28 Aprile, 2024
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I sindacati scuola: «richieste di esonero, nessun allarme»

La Cgil all’AGI: “A noi risulta che il fenomeno è molto contenuto”.

Emergenza insegnanti: scade oggi la chiamata veloce per i professori. I sindacati ad Azzolina: “Non si usino graduatorie irregolari”.

“È davvero molto elevato il numero delle irregolarità che si stanno riscontrando nella compilazione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), in corso di pubblicazione da parte degli Uffici Scolastici. Il rischio che tutto cio’ scateni un contenzioso molto consistente e diffuso, con inevitabili ripercussioni sulle operazioni di nomina dei supplenti, è altissimo. Proprio la necessità di evitare che si determini una situazione del genere, compromettendo il regolare avvio del nuovo anno scolastico, ha indotto i sindacati a chiedere di non utilizzare le graduatorie Gps per le assunzioni a tempo determinato, attingendo a tal fine dalle attuali graduatorie d’istituto, adottando i provvedimenti necessari a confermarne la vigenza”. Così la Cisl Scuola che spiega di aver inviato “la richiesta alla ministra Azzolina con un telegramma da parte delle cinque maggiori sigle del settore“.

“Le scuole devono poter disporre da subito del personale – conclude la nota della Cisl Scuola – senza essere esposte al pericolo di dover affrontare ricorsi e rifacimenti delle nomine ad attivita’ avviate. Crediamo che sia questo l’interesse da far prevalere in questo momento”.

La posizione della Flc Cgil

“Non ci sono ancora dei dati ma a noi non risulta nulla di questo tipo. I feedback che riceviamo smentiscono questo allarme”. Così sentita dall’AGI la segretaria nazionale di Flc Cgil, Francesca Ruocco, smentisce che ci siano già state migliaia di richieste di esonero da parte dei cosiddetti lavoratori fragili in vista dell’avvio dell’anno scolastico.

“Anzi – spiega – il riscontro che abbiamo dai nostri iscritti e i feedback che ci arrivano dagli uffici scolastici territoriali in realtà ci dicono che il fenomeno è molto contenuto“. Ma la Cgil punta il dito contro il ministero dell’Istruzione: “C’è un ritardo del ministero che il 6 agosto si era impegnato ‘tempestivamente’ a emanare una circolare per dire cosa fare. E invece ancora manca”. Sulla circolare relativa ai lavoratori fragili, proprio in queste ore stanno lavorando Inail e ministero della Salute. Quando sarà pronta, i sindacati saranno convocati insieme alle altre parti in causa, proprio al ministero dell’Istruzione per un confronto.

“Chiunque fornisce oggi dei dati – prosegue la segretaria nazionale di Flc Cgil – dice una sciocchezza”. E spiega: “Se io sono un lavoratore con una patologia, devo fare richiesta al mio dirigente scolastico. Ora c’è finalmente un personale medico per ogni singola scuola, come avevamo chiesto, per la vigilanza medica. Quindi, il medico competente valuta il lavoratore fragile e dice che non ci sono rischi oppure che quel lavoratore può andare a scuola ma con una protezione in più, ad esempio con una mascherina Ffp2 e non chirurgica; mentre se e’ un caso piu’ grave, e’ immuno depresso, allora potrà lavorare solo da casa. Ma ora non ci sono dati certi perché tutte le scuole dovrebbero comunicare i dati agli uffici scolastici territoriali, questi dovrebbero comunicarli agli uffici scolastici regionali e poi al ministero. E in questo momento di piena organizzazione delle scuole, in vista dell’apertura, non avrebbe senso fare questo iter burocratico”.

“Io per dire – racconta – in queste ultime due settimane ho ricevuto appena 3 mail di richieste da lavoratori fragili, mentre ne ho ricevute una marea sulle graduatorie provinciali”. “Altra cosa importante da sottolineare – spiega ancora – è che non e’ che quelli che hanno piu di 55 anni sono fragili”.

“Il problema vero – aggiunge ancora Francesca Ruocco – è che il 1 settembre le scuole sono riaperte con più di 200 mila posti vacanti. Purtroppo e’ una responsabilità del ministero. Siamo molto in ritardo, vi sono tutte le emergenze legate all’organico aggiuntivo, alle risorse, ai dispositivi, agli spazi… tutte cose che si sapevano già da marzo-aprile. Il ministero e’ arrivato molto in ritardo e non ha chiesto risorse necessarie” denuncia. “C’è molta fibrillazione e preoccupazione da parte delle famiglie che loro si’ sono preoccupate per i figli che non stanno bene” conclude.

(Agi)

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