26 Aprile, 2024
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bollettino di oggi 25 settembre: 1.912 nuovi contagi e 20 vittime, 107 mila tamponi

 

Boom di casi in Campania, Lombardia in testa alla classifica

Nuovi contagi vicino quota duemila. Oggi per l’esattezza se ne contano 1.912 contro i 1.786 di ieri e un numero più o meno stabile di tamponi (oggi 107mila, mille meno di ieri). Boom di casi in Campania, ieri 195, oggi 253. Si contano anche 20 vittime, mentre crescono questa volta di poco i ricoveri: appena sei nei reparti Covid ordinari e due in terapia intensiva.

Con 277 nuovi contagi contro i 229 di ieri la Lombardia torna in testa nella classifica delle regioni con maggior numeri di nuovi positivi.

Boom di casi anche in Campania, 253 contro i 195 di ieri. Come ha ricordato il governatore De Luca, spiegando così l’obbligo di mascherina anche all’aperto in regione, a marzo si viaggiava intorno ai 100 casi al giorno.
Il Lazio resta inchiodato come ieri a 230 i nuovi contagi, 113 dei quali nella Capitale. Nella regione si contano anche due decessi. Balzano invece da 17 a 51 i nuovi contagi in Abruzzo.

Scendono dalla punta di 248 registrata ieri a 196 i nuovi contagi nel Veneto, dove si contano però 4 nuove vittime. Riprendono invece a salire i casi in Alto Adige, che in un giorno passano da 20 a 52, con un aumento anche dei ricoveri, saliti in un giorno da 20 a 26.

Scendono da 156 a 139 i casi si coronavirus in Toscana, dove si contano però anche tre nuove vittime. Salgono invece da 17 a 33 i positivi nelle Marche. In crescita i casi anche in Puglia da 73 a 90. Ad aggravare il bilancio anche un nuovo decesso.

Nonostante i numeri destino anche da noi qualche preoccupazione, l’Italia dopo la Germania resta il Paese con più bassa incidenza di contagi in rapporto alla popolazione d’Europa. E anche per questo raccoglie il plauso dell’Organizzazione mondiale della sanità. «L’Italia è stato il primo Paese occidentale ad essere stato pesantemente colpito dal Covid-19. Il governo e la comunità, a tutti i livelli, hanno reagito con forza e hanno ribaltato la traiettoria dell’epidemia con una serie di misure basate sulla scienza», scrive l’Oms sul suo profilo Twitter, dove posta un video che racconta la storia dell’esperienza italiana attraverso testimonianze e immagini di repertorio dei mesi scorsi.

 

L’Oms loda l’Italia: “Ha mostrato come fronteggiare il Covid 19”

E proprio l’Oms boccia l’idea di riaprire gli stadi in Italia. «Non credo che possiamo permetterci altre aperture poco gestibili come nel caso degli stadi. Capisco sia necessario tornare alla normalità quanto prima ma la cautela è d’obbligo. Sarà comunque necessaria una disciplina molto rigorosa da parte dei tifosi», ha detto a chiare lettere il direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Ranieri Guerra. Che poi ha aggiunto: «Vedremo una risalita dei contagi soprattutto con la riapertura delle scuole. La prima settimana di ottobre sarà la prova vera e decisiva su cosa sta succedendo ma quello che mi preoccupa di più è il fatto che poi ci sarà un ulteriore periodo di incubazione per capire se la trasmissione del virus a livello delle famiglie può aumentare».

«In Italia la situazione sui numeri – ha concluso – è meno grave perché abbiamo avuto un lockdown molto rigoroso a cui la gente ha aderito nonostante le difficoltà e i problemi. L’economia è venuta dopo il salvataggio delle vite umane e dopo la capacità di circoscrivere il focolaio in Lombardia. E poi è stato messo in piedi un sistema di monitoraggio estremamente accurato».

 

De Luca chiede al governo più controlli

Intanto scende in campo il governatore campano De Luca a chiedere al governo più impegno nel far rispettare le regole anti-Covid. Lo fa con una lettera al ministro dell’Interno chiedendo di definire un piano di impegno straordinario delle forze dell’ordine per garantire il rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza anti Covid. «Sollecitiamo il ministro – si legge nella lettera inviata il 23 settembre – a comunicare il piano, in quanto come più volte segnalato, ogni misura sarà vana se non sarà assicurato un capillare controllo sul territorio in ordine all’osservanza delle prescrizioni volte al contenimento dei contagi. Si rinnova pertanto la richiesta di un impegno straordinario delle Forze dell’Ordine in campo e di un incremento numerico delle stesse, indispensabili all’efficacia delle attività di controllo inerenti all’emergenza». Ieri De Luca ha firmato un’ordinanza che impone in Campania, fino al 4 ottobre, l’uso delle mascherine anche all’aperto.

Test rapidi

Sui test rapidi cerca invece di far chiarezza Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Cts. «Tendenzialmente- afferma- il test antigenico rapido utilizzato attualmente negli aeroporti potrebbe essere quello più adatto ad essere impiegato nelle scuole». Riferendosi quindi al test rapido salivare, «il lavoro sui test rapidi alternativi – rileva – è un lavoro in progress ed i dati attuali potrebbero cambiare significativamente nel giro delle prossime settimane. Quindi non credo che le posizioni del ministro Speranza e quella dello Spallanzani sui test salivari siano tra loro inconciliabili».

(La Stampa)

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