25 Aprile, 2024
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Plurals: una miniserie crossmediale composta da 7 episodi

Progetto vincitore dell’Avviso pubblico per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere

Tra le attività che l’associazione L’Agone Nuovo ha in cantiere e che vi abbiamo raccontato nel precedente numero ne va certamente sottolineata una che per il tema affrontato e per le modalità di sviluppo si tuffa nella contemporaneità e ne vuole sviscerare aspetti delicati e di cronaca stringente.
Parliamo di Plurals, progetto vincitore dell’Avviso pubblico per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto della violenza di genere (anche in attuazione della convenzione di Istanbul indetto dal Dipartimento per le Pari Opportunità.
Cos’è Plurals ? PLURALS è una miniserie crossmediale composta da 7 episodi della durata di 10-15 minuti destinati a televisione e web, con la regia di Francesco Iezzi, sceneggiatura di Francesco Iezzi ed Ettore Conte, la supervisione scientifica di Maria Rita Parsi e la supervisione artistica di Claudio Zamarion, nel ruolo anche di produttore, la “sua” Angelika Vision infatti è capofila della ATS appositamente costituita per il progetto.
Parteciperanno alla realizzazione della mini serie in qualità di membri dell’ATS anche il Comune di Manziana, il Comune di Canale Monterano, l’Associazione Culturale “L’Agone Nuovo” e l’Istituto “Luca Paciolo” di Bracciano e Anguillara. Il progetto prevede anche la partecipazione all’interno del percorso di alternanza scuola-lavoro dello stesso Istituto superiore.
“L’Agone – dichiara il Presidente Giovanni Furgiuele – si occuperà dell’informazione, diffusione e divulgazione di ciò che viene trattato in modo tale da svolgere un’opera di prevenzione territoriale. Inoltre, sarebbe fondamentale, un affiancamento pedagogico, come lavoro sulle emozioni, rivolto ai ragazzi che saranno impegnati nel progetto, di cui il progetto si è dotato”.
Plurals si propone di descrivere e discutere i condizionamenti quotidiani cui sono esposti gli adolescenti, focalizzandosi in particolare sulle aspettative imposte alle ragazze, troppo spesso inquadrate ancora oggi – dal contesto sociale e familiare – in ruoli secondari e anacronistici, che impediscono loro di sviluppare una sessualità libera e consapevole e ne frustrano desideri e possibilità. È questo conflitto, apparentemente banale ma radice di ogni forma di violenza di genere – dagli abusi fisici e verbali al revenge porn -, che la serie vuole evidenziare, dimostrando come possa insinuarsi ovunque, anche nella normale vita di un gruppo di giovani della tranquilla cittadina di Bracciano. Un racconto veritiero, privo di moralismi e preconcetti, che – attraverso l’impostazione corale e crossmediale della narrazione – consenta di esplorare con sguardo sociologico il rapporto tra adolescenza, vita digitale e reale, proponendosi non solo di raccontare agli adulti vite ed esperienze autentiche della generazione di cui porta il nome, ma anche – e soprattutto – di entrare in contatto e confrontarsi con questa.
La particolarità tecnica è rappresentata da una struttura sperimentale che mira alla trasformazione degli spettatori più giovani in utenti attivi, “coprotagonisti” della storia attraverso l’adozione del loro linguaggio, quello dei social network infatti malgrado il prodotto finale sia studiato per essere pienamente fruibile anche in forma tradizionale, la trasmissione a cadenza settimanale degli episodi verrà integrata e arricchita da stories, post, video pubblicati quotidianamente dai protagonisti della serie, che saranno dotati di autentici profili sui social network e quindi gli spettatori che lo vorranno, potranno commentare e interagire con i personaggi, fare domande, sostenere o criticare – ma non influenzare – le loro azioni.
Plurals vanta anche la collaborazione con Icta, una società, tutta al femminile nata per sviluppare il settore cinematografico e culturale all’interno della Regione Abruzzo.
Un percorso dunque, che vede coinvolte realtà territoriali e nazionali, professionisti di settore, a cui L’agone darà il suo convinto contributo come media partner con la sicurezza che potrà lanciare un messaggio forte e chiaro non solo alle nuove generazioni su un tema sempre più delicato ed importante.
Simone Pazzaglia

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