26 Aprile, 2024
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Trattativa per il governo: Di Maio alza la posta e guarda alla Lega

Sì è svolta ieri sera la tanto attesa cena tra i leader di PD e M5 stelle, dopo l’incontro definito positivo tra i gruppi parlamentari ieri sera Zingaretti e Di Maio hanno parlato della possibilità di nascita di un nuovo governo insieme.

Il leader 5 Stelle dopo aver incassato la disponibilità al taglio immediato dei parlamentari ha rilanciato ponendo un’altra “condizione irrinunciabile” per il prosieguo della trattativa: Giuseppe Conte di nuovo premier. Condizione veramente indigesta per Zingaretti che aveva chiesto discontinuità e rischia di sparecchiare il tavolo, con la scadenza di Martedì alle porte.

Ma perché Di Maio, la cui leadership in caso di ritorno alle urne sarebbe fortemente minata visto il risultato delle elezioni europee che ha sancito un dimezzamento del Movimento, sta in queste ore alzando sempre più l’asticella ?

Da un lato proprio per mostrare ai suoi, anche all’ala più intransigente e filoleghista (Di Battista e i suoi oltre all’ex leghista Paragone) che è lui a condurre le danze, dall’altro perché sembrerebbe che l’ultimo rilancio di Salvini per scongiurare l’ipotesi di esecutivo giallo rosso preveda proprio Di Maio a Palazzo Chigi.

La trattativa è dunque diventata molto impervia: i 5 Stelle continuano a tenere aperti due forni e Zingaretti, che è stato tirato dentro una trattativa che non lo convinceva fin dall’inizio, continua a vedere le urne come una soluzione per tirare fuori definitivamente il PD dalla fase renziana.

Martedì è ancora lontanissimo, ma ulteriori rilanci di Di Maio (che non dubitiamo arriveranno) potrebbero serrare definitivamente una porta che oggi appare più socchiusa di ieri.

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