23 Aprile, 2024
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Altolà dei sindaci al governo sul Dpcm: “Ingestibile la chiusura delle piazze”

I Comuni criticano la norma sui ‘coprifuoco’ localizzati; Boccia, “l’abbiamo smussata”

Raccoglie un coro di critiche da parte dei sindaci la norma contenuta nel Dpcm che prospettava il potere dei Comuni di chiudere vie e piazze per evitare assembramenti. Una norma definita “inapplicabile”, “uno scaricabarile” “lascia il cerino in mano a noi” “fatta male, da correggere”. Una misura che per la verità pare essere già stata modificata in nottata, con la scomparsa del riferimento ai sindaci.

La norma, conferma il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, “è stata smussata”, anche se, precisa “la linea è chiara, i presidenti di Regione sono le massime autorità sanitarie delle Regioni e possono adottare restrizioni a carattere regionale. I sindaci sono le massime autorità sanitarie cittadine e possono farlo sui loro territori in caso di necessità”.

Antonio Decaro, ‘scorrettezza istituzionale’

I primi cittadini intanto hanno reagito in modo pressochè univoco – poche le voci dissonanti – giudicando negativamente il provvedimento. per tutti ha parlato già in mattinata il sindaco di Bari, Antonio Decaro, presidente dell’Anci, l’associazione dei comuni. “Il governo ha commesso una grande scorrettezza istituzionale, inserendo nel testo del dpcm la norma che saranno i sindaci a disporre l’eventuale coprifuoco. e’ un modo per scaricare la responsabilità del coprifuoco, per fortuna, alla fine, il dpcm non è uscito come era stato annunciato”. “le cabine di regia con il governo non servono a niente – ha annunciato – noi sindaci non parteciperemo piu’.

Il problema spesso è anche di copertura economica, come descritto dal sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi: “Si sappia che chiudere piazze non è così semplice – afferma – i numeri degli agenti di polizia locale sono già risicati, dobbiamo avere la possibilità di pagare gli straordinari al personale o assumerne di nuovo”.

Dario Nardella, ‘Stato faccia vero coprifuoco, se lo vuole’

Se lo Stato vuole il coprifuoco faccia un vero coprifuoco; se vuole una misura specifica strada per strada non dia genericamente la responsabilità al sindaco, ma dia al sindaco compiti precisi e gli strumenti per fare le cose”. Così Dario Nardella, sindaco di Firenze. “Io – ha aggiunto Nardella – ho chiamato subito la signora prefetto: domani faremo un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica provinciale perchè queste cose non si possono assumere in modo solitario, dobbiamo deciderle insieme. Se nel frattempo dal Governo arrivano indicazioni piu’ chiare, noi saremmo più contenti”.

Si tratta della solita norma confusa – afferma il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – qui si stanno togliendo libertà costituzionali senza alcun voto del Parlamento. E’ un provvedimento fatto male che speriamo di avere il tempo di poter correggere”.

Con le sole forze della polizia locale è impossibile da attuare – commenta il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu –  se ci vogliono lasciare con il cerino in mano se ne assumono la responsabilità”.

Giorgo Gori, ‘è inapplicabile’

“Nel testo definitivo è stato tolto il riferimento esplicito ai sindaci che c’era nella bozza, citato da Conte in conferenza stampa. Ma non si dice a chi competerebbero quelle misure: se ai sindaci, ai prefetti, ai presidenti di Regione. Ne’ con quali mezzi si possano attuare”. A farlo rilevare è Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, che osserva: “Per chiudere una piazza con cinque vie d’accesso servono almeno 10 agenti. Chi li ha? Poi però, dice il dpcm, bisogna consentire l’accesso agli esercizi commerciali e alle abitazioni. Come si controlla? E se la gente si sposta e si assembra nella via accanto?. E’ inapplicabile”.

“Perche’ i provvedimenti assunti siano efficaci e non delle mere grida manzoniane – afferma Leoluca Orlando, sindaco di Palermo – e’ assolutamente necessario e indispensabile il coinvolgimento dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza in modo che ai provvedimenti restrittivi seguano controlli efficaci che coinvolgano tutte le forze dell’ordine in modo coordinato”.

Torino e Napoli, ‘si scarica decisione su di noi’

“Un simile onere – ha detto la sindaca di Torino, Chiara Appendino – deve essere concertato da tutte le istituzioni territoriali, con ampie competenze in termini di sicurezza e controllo. Non può in alcun modo essere in capo alle singole amministrazioni locali”. “La nostra Polizia Municipale non sarebbe in grado di aggiungere ai già numerosissimi compiti anche un controllo così capillare degli spazi pubblici”.

“Non posso credere che si sia deliberatamente e dall’alto, senza consultare sul punto i sindaci d’Italia, scelto di scaricare su di noi una decisione non praticabile” commenta il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Duro il sindaco di Biella, Claudio Corradino: “il governo annuncia che non ci sarà nessun lockdown e un attimo dopo scarica la responsabilità sui sindaci per non doversi giustificare con l’opinione pubblica. Si tratta di irresponsabilità”.

“Ai sindaci si destina la responsabilità di vigilare sulla condotta dei cittadini. Ma se mi si chiede di vigilare, al tempo stesso, mi si devono dare le risorse necessarie per farlo”. Cosi’ il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti,

Ai sindaci poi dà man forte il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Questa cosa di scaricare addosso ai sindaci tutti i problemi degli assembramenti grida vendetta perché se vuoi parlare di regia nazionale la devi fare fino in fondo. Per fortuna mi pare di aver capito che sembra essere stato modificato questo aspetto”.

I sindaci di Bologna e Trieste a favore

Pochi i possibilisti, come il sindaco di Bologna, Virginio Merola: “Invito tutti a non perdere tempo nelle polemiche e a concentrarsi su quello che puo’ essere fatto, anche selettivamente, per contrastare i contagi. Il nuovo Dpcm contiene disposizioni che a Bologna abbiamo gia’ anticipato, come la chiusura, anche parziale, di alcune piazze. La sede per queste decisioni esiste ed e’ il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si riunisce in Prefettura e ha il compito di condividere le misure di prevenzione e controllo”.

Unico apertamente favorevole infine il sindaco di Trieste, Giuseppe Dipiazza: “Non è da oggi che dico che i sindaci devono avere piu’ responsabilita’ in questa emergenza, per cui a me va bene quello che è stato deciso con l’ultimo Dpcm”.

(Agi)

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