4 Dicembre, 2024
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Coronavirus. Boris Johnson fa marcia indietro. La Gran Bretagna in lockdown

BORIS JOHNSON CHIUDE TUTTO ECCETTO SCUOLE E NEGOZI ESSENZIALI

“Il servizio sanitario potrebbe non esserci più se consentiamo al virus di diffondersi alla velocità alla quale si sta muovendo in questo momento”. Con queste parole il premier britannico Boris Johnson ha annunciato oggi l’entrata in vigore dalla settimana prossima di un lockdown nazionale bis in tutta l’Inghilterra per cercare di frenare la seconda ondata di contagi da coronavirus, partita, nel Paese, come altrove in Europa dopo l’estate.

La restrizione, a differenza della primavera, non comprende tuttavia la chiusura di scuole e università: è prevista da giovedì 5 novembre al 2 dicembre. “Se non agiamo ora” rischiamo di avere “migliaia di morti al giorno” tra alcune settimane, ha detto Johnson in una conferenza stampa affiancato dai due consulenti scientifici del governo, Patrick Vallance and Chris Whitty.

Rimangiandosi la promessa, fatta più volte, di non riportare il Paese in lockdown e difendendo la sua strategia di restrizioni locali adottate nelle ultime settimane, il premier ha rispolverato lo slogan della scorsa primavera. “State a casa”, “Proteggete il servizio sanitario nazionale”, “Salvate vite”. Si potrà uscire solo per scuola, lavoro, esercizio fisico, ma da soli ma senza persone di altre famiglie, per ragioni mediche e nel caso in cui ci si trovi in pericolo in casa, o per assistere persone alle quali servono cure.

La stretta prevede la chiusura di tutti i negozi non essenziali (escluse farmacie, supermercati e poco altro), delle attività ricreative e sociali, di alberghi, ristoranti, pub e caffè salvo che per i servizi di take-away, nonché il ritorno dell’indicazione tassativa di lavorare da casa per chiunque lo possa fare e la limitazione di poter incontrare da giovedì all’aperto non più di un’altra persona non convivente (ossia di passare dall’attuale tetto di 6 a quello di appena due). Vietate oltre le riunioni in casa fra nuclei familiari diversi.

La diffusione del virus è allarmante – hanno detto i due consulenti scientifici – e si potrà arrivare a oltre 4000 morti al giorno se la curva non verrà abbassata nelle prossime settimane.

Dal mondo scientifico britannico, alcuni esperti chiedono, peraltro, ancora maggior severità, mentre vari sindacati del settore dell’istruzione invocano anche lo stop a scuole e università. L’opposizione laburista contesta, da parte sua, al governo conservatore di essere in ritardo nell’introdurre la nuova quarantena.

La Gran Bretagna ha superato la soglia del milione di casi di coronavirus dall’inizio dell’epidemia. L’ultimo bollettino delle autorità sanitarie riporta 21.915 nuovi casi di coronavirus, portando il totale dall’inizio della pandemia a 1.011.660 nuovi contagi. I nuovi decessi sono 326. La Gran Bretagna è il nono paese a superare la triste soglia del milione di contagi dopo Stati Uniti, India, Brasile, Russia, Francia, Spagna, Argentina e Colombia.

ANCHE LA GERMANIA IN LOCKDOWN

Le peggiori previsioni della cancelliera tedesca Angela Merkel, che un mese fa aveva calcolato il preoccupate scenario di oggi, con altri 19.059 nuovi contagi e 103 decessi, stanno diventando realtà con due mesi di anticipo. Secondo il centro di studi epidemiologici Robert Koch i casi di Covid-19 in Germania dall’inizio della pandemia sono saliti a 518.753 mentre i decessi dovuti al virus sono 10.452. Anche i posti letto occupati nelle terapie intensive sono raddoppiati in dieci giorni, i sedici Laender sono pronti a distribuirsi i pazienti cosi da evitare che alcuni reparti raggiungano il livello di saturazione.

E lunedi scatta il semi-lockdown, con la chiusura di bar e ristoranti, teatri, sale da concerto, attività sportive, e il divieto dei pernottamenti turistici negli hotel. Resteranno aperti negozi e scuole. Chiusi invece centri estetici, di massaggi e tatuaggi. All’interno dei negozi verrà imposto un limite al numero di clienti, uno per ogni 10 metri quadrati. I parrucchieri potranno rimanere aperti, ma con misure ancora più severe delle attuali. Nuovi protocolli, più rigidi, saranno adottati anche nelle scuole e negli asili.

Lockdown parziale anche in Grecia e in Belgio

Anche la Grecia si prepara al lockdown, da martedì 3 alla fine di novembre. Le misure prevedono un coprifuoco notturno, da mezzanotte alle 5 del mattino, e la chiusura di bar, ristoranti, caffè, cinema e palestre ad Atene e in gran parte del Paese. Le scuole rimarranno aperte, mentre le università saranno in remoto.

