30 Aprile, 2024
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Fase 2 a Roma, bar e ristoranti: via libera a +35% di tavolini esterni per 12 mesi. E fino a dicembre non si paga il canone

Approvata ieri in tarda serata la delibera della giunta comunale che prevede agevolazioni per bar, ristoranti e caffè-libreria per aumentare per 12 mesi il numero di tavolini esterni consentiti.

Una misura pensata dal Campidoglio per agevolare la ripresa delle attività nella fase 2 della prevenzione del contagio da Covid-19.

“A Roma da lunedì prossimo i titolari di bar e ristoranti potranno subito ampliare i loro spazi all’aperto per i tavolini, fino al 35% in più, e per tutto il 2020 non pagheranno il Canone di occupazione del suolo pubblico.

La priorità è il lavoro”, scrive la sindaca Virginia Raggi su Facebook. “Ieri notte abbiamo approvato questa misura straordinaria – prosegue – basterà una comunicazione online, con allegata planimetria, e si potranno allestire immediatamente i dehors aumentando lo spazio a disposizione. Il rilascio della concessione sarà successivo, così come i controlli sul rispetto delle nuove regole. Ci lasciamo alle spalle le lungaggini burocratiche e, nel caso del Centro Storico, le attese interminabili di mesi e mesi per il rilascio dei permessi o addirittura per un rigetto della domanda”.

Ancora la sindaca sui social: “Abbiamo svolto un attento lavoro sulla semplificazione dei criteri, nel rispetto della sicurezza e del patrimonio artistico e culturale di Roma.

Su questo voglio essere molto chiara – afferma ancora Raggi – non ci saranno tavolini a pochi metri dalla Fontana di Trevi o da altri monumenti, né in zone dove l’ingombro degli arredi presenta rischi oggettivi per l’incolumità pubblica. Allo stesso tempo, i titolari di bar e ristoranti non avranno l’obbligo di adeguarsi al catalogo degli arredi urbani commerciali, in modo da non costringerli a investimenti eccessivi in un periodo di difficoltà. Sicurezza e buon senso, è bene sottolinearlo, sono premesse irrinunciabili per una vera ripartenza. Abbiamo lavorato a un obiettivo preciso – conclude la sindaca – le serrande dei locali devono rialzarsi, con tutto il nostro sostegno. Perché dietro quelle vetrine ci sono persone e famiglie. Noi siamo con loro”.

(La Repubblica)

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