26 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Bologna, nasconde per 40 giorni nella vasca da bagno il cadavere della figlia suicida

L’uomo è stato denunciato: il corpo avvolto nella plastica. Non è chiaro il motivo

BOLOGNA. Ha tenuto nascosto per 40 giorni nella vasca di casa il cadavere della figlia suicida, per poi tentare di inscenare un ritrovamento da parte dei carabinieri. È successo a Imola, nel Bolognese. L’uomo, di 77 anni, è stato denunciato per occultamento di cadavere. Ieri ha contattato l’Arma dicendo di essere preoccupato per la cugina, che temeva fosse morta nella casa che la donna condivideva con il padre. Andati a controllare, i militari hanno trovato il corpo in avanzato stato di decomposizione di quella che in realtà era sua figlia, una 42enne, adagiato nella vasca da bagno e sigillato con un telone di plastica.

Nella stanza era stato messo anche un ventilatore accanto a una finestra, per arieggiare il locale. Dai primi accertamenti, la donna si sarebbe tolta la vita circa 40 giorni fa a causa di una situazione di grave disagio. Il padre 77enne, che si occupava di accudirla, avrebbe poi deciso di nascondere il cadavere. L’appartamento è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola.

A mettersi in contatto con i carabinieri non è stato lo stesso padre, ma un altro parente, che aveva ricevuto qualche confidenza dal 77enne su quello che era successo.

Dopo la morte della figlia, l’uomo ha continuato a vivere nella stessa casa con il cadavere nascosto in bagno. L’esame esterno del corpo non ha permesso di stabilire le cause del decesso e, a quanto risulta, a fare ipotizzare un suicidio sono solo le dichiarazioni del padre. Gli investigatori che lo hanno sentito insieme al magistrato spiegano tuttavia di ritenere attendibile la versione dell’uomo, apparso sconvolto. E’ stata comunque disposta un’autopsia per fare chiarezza su tempi e cause della morte della 42enne, che soffriva di problemi psichici. L’anziano genitore l’accudiva da solo dopo la morte della moglie, 13 anni fa.

(La Stampa)

 

Ultimi articoli