28 Aprile, 2024
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“L’insicurezza crea derive razziste”. La lettera del sindaco di Caltanissetta a Lamorgese

Proseguono mini-sbarchi a Lampedusa. La prima cittadina di Porto Empedocle dice no alla nave quarantena da mille posti

In Sicilia si sta creando, tra alcuni sindaci, un fronte contro i nuovi sbarchi di migranti. A far sentire la propria voce è il sindaco di Caltanisetta, Roberto Gambino, che ha scritto una lettera al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando come “l’insicurezza crei derive razziste”. Sulla stessa linea c’è anche il primo cittadino di Porto Empedocle, Ida Carmina, che dice no alla nave quarantena da mille posti.

Intanto mancano ancora all’appello 44 migranti dei 184 fuggiti domenica pomeriggio dal Cara di Pian del Lago di Caltanissetta, tutti di nazionalità tunisina. Le forze dell’ordine sono ancora impegnate nelle ricerche. Intanto il prefetto di Caltanissetta, Cosima Di Stani, ha fatto sapere che, relativamente al Covid-19, non c’è alcun rischio. “Non sussistono pericoli legati al Covid – ha detto il prefetto – in quanto i cittadini stranieri, già sottoposti al test sierologico con esito negativo al momento dello sbarco, sono stati sottoposti subito dopo l’ingresso nel Centro Governativo di Prima Accoglienza di Caltanissetta al tampone rinofaringeo dall’Asp, anch’esso con esito negativo per tutti gli ospiti”. Il Prefetto, d’intesa con le Forze dell’Ordine, ha disposto un’intensificazione dei controlli affinché il periodo di quarantena ancora in corso venga rispettato.

Ci sono poi 43 i migranti che, ieri sera, sono stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle, dall’hotspot di Lampedusa. Il gruppo è già in viaggio per una struttura d’accoglienza di Palermo. La Prefettura di Agrigento, provando ad alleggerire le presenze nell’hotspot ha pianificato per la tarda mattinata il trasferimento, sempre con la motonave di linea, di altre 200 persone che una volta arrivate, in serata, a Porto Empedocle verranno caricate su dei pullman con destinazione alcuni centri d’accoglienza del Molise.

Il sindaco di Caltanissetta a Lamorgese: “Insicurezza crea derive razziste”.

“Il centro di accoglienza non è adeguatamente protetto, troppo pochi i rappresentanti delle forze dell’ordine a tutela. Intanto noi sindaci, e nel caso specifico il sottoscritto, diventiamo ogni giorno di più bersaglio di invettive da parte dei cittadini che dovrebbero sentirsi protetti e sicuri. Una sicurezza che invece nella mia città non si percepisce più. Dando spazio a derive intolleranti e razziste”. È il grido d’allarme lanciato dal sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese nella lettera d’aiuto inviata al capo del Viminale dopo la fuga dal Cara di Pian del Lago di quasi duecento migranti, molti dei quali sono stati rintracciati dopo poche ore. Lo riporta l’agenzia di stampa Adnkronos.

“Gentilissima Signora Ministro – scrive Gambino nella lettera a Lamorgese -. Sento la necessità drammaticamente impellente di segnalarle la difficile situazione che sta vivendo la mia città”. E spiega: “Caltanissetta ospita il centro di accoglienza per i migranti Cara, dal quale sono scappati più di 184 ospiti in quarantena in una sola notte. Raggiungendo in poche ore numerose zone residenziali vicine alla città. Comportando un enorme lavoro di ricerca da parte delle forze dell’ordine e la condizione di panico nella quale sono piombati i cittadini”.

Poi il sindaco di Caltanissetta Gambino ribadisce: “Noi sindaci siamo colpevolizzati per gli effetti di decisioni e responsabilità che non ci competono e che non ricadono nelle prerogative del nostro mandato – continua – Le chiedo pertanto di disporre immediatamente il blocco di ogni trasferimento dei migranti a Caltanissetta fino a che non sarà possibile assicurare il controllo efficace degli stessi all’interno della struttura ed aggiungo inoltre la richiesta indifferibile di evacuare il centro di Pian del Lago troppo affollato oramai, di cui deve essere ripristinata quanto prima la funzione originaria, ovvero quella di accogliere soltanto i richiedenti asilo”.

Per Roberto Gambino “l’obiettivo primario deve essere la sicurezza e la tranquillità dei cittadini unica condizione che può sostenere politiche di reale e capillare integrazione”. E conclude: “Con tutti sensi della mia stima ed in attesa di un Suo cortese e sollecito riscontro. Le porgo anche a nome dei miei concittadini più cordiali saluti”.

Il sindaco di Porto Empedocle: “No alla nave quarantena da mille posti”. 

“No alla nave quarantena da 1.000 posti ancorata davanti a Porto Empedocle. Venga messa al largo di Lampedusa così si evita il trasbordo con i traghetti di linea che mette in pericolo i viaggiatori e recano danno sia al turismo che agli operatori del mercato del pesce che sono costretti a ritardare l’accesso nei mercati ittici”. Lo ha affermato il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina (M5S), in merito a quanto annunciato ieri dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

“Per smistamenti e trasferimenti, i migranti vengano poi diretti verso le zone dove c’è disponibilità di posti per l’accoglienza – ha aggiunto -. Vorrei sapere dei 12.000 arrivati sino ad ora in Italia quanti ne siano passati dal nostro porto e quanti negli altri porti italiani? Ci vuole una equa ripartizione degli sbarchi. Io sono per i ponti aerei da Lampedusa e per una missione militare di pace che gestisca adeguatamente il fenomeno migratorio garantendo la sicurezza sanitaria. Come giustamente ha dichiarato il ministro Luigi Di Maio, che ringrazio per la solidarietà, evidenziando la gravità di quanto successo e l ’esigenza prioritaria della tutela della salute pubblica anche nella gestione del fenomeno migratorio”.

(Huffpost)

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