19 Marzo, 2024
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Atletica, asta: Duplantis record del mondo 6,15 metri all’aperto

Battuto lo storico record del grandissimo Bubka, leggenda dello sport, che resisteva dal 31 luglio del 1994

Il Golden Gala di Roma regala uno storico e memorabile record del mondo. Lo stabilisce lo svedese Duplantis nel salto con l’asta (all’aperto) con la misura di 6,15 metri, battuto il primato stabilito il 31 luglio del 1994 a Sestriere dalla leggenda ucraina, Sergey Bubka. Record italiano per Yeman Crippa nei 3.000 metri. L’azzurro, nato in Etiopia e adottato da genitori italiani, dopo il primato nazionale sui 5.000 realizzato dieci giorni fa a Ostrava, ha chiuso la gara al quarto posto correndo in 7’38″27 e battendo il record che apparteneva dal 1996 a Gennaro Di Napoli (7’39″54). Successo per Edoardo Scotti nei 400 metri con la migliore prestazione italiana under 23 dodici anni dopo Claudio Licciardello (45″25). Nei 400 ostacoli show di Karsten Warholm che sfiora il record del mondo.

Duplantis batte il record di Bubka

Pazzesco Armand Duplantis. Lo svedese ha stabilito infatti il nuovo record del mondo dell’asta all’aperto saltando 6,15 metri. Il 20enne fuoriclasse, mamma svedese e papà americano, ha ‘cancellato’ lo storico 6,14 outdoor stabilito il 31 luglio del 1994 a Sestriere dall’ucraino Sergey Bubka, leggenda della specialità. Duplantis, soprannominato ‘Mondo’, nel febbraio scorso al coperto aveva superato 6,18 metri. “E’ tutto strano, uno non si abitua mai al record del mondo. Ho trovato il ritmo sugli ultimi due salti. Farò di tutto per onorare l’ultima gara a Doha, poi davvero posso festeggiare” ha detto Duplantis. “Il 2020 è stato un anno stranissimo ma pazzesco, non sapevo neanche quali gare si sarebbero potute disputare, riuscirci all’aperto come stasera è fantastico”.

Crippa: “Sto crescendo molto”

La vittoria nei 3.000 metri è andata all’ugandese Jakob Kiplimo che ha chiuso in 7’26″64. Ma la gioia di Crippa, giunto quarto, per il record italiano è palese: “Sto vivendo un bellissimo momento, nonostante tutto sto facendo una bella stagione e sono contentissimo di come sto gareggiando – ha detto l’azzurro -. Nonostante il record, sto crescendo come atleta e ci stiamo avvicinando sempre di più ai nostri obiettivi futuri. Sono cambiato in carattere e tenacia, non mi faccio impaurire da nessuno e cerco di dare il massimo”. “Avevo insistito a farmi organizzare un bel tremila – ha aggiunto Crippa – ho fatto il mio e alla fine sono riuscito a conquistarlo. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine, dopo Ostrava avevo avuto un problemino che però grazie a loro mi sono rimesso in fretta”. Nato in Etiopia e adottato in Italia da genitori speciali insieme a sette fratelli e cugini rimasti orfani, Crippa ribadisce che “la mia è una bella storia e sono contento che se ne parli in giro, dimostra che si può crescere felici anche in questo modo e per questo ringrazio i miei genitori per avermi cresciuto”.

Yemen Crippa

 Tortu terzo nei 100 metri

Terzo posto per Filippo Tortu nei 100 metri. Lo sprinter lombardo ha corso in 10″09, preceduto dal sudafricano Akani Simbine (9″96) e dall’ivoriano Cissè. Quarto posto per l’altro azzurro Marcell Jacobs in 10″11. “Queste sfide tra noi sono molto belle – ha ammesso Tortu – Correre insieme ci fa bene, oggi siamo andati bene entrambi. E’ stata una gara abbastanza buona la mia, ho sbagliato il terzo e quarto appoggio, volevo andare molto forte e ci ho messo forse troppa foga ma tutto sommato sono felice. Chiudo la stagione con un sorriso anche se volevo fare di più”.

 

Trionfo di Scotti nei 400

Splendida serata a Roma anche per Edoardo Scotti che trionfa nei 400 metri con l’ottimo crono di 45″21, migliore prestazione italiana under 23 sottratta dopo dodici anni a Claudio Licciardello (45″25). Il ventenne carabiniere diventa anche il quarto italiano di ogni epoca nel giro di pista alle spalle soltanto di Davide Re (44″77), Matteo Galvan (45″12) e Andrea Barberi (45″19). Gli ultimi cento metri si trasformano nel ‘rettilineo Scotti’, tanto è potente ed elegante la rimonta conclusiva del campione europeo under 20, che nel finale è imprendibile e risale su tutti gli avversari: 45″25 per Yousef Karam (Kuwait), 45″48 per il polacco Karol Zalewski. Più indietro l’altro azzurro Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 46″28), settimo. L’ultima vittoria italiana al

 

Tamberi secondo nell’alto

Secondo posto per Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Nella gara vinta dall’ucraino Andriy Protsenko con 2,30, l’azzurro si è fermato a 2,27: “Mi sarebbe piaciuto vincere qui a Roma ma Protsenko è stato bravissimo, ha un grande carattere – ha sottolineato Tamberi alla Rai – Ho fatto il possibile quest’anno, in una stagione complicata. Stasera vedere lo stadio vuoto è stato difficile ripensando anche alle edizioni passate. Ma lo sappiamo tutti: l’anno che conta è il prossimo, fortunatamente non ho problemi fisici e mi devo preparare al meglio”.

 

Show di Warholm nei 400 ostacoli

Show di Karsten Warholm nei 400 ostacoli. Il fuoriclasse norvegese domina con l’eccellente tempo di 47″07, record del meeting, trionfando davanti al francese Ludvy Vaillant (48″69) e all’estone Magi Rasmus (48″72). Sesto posto per l’azzurro Mario Lambrughi (49″87). Warholm è un metronomo tra le barriere dell’Olimpico: il suo 47″07 è il nono tempo della storia, un centesimo meglio di quanto corso domenica a Berlino, due decimi in più del suo primato personale. Nel mirino c’era anche il record del mondo dello statunitense Kevin Young (46″78) e l’impressione è che quel primato del 1992 sia destinato a cadere presto. Il due volte iridato e campione europeo scatta come un treno fin dalle prime barriere, scandendo con tredici passi ogni viaggio da un ostacolo all’altro e demolendo tutti gli avversari.

(La Repubblica)

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