27 Aprile, 2024
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Fase 2: primo weekend post lockdown, le spiagge si preparano

A Ischia lidi ancora chiusi ma numerosi sbarchi

Rimini si popola di gente nel primo weekend con la riapertura di bar e pub e da oggi anche delle spiagge.

Complice il bel tempo, tanti riminesi hanno raggiunto il lungomare e la spiaggia, dove però non ci sono ancora ombrelloni e sdraio per il ritardo nei lavori degli stabilimenti.

In alcune zone dell’arenile sono al lavoro le ruspe per spianare la sabbia. Alcune persone stendono i teli dove capita, altri palleggiano a riva, visto che i campi da gioco sono chiusi.

Maremma ancora chiusa, Livorno, Elba e Costa degli Etruschi pure.

Ma scatto in avanti della Versilia, da Viareggio a Forte dei Marmi, dove un centinaio di stabilimenti balneari sono stati già riaperti, circa un quarto dell’offerta disponibile (439), e con bar e ristoranti in funzione. Pochissima però, almeno per ora, la gente in spiaggia anche se comunque si sono visti alcuni, primissimi clienti, venuti pure da fuori provincia. Chi riapre la struttura sta rispettando tutte le prescrizioni sul distanziamento sociale e invita i bagnanti a indossare la mascherina protettiva. Inoltre per invogliare la clientela, i balneari confermano generalmente che i prezzi restano gli stessi del 2019 e c’è chi pensa a sconti per premiare i clienti più affezionati. Per la Versilia, nel dettaglio, si parla di circa 30 bagni che hanno aperto i battenti tra Torre del Lago e Viareggio, circa 40 a Lido di Camaiore, una ventina a Marina Pietrasanta, una decina a Forte dei Marmi. Invece, nel Livornese, come anche in Maremma, gli stabilimenti rimangono chiusi, anche se c’è chi lavora per riaprirli appena ci sono le condizioni. C’è comunque attenzione per le spiagge libere, che in alcuni tratti scorrono per chilometri di costa e sono meta di gitanti. In particolare, tra queste, a Livorno, sull’Aurelia, vengono segnalate posteggiate numerose auto di persone andate a prendere il sole alle famose scogliere di Calafuria e del Romito, a sud della città, dove invece restano ancora per un po’ di giorni chiusi i bagni, così come lungo tutta la costa labronica e anche all’isola d’Elba.

Nelle Marche la stagione balneare parte il 29 maggio, ma oggi, giornata di inizio del primo fine settimana dopo il lockdown, “è il primo sabato in cui sentiamo sapore di normalità”.

Lo dice Gianluigi Tombolini, sindaco di Numana, una delle località più belle della Riviera del Conero. “Una bellissima giornata – insiste – una pre-prova dell’avvio della stagione balneare, venerdì prossimo”. Fino ad allora le spiagge sono aperte ma solo per passeggiate individuali, senza bagni, bivacchi o potersi stendere per la tintarella. “Non abbiamo mai allentato i controlli – sottolinea Tombolini – ma la gente si sta comportando bene. Abbiamo dovuto chiudere alcune strade difficili da monitorare negli scorsi fine settimana, ringrazio il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, che ha ascoltato le nostre ragioni”. Intanto a Numana stanno arrivando richieste di prenotazioni per l’estate “da tutta Italia, ma soprattutto dal nord”. “Sono richieste soprattutto le case in affitto, dove è più facile osservare le misure di sicurezza. Ma non abbiamo problemi per gli alberghi, che da noi sono hotel diffusi, spesso con poche camere. E ovviamente neppure per i camping, che hanno ampi spazi e tanto verde dato che ci troviamo nel Parco del Conero”.

Primo week end dopo il lockdown e gli abitanti della costa centro orientale della Sardegna, per la prima volta nella stagione, si affacciano timidamente alle spiagge, dove fanno capolino soprattutto le famiglie con bambini.

