27 Aprile, 2024
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Boris Johnson si confonde sulle norme anti Covid, laburisti all’attacco

Il premier aveva affermato che nel Nord Est dell’Inghilterra saranno vietati gli assembramenti di più di sei persone all’aperto ma non al chiuso. Invece è il contrario.

L’opposizione tuona: “Grossolana incompetenza”

Divieto di riunione di sei persone al chiuso, all’aperto, in giardino, dentro casa…. Alla fine si è confuso lo stesso primo ministro britannico, Boris Johnson, che si è dovuto scusare su Twitter con i cittadini per aver lui stesso sbagliato su che tipo di restrizioni fossero state appena approvate per limitare il contagio da coronavirus nel Nordest dell’Inghilterra.

È accaduto durante un’intervista televisiva. A chi gli chiedeva quali fossero le nuove norme sugli assembramenti nell’area, Johnson ha risposto che fino a sei persone provenienti da famiglie diverse potevano incontrarsi al chiuso ma non all’aperto. In realtà la proibizione vale per gli incontri al chiuso, sia nelle abitazioni private che nei locali pubblici, mentre gli assembramenti di sei persone all’aperto sono consentiti, seppur sconsigliati.

La gaffe arriva in una fase che vede Johnson sempre più sotto accusa per la gestione dell’epidemia e ha suscitato le ire dei laburisti, la cui numero due Angela Rayner ha accusato il premier di “grossolana incompetenza”. “Queste nuove restrizioni entreranno in vigore questa notte in vaste zone del Paese”, ha aggiunto, “il governo deve riprendere il controllo”.

Governo nella bufera

Lo scivolone di BoJo è infatti solo l’ultimo tassello di una polemica gia’ in corso. Nelle ore precedenti una sottosegretaria all’Educazione, Gillian Keegan, aveva ammesso in un’intervista alla Bbc di non sapere se nelle contee coinvolte dal nuovo lockdown i pub e i ristoranti possano far sedere i clienti all’aperto.

“Mi spiace, non sono in grado di chiarirlo, non conosco la risposta a questa domanda”, aveva replicato Keegan, “ma sono sicura ci siano molte persone nel governo che potrebbero”. La sottosegretaria si era poi difesa affermando di non voler correre il rischio di rispondere in modo sbagliato.

“È davvero eloquente che nemmeno gli stessi membri del governo sappiano cosa stia succedendo”, ha replicato il ministro ombra laburista della Salute, Alex Norris. “Ciò non aiuterà granché a stimolare la fiducia nelle istituzioni, tanto nel Nordest quanto in tutto il Paese”. “Ma l’incompetenza dei Conservatori sta minando la nostra risposta alla pandemia”.

Lunedì scorso il ministro della Salute, Matt Hancock, è stato inoltre attaccato da Nick Forbes, presidente laburista del consiglio cittadino di Newcastle, per aver annunciato l’imposizione di nuove restrizioni senza aver avvertito prima le autorità locali. Forbes ha parlato di una “confusione del tutto evitabile che dà la forte impressione che il governo stia improvvisando man mano che va avanti”. “Sarebbe utile se ci fosse fornita la lista completa delle norme previste dai nuovi regolamenti”, ha rincarato la dose oggi Forbes. “Entrano in vigore a mezzanotte e non ce le hanno ancora comunicate”.

(Agi)

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