5 Maggio, 2024
spot_imgspot_img

Recovery Fund: Sassoli, per la fase due i fondi sono insufficienti

Il presidente dell’Europarlamento ai leader Ue riuniti a Bruxelles: “Spetta a voi sbloccare il negoziato”. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen lascia il vertice per un caso Covid nello staff. E’ negativa ma si è messa in isolamento

I leader Ue “sono impegnati a finire la fase uno dell’emergenza” del Covid-19, “ma probabilmente dovrà aprirsi una fase due” nella quale “questi strumenti messi in campo come il Recovery Fund non saranno sufficienti ad affrontare la crisi“. Lo ha detto David Sassoli in avvio del Consiglio europeo a Bruxelles.

Dopo l’introduzione del presidente dell’Eurocamera il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha aperto il dibattito e “abbiamo avuto una bella discussione, alla quale mi ha fatto piacere assistervi per poi replicare”, aggiunge Sassoli. Con riferimento al negoziato in stallo tra Eurocamera e Consiglio, il presidente fa notare che “il Parlamento non è in ritardo, si era detto che la partita doveva chiudersi entro ottobre e siamo ancora in tempo”, ha aggiunto il politico italiano. “Fantasia e tecnica” sono le qualità “di cui abbiamo bisogno per aiutare i cittadini”, ha concluso.

Sassoli ai leader “Spetta a voi sbloccare negoziato”

“I negoziati” sul Bilancio pluriennale della Ue e sul Recovery Fund “si sono arenati. Sbloccarli è nelle vostre mani. Per fare progressi è indispensabile aggiornare il mandato negoziale della Presidenza tedesca. Non si tratta di rimettere in discussione l’accordo di luglio, ma di fare un piccolo passo da parte vostra per andare verso l’approvazione finale del pacchetto” ha aggiunto Sassoli.

Von der Leyen lascia il vertice e va in auto isolamento

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha lasciato il vertice in corso a Bruxelles dopo che e’ stato riscontrato un caso Covid-19 all’interno del suo staff. Il Consiglio è iniziato un’ora fa. Nella mattina la presidente aveva avuto colloqui bilaterali con i premier di Portogallo, Antonio Costa, e della Repubblica Ceca, Andrej Babis.

(Agi)

Ultimi articoli