4 Maggio, 2024
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Coronavirus, allarme del 118: aumento esponenziale ovunque.

Altre Regioni dispongono il coprifuoco

Rispetto alla prima ondata aumentato “vertiginosamente” il numero di pazienti con sintomi. Sempre più posti occupati in terapia intensiva e sub-intensiva. Molti governatori impongono ulteriori restrizioni

 

La curva dei contagi in continuo aumento sta mettendo in difficoltà i servizi sanitari di emergenza e gli ospedali e rispetto alla prima fase della pandemia “è cresciuto vertiginosamente il numero dei contagiati con sintomi”. Il presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli lancia l’ennesimo allarme sulla tenuta del sistema sanitario nell’emergenza Covid.

“Rafforzare la prima linea di intervento”

“In questi giorni – dice Balzanelli – stiamo registrando in tutte le regioni un aumento esponenziale della pressione sull’emergenza territoriale 118, così come sui reparti ospedalieri di area critica. È in crescita l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva: le nostre ambulanze trovano difficoltà sempre maggiori nella presa in carico da parte dei presidi ospedalieri dei pazienti, sospetti o positivi al virus, o affetti da altre patologie. Sono enormemente rallentati anche i percorsi dell’emergenza-urgenza ordinaria”.

Il presidente del 118 rileva poi che “rispetto alla prima fase dell’epidemia, è cresciuto vertiginosamente il numero dei contagiati con sintomi. Sia con insufficienza respiratoria acuta di gravità intermedia, che con polmoniti interstiziali e saturazione bassissima”. E prosegue: “E’ questo il motivo che manda in crisi i reparti di terapia subintensiva e di medicina d’urgenza ospedaliera. E siamo solo all’inizio della stagione invernale: abbiamo un disperato bisogno che la prima linea di intervento venga rafforzata subito”.

Balzanelli sfata poi uno dei luoghi comuni sull’argomento: “Non è vero che in ospedale ci stanno andando le persone con situazioni acute minori (i cosiddetti codici verdi). La gente ha il terrore di contrarre il virus in ospedale e non chiama il 118 se ha sintomi che non siano gravi”.

Coprifuoco e chiusure

In questa situazione molte Regioni decidono di imporre restrizioni ulteriori rispetto a quelle previste dall’ultimo Dpcm. Oggi la Valle d’Aosta – la regione più contagiata d’Italia – ha disposto il coprifuoco dalle 21 alle 5 in tutto. L’Alto Adige, che nei giorni scorsi aveva, data l’autonomia, deciso che avrebbe tenuto aperti i ristoranti fino alle 22, si è adeguato alle norme nazionali e ha deciso che domani fino al 24 novembre ristoranti, trattorie, masi dedicati al tradizionale ‘Toerggelen’ (mosto, castagne e canederli), bar, pasticcerie e gelaterie chiuderanno alle 18 con un massimo di quattro persone per ogni tavolo.

In Campania, il presidente Vincenzo De Luca ha deciso di chiudere anche le scuole materne e dell’infanzia, dopo che nei giorni scorsi aveva già ordinato la didattica a distanza per le altre scuole. Anche in Piemonte, il presidente Alberto Cirio ha firmato l’ordinanza per la didattica a distanza nelle scuole superiori da lunedì e su bus e treni si viaggerà con capienza al 50%. Ha optato per la didattica a distanza in tutte le scuole anche l’Umbria.

La Liguria ha esteso per il il weekend di Ognissanti l’ordinanza già in vigore nel comune di Genova, che impone limiti agli spostamenti dalle 21 alle 6 del giorno successivo. Il provvedimento entrerà in vigore questa sera e cesserà lunedì mattina alle 6 e mira a limitare i festeggiamenti per Halloween.

(La Repubblica)

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