26 Aprile, 2024
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Le 5 donne di colore in pole per diventare vice-Biden

C’è molta pressione affinché il candidato democratico scelga una donna di colore come suo “secondo” alla casa Bianca.

I nomi più gettonati sono quelli di Kamala Harris, Val Demings, Keisha Kance Bottoms, Susan Rice e Stacey Adams

Minneapolis, teatro dell’omicidio di un afroamericano da parte di un agente di polizia, irrompe nelle presidenziali Usa riportando in primo piano il razzismo in America ed alimentando la pressione su Joe Biden perché scelga una donna di colore come candidata vice nel ticket democratico per la corsa alla Casa Bianca.

In pole position che ne sono cinque: Kamala Harris, Val Demings, Keisha Kance Bottoms, Susan Rice, Stacey Adams. 

“Vogliamo che il nostro voto non sia dato per scontato e che vengano affrontate attivamente e con urgenza alcune questioni che persistono nelle nostre comunità”, ha avvertito Ilhan Omar, deputata di origini somale e prima musulmana nel Congresso Usa.

Il sostegno dell’elettorato di colore è cruciale per Biden, più di quello liberal, come hanno confermato le dirompenti vittorie dell’ex vice presidente alle primarie dem in South Carolina e in tutti gli Stati del Sud, tali da far deragliare la candidatura del ‘socialista’ Bernie Sanders.

La gaffe di Biden

Alla vigilia del voto nella Carolina del Sud è stato fondamentale l’endorsement a favore di Biden da parte di Jim Clyburn, ‘whip’ dem alla Camera. In questo quadro si inserisce la bagarre politica scatenata nei giorni scorsi dalla gaffe di Biden che al “The Breakfast Club”, show molto popolare tra i millenial afroamericani, ha detto: “Se avete problemi a capire se siete con me o con Trump allora non siete neri”.

L’aspirante inquilino della Casa Bianca è stato costretto a scusarsi, precisando di non aver mai dato per scontato l’appoggio della comunita’ afroamericana, dopo le critiche che gli sono piovute addosso, da Clyburn a Kamala Harris, l’ex rivale alle primarie tornata al primo posto tra le possibili candidate alla vice presidenza dem, a tutto svantaggio della liberal Elizabeth Warren. Di seguito la ‘top five’ delle papabili di colore al vaglio di Biden.

KAMALA HARRIS

Senatrice dal 2016 è nata a Oakland, da madre indo-americana immigrata da Chennai e da padre di origine giamaicana. Ha studiato legge a Harvard. Ha 55 anni. Nel 2010 è stata eletta procuratore generale della California, prima donna e prima asioamericana a ricoprire quell’incarico. Moderata come Biden, ha tributato il suo endorsement all’ex vice presidente lo scorso marzo.

VAL DEMINGS

È la new entry con quotazioni in ascesa nella short list di Biden. È deputata del parlamento della Florida dal 2017. Ha 63 anni ed è stata a capo del dipartimento di polizia di Orlando: prima donna in quel ruolo. Sostiene attivamente la candidatura di Biden. Ha attaccato Trump per la risposta al coronavirus ed ha definito l’omicidio di George Flyod “una macchia per il paese”. Soprannominata “una donna per Biden”, ha fatto campagna con la moglie dell’ex vice presidente, Jill.

KEISHA LANCE BOTTOMS

È il sessantesimo sindaco di Atlanta, dal 2017. Classe 1970, 4 figli, avvocato, “deve” la sua popolarità al governatore repubblicano della Georgia Brian Kemp: contestandolo si è guadagnata la ribalta nazionale. Quando Kemp, ad esempio, ha proposto di spostare la convention Gop ad Atlanta senza informarla, lei gli ha fatto ironicamente notare che per organizzare un simile evento, per di più nell’era del coronavirus, “occorre un certo grado di coordinamento” con le autorità locali. Gode del sostegno di Clyburn ed è vicina ad uno dei presidenti della campagna di Biden, Cedric Richmond.

SUSAN RICE

“Progressista pragmatica”, come è stata definita, l’ex advisor per la sicurezza nazionale di Barack Obama (dal 2013 al 2017), è sicuramente la più qualificata per il lavoro. Nata a Washington Dc nel 1964, è stata anche ambasciatrice Usa presso le Nazioni Unite (dal 2009 al 2013). Se non figura in cima alla classifica di Biden, è per le controversie in cui e’ stata trascinata con l’amministrazione democratica, dalla ‘questione Benghazi’ al caso Michael Flynn-Russiagate.

STACEY ABRAMS

L’ex candidata a governatore della Georgia, battuta di misura dal Gop Brian Kemp, insieme a Keisha Lance Bottoms è la figura politica più influente dello Stato. La 46enne attivista per i diritti, sperava di diventare il primo governatore afroamericano della storia Usa. Ha apertamente manifestato le sue ambizioni per la vice presidenza. A lei venne affidata la risposta dem al discorso sullo Stato dell’unione del presidente Trump nel 2019. Ha aspettato fino allo scorso 12 maggio prima dichiarare il suo endorsement per Biden. È la prediletta tra i progressisti. Biden ha promesso una donna al suo fianco indicando che il suo nome sarà svelato entro il primo agosto.

(Agi)

 

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