8 Maggio, 2024
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Riflessione dell’associazione L’Agone Nuovo: “La scuola maestra di vita?”

Ormai è difficile meravigliarsi di espressioni o comportamenti che a dire poco consoni in una società civile, qui di seguito il testo integrale comparso sul sito di una scuola romana:

 

La sede di via Trionfale e il plesso di via Taverna accolgono alunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto, mentre il plesso di via Assarotti, situato nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario, accoglie alunni di estrazione sociale medio-bassa e conta, tra gli iscritti, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana”. E ancora: “Il plesso di via Vallombrosa, sulla via Cortina d’Ampezzo accoglie, invece, prevalentemente alunni appartenenti a famiglie dell’alta borghesia assieme ai figli dei lavoratori dipendenti occupati presso queste famiglie (colf, badanti, autisti, e simili).

 

Premesso che non è costume del nostro giornale fare polemiche sterili o prendere posizioni precostituite, ma il clima di intolleranza sul diverso, accompagnato da una azione strisciante e sublimale con il compito di negare quanto avvenuto durante il famigerato ventennio e quanto sta avvenendo nel resto del mondo, ci impongono di evidenziare alcune situazioni.

La scuola, che consideriamo quale fucina delle nuove generazioni, ne abbiamo esempi tutti i giorni: 

  • riduzioni delle mense ai non abbienti o con famiglie con ISE ridotta; ma ciò nasconde l’esclusione per figli di immigrati, mentre sono ammessi figli di genitori che evadono il fisco;
  • esclusione di contributi per viaggi di visita a luoghi adibiti a campi di concentramento;
  • direttrice della biblioteca di Todi per non aver “messo all’indice” i libri per ragazzi “sospettati” di diffondere teorie gender e storie di famiglie omogenitoriali, è stata trasferita ad altro settore;
  • Domanda a quando dovremo cucire un distintivo, al pari della stella di David, sui vestiti dei nostri figli?

Esempi similari li troviamo in tutti i settori:

  • varie regioni hanno deciso di non aderire alla Rete Ready progetti omofobia con la scusa di evitare indottrinamenti poco graditi alla destra;
  • no alle pietre di inciampo: “portano odio e divisione”
  • no alla cittadinanza per la senatrice Liliana Segre: a Palermo la maggioranza l’ha bocciata con varie motivazioni tra cui il fatto che Liliana Segre non avrebbe alcun merito particolare nei confronti della comunità. Inoltre il nuovo riconoscimento avrebbe potuto assumere un carattere discriminatorio nei confronti di tutti gli altri deportati nei lager nazisti;
  • cori e insulti, quando pure aggressioni gratuite ai “differenti” si ripetono quotidianamente e non fanno più notizia.

La RAI ha prodotto la fiction “La guerra è finita” ha avuto uno share, sempre sia vero, del 21% certo non interessa come prevedibile il Festival di Sanremo. 

Lo scenario che questa società ci propone è veramente triste: la scuola deve essere elitaria privilegiando solo le classi medio/alte, basta vedere l’esodo continuo dal sud al nord per riempire le università più quotate e quelle private. La Bocconi ad esempio ha in corso di completamento la costruzione di un Campus, interamente progettato da architetti giapponesi, e che va aggiungersi ad altre strutture pre-esistenti, per 300 posti e composta da tre edifici, un centro sportivo e ricreativo con piscina olimpionica.

Quindi la transumanza di giovani leve meridionali verso il nord continua e continuerà con la complicità di un progetto di legge, che speriamo non venga mai approvato, per una profonda politica di regionalizzazione: più soldi alle scuole private e del nord, meno a quelle del sud.

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