I casi giornalieri di Covid sono saliti a oltre mille questa settimana con un picco di 1.690 ieri, rispetto ai 1.211 di giovedi, per un totale di 37.1965. Contrariamente alla scorsa primavera, i viaggi interni non saranno soggetti a limitazioni e i negozi al dettaglio rimarranno aperti. Il premier ha precisato che, da martedì, la nazione sarà divisa in due zone ad alto rischio – una “rossa” e una “arancione” – e due zone a rischo minore, una “gialla” e una “verde”.

Il Belgio introdurrà un nuovo lockdown domenica 1° novembre, fino al 13 dicembre. Le attività non essenziali dovranno chiudere per almeno un mese. Una valutazione della situazione sanitaria il 1°dicembre consentirà, in caso di miglioramento, di riaprire a determinate condizioni.

ANCHE L’AUSTRIA CHIUDE

Mini lockdown in Austria. Il premier Sebastian Kurz ha annunciato il provvedimento che entrerà in vigore martedì e si protrarrà fino alla fine di novembre. Le misure includono un coprifuoco, la chiusura di ristoranti, alberghi, istituzioni culturali e sportive.

Slovacchia, il premier: testeremo tutti i cittadini

Al via in Slovacchia una campagna di test su tutta la popolazione sopra i 10 anni di età per individuare i positivi al coronavirus. Il progetto, messo in campo dal governo presieduto dal conservatore Igor Matovic, è stato però definito “irrealizzabile” dalla stessa presidente del Paese, la progressista Zuzana Caputova, che ha invitato l’esecutivo a ripensarci dopo che i vertici delle forze armate hanno sostenuto che non ci sono operatori sanitari a sufficienza per condurla.

Secondo il ministero della Difesa, solo il 70% dei 20.000 operatori necessari sono stati reclutati. Davanti alle postazioni per i test si sono formate lunghe code, con inevitabili ritardi per gli esami, ma il premier ha esortato la gente ad andare a sottoporsi al tampone rapido. “L’Europa e il mondo ci guardano”, ha affermato.

“È la più grande operazione logistica dall’indipendenza”, ha sottolineato il ministro della Difesa, Jaro Nad, sostenendo che la Slovacchia è “in una situazione peggiore della Repubblica Ceca, pur essendo due o tre settimane indietro. Non c’è alternativa: o test di massa o rigido lockdown”. Nad è stato nominato a capo della campagna di test dopo che un progetto pilota in quattro regioni nel Nord del Paese è stato giudicato un successo.

L’obiettivo è testare i quattro quinti della popolazione usando tamponi veloci che danno il risultato in mezz’ora; i positivi
potranno optare tra una quarantena di 10 giorni a casa o in una struttura governativa, mentre per chi si rifiuterà scatterà una
multa di 1.650 euro. Finora in Slovacchia sono stati registrati 55.091 casi di Covid e 212 morti.

CHIUSI I CIMITERI IN POLONIA PER EVITARE I CONTAGI

Sempre in crescita il numero dei contagi da Covid in Polonia. Ieri sono stati registrati 22000 casi e 281 persone sono morte. Le autorità hanno deciso di chiudere i cimiteri, in coincidenza con la ricorrenza di Ognissanti e dei morti, per contenere il diffondersi dell’epidemia. In diverse località del Paese saranno aperti ospedali provvisori per assicurare altri 5000 posti letto per pazienti covid. Un ospedale è già stato allestito nello stadio di calcio di Varsavia.Usa, il Covid infierisce sugli “swing States”

Nuovo record di casi negli Stati Uniti,

dove sono stati registrati quasi 100mila contagiati in 24 ore. Secondo il Washington Post, sono proprio i cosiddetti “swing States”, quelli che oscillano tra Democratici e Repubblicani e saranno quindi determinanti per le elezioni del prossimo 3 novembre, i più colpiti dal Covid. Le nuove infezioni hanno superato il precedente record di 91.000 in un giorno. Il numero di casi a livello nazionale ha superato ieri i 9 milioni, dopo appena 15 giorni dal raggiungimento di quota 8 milioni. Sono almeno 229.000 i morti per il virus.

IRAN, VIETATI A TEMPO INDETERMINATO FUNERALI E MATRIMONI CAUSA VIRUS

L’Iran ha vietato a tempo indeterminato funerali, matrimoni e conferenze a Teheran, dopo che il ministero della Salute ha annunciato oltre 7.800 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, confermando il Paese come il più colpito del Medio Oriente dalla pandemia.
Le nuove misure arrivano mentre il Paese ha registrato altri 386 morti per Covid nelle ultime 24 ore raggiungendo un totale di 34.864. I nuovi casi di contagio diagnosticati sono esattamente 7.820 che portano il bilancio totale a 612.772.

(Avvenire)

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