28 Aprile, 2024
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Coronavirus, indice Rt a 1,01. Iss: aumenta il carico sui servizi sanitari

Nel periodo 10-23 settembre 2020 l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01. Sono 12 le Regioni/PPAA con un Rt maggiore di 1 questa settimana.I dati del consueto monitoraggio settimanale del ministero della Salute e Istituto superiore di sanità conferma la tendenza al progressivo peggioramento segnalata dal rapporto nelle ultime nove settimane. E la conseguenza è un maggiore carico sui servizi sanitari.

Bisogna inoltre “interpretare con cautela – afferma il report – l’indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell’epidemia. Infatti, l’Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale”

 

GRAFICI E MAPPE

TUTTI I GRAFICI E LE MAPPE SULL’EPIDEMIA

I numeri dei contagi

I focolai attivi riportati sono complessivamente 3.266, di cui 909 nuovi: numeri entrambi in aumento per la nona settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2.868 focolai attivi di cui 832 nuovi). Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (101/107).

Questa settimana sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se non sempre confermata. Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l’impatto dei contagi nelle scuole.

Nonostante l’aumento di focolai attivi, le Regioni hanno segnalato “3.026 nuovi casi non associati a catene di trasmissione note (+13,7% rispetto alla settimana precedente)”. Per quanto riguarda il contesto di trasmissione, si mantiene stabile la percentuale dei focolai che si sono verificati in ambito familiare (76,5% di tutti i focolai attivi vs 76,1% la settimana precedente). Aumenta la percentuale di focolai verificati in ambito lavorativo (7,2% vs 5,6% la scorsa settimana) e diminuiscono invece i focolai associati ad attività ricreative (4,5% vs 6,3% la settimana precedente).

E quelli dei ricoveri

A livello nazionale continua a salire il numero di persone ricoverate (2.846 contro 2.365 in area medica, 254 contro 222 in terapia intensiva nei giorni 27/9 e 20/9, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva.

Si conferma dunque la necessità di rispettare le quarantene e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie sia per le persone che rientrano da Paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso.

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“Rispettare le misure anti-contagio”

“Continuano ad aumentare i casi di Covid 19 nel nostro Paese e l’Rt supera anche di poco l’unità – commenta Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute – Si registrano focolai e casi sporadici un po’ in tutte le regioni italiane il che sta a dimostrare una trasmissione diffusa del virus. Anche se non si registra un sovraccarico delle strutture ospedaliere, i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva tendono gradualmente ad aumentare. Si raccomanda di tenere comportamenti prudenti: distanziamento fisico, mascherine, lavaggio delle mani e soprattutto evitare assembtramenti di qualsiasi tipo”.

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Il ministero sottolinea che la situazione attuale “evidenzia importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l’opportunità delle ulteriori misure di prevenzione e controllo adottate dalle Regioni/PPAA e invitano ad essere pronti all’attivazione di ulteriori interventi in caso di peggioramento”. In questo quadro, si legge nel report, “un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico”.

E ancora: “Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”.

Per contenere i contagi – segnala il monitoraggio – “è importante il rafforzamento, anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici come la “app” Immuni, dei servizi nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti”

(La Repubblica)

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