27 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Coronavirus, 15 milioni di casi nel mondo. Dietrofront di Trump: “Indossate le mascherine”

Le infezioni globali da coronavirus sono oltre 15 milioni, secondo un conteggio di Reuters.

Il totale è di 15.009.213 casi, tre volte di più del numero di influenze registrate ogni anno, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità, mentre il bilancio delle vittime di oltre 616.000 in sette mesi si sta avvicinando alla fascia superiore delle morti annuali per influenza.

Il conteggio globale ha raggiunto il tragico traguardo dopo che l’India, che ha il terzo maggior numero di infezioni al mondo dietro gli Stati Uniti e il Brasile, ha riportato quasi 40.000 nuovi casi nel suo aggiornamento quotidiano. 

 

GRAFICI E MAPPE

LA SITUAZIONE NEL MONDO: GRAFICI E MAPPE

A Flourish map

Trump invita gli americani a indossare le mascherine

Donald Trump ci ripensa e chiede agli americani di indossare la mascherina per fermare la ‘corsa’ del coronavirus. “Probabilmente, purtroppo, peggiorerà prima di migliorare”, ha ammesso il presidente americano mentre gli Usa sfiorano i 3,9 milioni di contagi. Il tycoon, al primo briefing della task force della Casa Bianca da settimane, è apparso in televisione senza Anthony Fauci, l’epidemiologo con cui è in polemica negli ultimi giorni, che avrebbe detto alla Cnn di non essere stato invitato: “Che le mascherine vi piacciano o meno, hanno un effetto – ha detto – avranno un effetto”. Poi ha ribadito di essere al lavoro “con i governatori” e, difendendo l’operato della sua Amministrazione, ha aggiunto: “Penso siamo tutti responsabili”.

Coronavirus, Trump cambia idea: ”Situazione peggiorerà, indossate le mascherine come me”

I morti negli Usa nelle ultime 24 ore sono più di 1.000. È la prima volta dal 9 giugno che tale soglia viene superata. Lo riporta il New York Times. Pur trattandosi di una cifra elevata si tratta di un numero decisamente inferiore al record di 2.752 morti in 24 ore registrato il 15 aprile.

 

MAPPA

A Flourish map

Oms: “Preoccupa Europa del Sud e Balcani”

“Non siamo ancora fuori pericolo, serve vigilare. Mentre certamente in Europa occidentale la malattia è sotto controllo, abbiamo ancora trend preoccupanti nell’Europa meridionale e nei Balcani”. Lo ha detto Mike Ryan, capo del programma per le emergenze dell’Organizzazione mondiale della Sanità, parlando alla radio irlandese Newstalk. “Le Americhe – ha aggiunto – sono ancora il principale punto caldo ma la malattia inizia ad accelerare in Africa”.

Incoraggianti i numeri in Spagna

Il ministro del Turismo Reyes Maroto ha annunciato oggi che i casi di contagi in Catalogna “sono sotto controllo” . Si è augurato quindi che la chiusura del confine menzionata dalla Francia qualche giorno fa, non si renda più necessaria. “Dagli ultimi dati che abbiamo in Aragona e in Catalogna, siamo un po’ più ottimisti. La Catalogna negli ultimi tre giorni ha già ridotto il numero di infezioni – ha detto Maroto – Speriamo che con questi dati migliori non sia necessario chiudere un confine che per noi è molto importante”. Barcellona ha ridotto il numero di persone sulle spiagge della città dopo gli assembramenti del fine settimana, nonostante i consigli di rimanere a casa. Il lockdown è scattato per la seconda volta in Catalogna, un mese fa, quando sono stati registrati 7000 nuovi casi, quasi la metà di quelli a livello nazionale. Martedì i contagi sono scesi a 63, rispetto ai 70 di lunedì e i 994 di domenica

Colombia, lockdown nella capitale

La sindaca della capitale colombiana Bogotà, Claudia Lopez, ha annunciato l’estensione del confinamento a cinque milioni di persone, data la diffusione aggressiva del virus e il rifiuto del governo di autorizzare una quarantena totale nella capitale. Dal 13 luglio, quando la crisi sanitaria è peggiorata, la città di otto milioni di abitanti è stata sottoposta al confinamento da parte dei municipi, che contano ciascuno circa 2,5 milioni di abitanti. Tuttavia, la sindaca ha esteso, dal 23 luglio al 14 agosto, la misura per coprire più persone.

 

MAPPA

A Flourish map

Palestinese scala il muro dell’ospedale per dire addio alla madre

La donna, di 73 anni, affetta da leucemia e poi da Covid, è morta subito dopo la visita inaspettata del figlio. L’immagine che ritrae il giovane Jihad al-Suwaiti sul davanzale dell’ospedale dove hanno ricoverata la madre, ha fatto il giro dei social, commuovendo il mondo. Il 30enne, di Beit Awa, città della Cisgiordania, ha scalato le mura dell’ospedale di Hebron, riuscendo ad affacciarsi alla stanza di terapia intensiva di Rasmi Suwaiti. La donna è morta giovedì sera. “Mi sono seduto, impotente, fuori dalla finestra, per vedere gli ultimi momenti di vita di mia mamma”, ha detto al-Suwaiti all’Arabic Post. L’ospedale non aveva acconsentito a farlo entrare nel reparto per questioni di sicurezza.

 

La situazione nel mondo: grafici e mappe

Record di casi in Israele

Sono 1.977 le persone risultate positive al test per il coronavirus nelle ultime 24 ore, su oltre 27.000 controlli eseguiti. Mai così tante in un giorno dall’inizio della pandemia. Lo ha confermato il ministero della Sanità. I casi ‘attivi’ sono attualmente 31.313, con 259 pazienti in condizioni “serie”. Altri tre israeliani sono morti per complicanze legate al Covid 19 e il bilancio delle vittime è salito a 430 su un totale di 54.663 contagi dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

Mascherina obbligatoria a Hong Kong

Le misure entreranno in vigore dalla mezzanotte di mercoledì, rendendo obbligatorio indossare maschere in tutte le aree pubbliche coperte. Chiunque violi le regole potrebbe affrontare una multa massima di 600 dollari. Numerosi locali, tra cui palestre e bar, rimarranno chiusi fino al 28 luglio. Fino a quel momento sarà anche vietato cenare nei ristoranti dopo le 18. La segretaria alla salute Sophia Chan ha dichiarato che “questo è il momento più critico per Hong Kong. Chiediamo ai cittadini di essere pazienti e di rimanere a casa il più possibile”. La città ha visto un picco nei casi nelle ultime settimane. Martedì sono state confermate 61 contagi e due persone sono morte.

La governatrice di Tokyo: “State a casa”

Alla vigilia di quattro giorni di festa, Yuriko Koike ha chiesto ai cittadini della capitale giapponese di rimanere il più possibile a casa, mentre aumentano i nuovi contagi. Tokyo è al massimo livello di allerta e gli esperti avvertono che le infezioni sembrano diffondersi rapidamente e ad ampio raggio. I nuovi casi riguardano giovani e anziani. “Vi chiedo di evitare il più possibile di uscire, soprattutto le persone anziane e quelle la cui salute è già fragile”. La scorsa settimana Tokyo ha registrato un massimo storico di 293 nuovi casi giornalieri. Le nuove infezioni si stanno verificando in ristoranti e teatri, e non solo nei quartieri della vita notturna, ma anche in aziende e scuole. Di fronte alla seconda ondata di Tokyo, il governo ha escluso la regione della capitale da un programma di aiuti destinato a incentivare il turismo interno

(La Repubblica)

Ultimi articoli