27 Aprile, 2024
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Basket, la Virtus si è iscritta alla serie A. “In arrivo un nuovo patron”

La Virtus Roma è iscritta al campionato di serie A. E nel giro di 15 o 20 giorni si completerà l’acquisizione di una importante quota azionaria della società da parte di uno dei due soggetti con i quali il proprietario della Virtus, Claudio Toti, è in fase avanzata di trattativa.

E’ la sintesi di una conference call che nel pomeriggio di giovedì 30 l’ingegner Toti ha voluto tenere per spiegare lo stato della situazione dopo due mesi e 13 giorni dall’annuncio che non avrebbe continuato a finanziare la società. “Ho preso una decisione difficile – ha esordito Toti –  quella di mettere la società nelle condizioni di essere iscritta alla Lba della prossima stagione perché ritengo che debba continuare a essere un patrimonio del basket italiano e della città. Il cuore e la testa hanno dovuto ragionare e battere nello stesso tempo e la mia priorità era avere se non delle certezze almeno delle speranze concrete che la cessione delle quote si potesse realizzasse”.

 

La nuova proprietà

I soggetti interessati e pronti alla firma sono due – niente nomi per ora – E sono persone che conoscono il basket. Ma, come ha spiegato Toti, “non sono componibili, ognuno corre per sé. Quello che mi piace – continua l’imprenditore – è che entrambi hanno presentato progetti ambiziosi per la Virtus e non per vivacchiare. Quanto alla mia quota, per ora non l’abbiamo definita nel dettaglio anche perché se chi prenderà la società manifesterà l’interesse a rilevare il 100% delle quote, io sono disponibile a cedere tutto. Se oggi ho ancora una piccola preoccupazione è perché non abbiamo messo nero su bianco e finché non ci sono carte firmate e vincolanti non si può essere del tutto tranquilli. Ma sono decisamente fiducioso”.

L’intervento del Comune

C’è stato da parte dell’amministrazione comunale un qualche interesse o una qualche mossa che ha influenzato la sua decisione?

“Faccio l’imprenditore da troppo tempo – risponde Toti – per farmi influenzare quando tratto con il patrimonio personale. Il Comune, col quale abbiamo avuto diversi contatti si è reso disponibile ad agevolare la ricerca degli sponsor. Un’altra operazione che vorremmo fare con l’amministrazione è quella di parlare con chi gestisce il PalaEur per cercare una riduzione dei costi (400-500 mila euro l’anno, ndr) che sono davvero molto alti. Chi subentrerà nella gestione della Virtus credo debba avere come obiettivo anche quello di creare un palazzo autonomo senza il quale fare basket di alto livello a Roma è difficile, se non impossibile”.

(La Repubblica)

 

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