Il candidato leghista a Fermo
Romeni, ivoriani e prostitute: “Una ciurma che non me la può levare neanche il Padreterno”.
Così Luciano Romanella, candidato della Lega al consiglio comunale di Fermo, definisce il suo elettorato in una conversazione con un amico di altre simpatie politiche. Romanella, consigliere di lungo corso con un passato alla guida di un movimento civico e fra gli animalisti, è proprietario di immobili che affitta a immigrati e prostitute: “A me non dà fastidio nessuno, l’elettorato mio è inavvicinabile, il 50 per cento sono romeni. Domani sera sono a cena con gli ivoriani, sono 39 voti matematici. Ho una ciurma che non me la può levare neanche il Padreterno, capisci? Le tr.. di Tre Archi, quelle che non fanno più il mestiere, il giro attorno al Paradise. Tutta questa roba là non me la leva nessuno”. Romanella spiega il suo passaggio con Salvini per motivi pratici: “Mi sono dovuto mettere con la Lega: perché se il centrodestra prende la Regione, io comando Fermo… Datemi il voto disgiunto e io comando Fermo coi soldi della Regione”.
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(La Repubblica)