26 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Il Boeing ucraino abbattuto a Teheran: “Fu errore umano”

L’8 gennaio scorso la strage che provocò la morte di tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio, in tutto 176 vittime

Oltre 6 mesi dopo la tragedia aerea dell’8 gennaio scorso, quando un Boeing 737 fu abbattuto poco dopo essere decollato da Teheran, l’Iran ha attribuito a un “errore umano” la strage che provocò la morte di tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio, in tutto 176 vittime. Secondo un rapporto dell’Aviazione civile iraniana pubblicato nelle scorse ore, in particolare, una unità radar della Difesa iraniana è stata regolata in modo sbagliato, causando nel sistema un errore di 107 gradi. La deviazione di rotta ha portato i missili, pronti a difendere il paese da eventuali attacchi americani, a colpire proprio l’aereo ucraino.

L’Iran aveva appena attaccato con missili una base Usa in Iraq per rispondere all’uccisione del generale Soleimaini, qualche giorno prima a Bagdad e si attendeva una risposta Usa. In questo contesto, in seguito alla sostituzione di una unità di difesa aerea di Teheran, “c’è stata una mancanza dovuta a errore umano nella procedura” di riallineamento di un sistema radar, secondo il rapporto diffuso dall’Organizzazione dell’aviazione civile iraniana. A causa di questo errore, la traiettoria di quanto si muoveva nel campo del radar non era valutata correttamente: probabilmente, l’aereo è stato scambiato per un missile.

All’errore iniziale è poi seguita nei minuti successivi una “catena pericolosa che avrebbe potuta essere controllata decidendo altre misure”; in particolare, un problema nella trasmissione dei dati sull’obiettivo individuato dal radar, che sarebbe dovuto essere individuato facilmente come un aereo di linea e non un missile o altro oggetto militare. Ancora, chi ha messo a fuoco il primo dei due missili che hanno puntato l’aereo, non aveva ricevuto una risposta dal centro di coordinamento, mentre il secondo è stato tirato in automatico, seguendo il primo. Il documento è stato comunque presentato come un “rapporto sui fatti ” non il rapporto finale dell’inchiesta.

La maggior parte delle 176 vittime era composta da cittadini iraniani e canadesi, mentre i 9 membri dell’equipaggio e altre due vittime erano ucraine. Subito dopo la catastrofe, l’ipotesi dell’abbattimento dell’aereo per un errore di individuazione era subito stata fatta da Canada, Regno Unito e Stati Uniti, ma ci sono voluti tre giorni perchè la Difesa iraniana riconoscesse la responsabilità e l’errore. Il Canada e l’Ucraina chiedono da subito di avere accesso alle scatole nere per estrarne i dati visto che in Iran questo non è tecnicamente possibile.

(Agi)

Ultimi articoli