28 Aprile, 2024
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Idee per la ripartenza, di DONATO MAURO

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, una riflessione del consigliere (Comune di Bracciano) Donato Mauro

Il superamento della Fase 2 ci suggerisce di andare avanti e ripartire senza che abbia peso il colore politico.
La ripartenza è vitale così come la salvaguardia della salute.
La sfida è stata lanciata e non possiamo perdere nemmeno un minuto.
Le imprese di ogni livello hanno avuto pesanti perdite e sono stati persi molti posti di lavoro Si calcola che almeno tre ristoranti,bar,negozi su dieci rischiano di non riaprire.
La cassa integrazione tarda ad arrivare i 25 mila euro sono difficili da ottenere,manca sempre un modello h bis come direbbe Kafka.
Chi è rimasto chiuso per tre mesi ,fino a quando potrà resistere?
In attesa che arrivino gli aiuti statali e regionali, provo a formulare qualche proposta che rientra tra le facoltà della nostra amministrazione.

Dal punto di vista sanitario occorre sollecitare la Asl e la Regione lazio affinché siano messe in atto tutte misure atte ad affrontare con automatismo e quindi tempestività l’eventuale riaffacciarsi del contagio ,una volta che progressivamente riprenderanno tutte le attività produttive e sociali.
In sintesi Bracciano dovrà disporre di un piano di intervento che preveda, tra l’altro, un’adeguata disponibilità di tamponi e di personale nel quadro del rafforzamento della cosiddetto servizio sanitario territoriale.
Sarà importante contare sul miglioramento della medicina preventiva con il personale che agisca a contatto per individuare eventuali nuovi contagiati e proceda velocemente secondo i protocolli previsti.A tale scopo sono previste adeguate assunzioni.

Sul piano economico, per quanto ci riguarda è auspicabile che lo Stato aiuti la ricapitalizzazione delle piccole imprese che devono essere salvate come un unicum ,datore di lavoro e dipendenti.
Nel frattempo, come Comune abbiamo il dovere di mettere insieme tutte le risorse disponibili a sostegno dei commercianti ,artigiani e famiglie ,rimandando per ora tutti gli impegni di altra natura.
Si deve far ripartire la domanda interna,per rimettere in moto la macchina : vendere-acquistare -fatturare-pagare le imposte.
I ristoranti e i bar devono occupare gratuitamente lo spazio necessario per i tavoli all’aperto,togliendo ove occorra qualche posto auto;in modo tale da offrire a tutti le stesse opportunità.
Indispensabile risulta la propensione a investire da parte pubblica ,ponendo condizioni favorevoli agli investimenti privati.

Impegnare subito tutti i fondi per i lavori pubblici per realizzare opere indispensabili al rilancio del turismo:ad esempio ristrutturazione del centro storico e “ripiantatura” almeno degli alberi del lungo lago.
Sospendere per ora altri lavori non prioritari e quindi non funzionali al rilancio del paese.
Invitare i professionisti a presentare progetti che possano stimolare importanti investimenti privati.

E’ giunto il momento di ricostruire anche la fiducia tra le persone e avere in testa l’interesse generale.
L’idea di fondo deve essere: il lavoro in sicurezza.
Donato Mauro

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