Gli ampi litorali che si estendono per chilometri, dall’Ogliastra alla Baronia alla bassa Gallura, sembrano garantire – almeno per ora – il distanziamento sociale richiesto dall’emergenza coronavirus: “Abbiamo una costa lunghissima che permette un distanziamento naturale anche nelle stagioni affollate – ha detto all’ANSA il sindaco di Orosei Nino Canzano – Stamattina si cominciano a vedere i primi bagnanti in tutte le nostre spiagge, nelle quali per garantire un buon presidio, abbiamo chiesto alla Regione il raddoppio del personale della Polizia Locale e dei servizi di salvamento a mare”. “Stiamo monitorando la situazione ma oggi non ci sono grandi numeri sulle nostre spiagge – ha rimarcato Roberto Tola sindaco di Posada – Per il presidio delle nostre spiagge assumeremo 54 volontari”. “Da noi la spiaggia è il posto più sicuro in cui stare – ha aggiunto il sindaco di Bari Sardo Ivan Mameli – I residenti stamattina hanno iniziato a disporsi lungo il litorale senza alcun tipo di problema”.

Con l’apertura di questa mattina dei primi quattro stabilimenti (‘Blue Moon’ di Venezia Spiagge, ‘Pachuka’, ‘Paradiso’ e ‘Alla Diga/Kuyaba’), oltre alla spiaggia libera a ridosso dell’ex Ospedale al Mare, ha ufficialmente preso il via la stagione estiva al Lido di Venezia, la spiaggia del capoluogo lagunare. “La giornata non particolarmente soleggiata non ci ha aiutato – commenta Sebastian Perini, direttore di Venezia Spiagge, la società del Comune di Venezia che gestisce il tratto più lungo dell’arenile – ma possiamo finalmente dire che sono entrate al Blue Moon le prime persone e che quindi la stagione sta pian piano carburando”. Venezia Spiagge gestisce anche l’ex ‘Zona A’ e la spiaggia di San Nicolò, attrezzate con le tipiche capanne del Lido, la cui apertura è invece fissata per venerdì 29 maggio. Il ‘Blue Moon’, fino a un paio di anni fa spiaggia libera, è invece attrezzato a ombrelloni. “Le precauzioni adottate per evitare il contagio da coronavirus – prosegue Perini – stanno funzionando e già un paio di utenti giornalieri ci hanno chiesto se c’è la possibilità anche di un abbonamento per un periodo più lungo”. Al ‘Blue Moon’, Venezia Spiagge ha garantito per ogni ombrellone uno spazio di sicurezza di 5 metri per 5 metri e mezzo, aggiungendo in verticale, tra una fila e l’altra, un metro di camminamento per accedere all’acqua: area di rispetto per consentire alla gente anche di muoversi all’interno del comparto. Progressivamente, al Lido, apriranno tutti gli stabilimenti, anche se non è stata ancora comunicata una decisione in merito da parte della Sab, che gestisce le storiche spiagge ‘ex Ciga’ del ‘Des Bains’ dell”Excelsior’ e delle ‘Quattro Fontane’. A Sottomarina, invece, per l’avvio dei bagni in mare bisognerà ancora attendere. Come ha chiarito il Comune, le spiagge di Chioggia saranno infatti fruibili fino a metà giugno solo a uso elioterapico, rimanendo chiuse alla balneazione non essendo garantito il servizio di salvataggio.

Lidi ancora chiusi ma numerosi sbarchi ad Ischia, nelle ultime 24 ore.

Secondo i dati della Guardia Costiera sono infatti arrivate ieri 2.000 persone ed almeno altre 350 stamattina; molti sono residenti non domiciliati sull’isola verde e proprietari di seconde case. Da lunedì prossimo inoltre aumenteranno sensibilmente i collegamenti marittimi, con 6 corse in più al giorno con navi traghetto dal porto di Pozzuoli. Gli esercenti balneari, intanto, sono al lavoro per adeguare i lidi ai protocolli sanitari regionali e contano di riaprire per la metà di giugno; ad Ischia Porto, per le spiagge libere, il Comune sta definendo il sistema di prenotazioni, distanziamento e percorsi protetti per consentire una stagione balneare in tutta sicurezza. Dal 16 giugno riapriranno i Giardini La Mortella, il parco botanico curato da Russell Page tra i più rinomati del sud Italia.

(Ansa)

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