischio edito da Sinnos. Mentre del giugno 2019 esce il romanzo Mi hanno chiuso la scuola! edito da Lapis.

Nel 2023 è uscito Operazione Ri(s)catto (Giunti), romanzo per ragazzi dove vengono affrontati in maniera divertente e ironica gender gap e welfare femminile.

Chiara Lico attraverso la sua penna dimostra una attenzione alle tematiche sociali, in particolare quelle di genere e di inclusione con un occhio attento all’adolescenza.

Il Ring, settimo lavoro della giornalista e scrittrice, è un romanzo per ragazzi (12/16 anni) adatto anche agli adulti.

Per i nostri lettori l’intervista a Chiara Lico

Come nasce l’idea di scrivere un romanzo ispirato alla storia vera della giovane ragazza tunisina Sirine Charaabi?

«Questo lavoro è frutto di una doppia congiuntura. Un amico che mi dice, Chiara, vieni in Campania perché c’è una storia che tu devi conoscere e l’incontro con il Maestro di Sirine Charaabi. Nel parlargli ho capito che la storia dell’atleta che lui ha formato e cresciuto da un punto di vista sportivo andava oltre i canoni dell’agonismo e diventava una storia esemplare di diritti, integrazione e riscatto.

Da lì ho deciso di conoscere lei e di realizzare non una biografia ma un romanzo liberamente ispirato alla sua vicenda».

Il romanzo parla di riscatto e di integrazione attraverso lo sport, quanto è importante che certi concetti come quello dell’inclusione si radichino nel pensiero dei nostri giovanissimi?

«Per me è fondamentale. Credo che la scrittura per ragazzi abbia necessità, come diceva Rodari, di quella “luce in più”. Perché tu parli a persone che devono ancora formarsi, che sono gli elettori di domani e quindi la coscienza civica va nutrita».

 Il suo lavoro è attualissimo anche per la partecipazione di Sirine Charaabi alle Olimpiadi di Parigi del 2024. La lettura diventa particolarmente interessante in quanto è una testimonianza diretta (anche se si tratta di romanzo liberamente ispirato a una storia vera) di come sia possibile attraverso tenacia, caparbietà e passione per ciò che si fa, arrivare a dei risultati importanti. Che cosa ci dice a tal proposito?

«Dico che il mio è un romanzo, che in quanto tale va letto come una storia che, si spera, possa piacere, incuriosire e fare capire. La vicenda che racconto ha molto a che fare con quella di Sirine ma la mia protagonista ha un carattere suo, personaggi che le ruotano attorno che rispondono ai canoni del racconto all’interno di una costruzione narrativa. C’è molto di realistico, ma c’è moltissimo di inventato, di costruito. Se poi piacerà a tal punto da far incuriosire sulla storia vera, allora avremo fatto bingo».

Marzia Onorato

Redattrice L’agone

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