26 Aprile, 2024
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ROAD TO VENEZIA ’76 – 4 GATTA CENERENTOLA Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone

di Marco Feole

L’animazione italiana non ha nulla da invidiare ai grandi colossi americani. La dimostrazione più bella e recente è proprio Gatta Cenerentola. Presentato alla 74ima edizione del Festival del Cinema di Venezia nella sezione “Orizzonti”, il film rischiò seriamente anche di partecipare alla corsa all’Oscar come miglior film d’animazione.

Un armatore di nome Vittorio Basile inventa un’enorme nave tecnologicamente avanzata in grado di registrare tutto ciò accada al suo interno e di riprodurla sotto forma di ologrammi. Un autentico fiore all’occhiello dell’ingegneria navale italiana. Il suo intento è quello di trasformare il porto di Napoli in un punto tecnologico, e la sua nave la Megaride una sorta di archivio che tenga memoria di tutto quello che vi metta piede. L’avidità del faccendiere Salvatore Lo Giusto e di Angelica Carannante però, promessa sposa di Basile, mettono fine ai sogni dell’armatore consegnando la piccola figlia Mia, nelle grinfie della matrigna dei suoi figli, assegnando alla bambina il soprannome di Gatta Cenerentola.

Alessandro Rak già ben riconosciuto dopo il suo “L’arte della felicità”, qui unisce idee e forze insieme a Cappiello, Guarnieri, Sansone e danno vita ad un film d’animazione ispirato ad una delle favole più famose e conosciute in chiave però moderna, e ambientata ai giorni nostri. E lo fanno compiendo un autentico miracolo, là dove lo fanno senza perdere nulla della struttura della storia, il tutto immerso nella perfetta “napoletanità” che ogni aspetto visivo pensato da Rak il film emana.

Perché tra i protagonisti di questo film c’è proprio la città, quella Napoli che non appare, ma ne senti la cornice attorno, attraverso le sfumature e il carattere dei personaggi che narrano la storia. Una storia immersiva, resa tale da uno stile di animazione tridimensionale non solo nel senso pratico. Una profondità di campo efficace grazie anche ad alcune trovare geniali dalla resa stupenda, come la presenza costante nell’aria di pulviscolo e cenere. La colonna sonora, stupenda, è affidata tra i tanti a Daniele Sepe e Enzo Gragnaniello.

Tra una citazione a Titanic e una a Tornatore e la sua Leggenda del pianista, Gatta Cenerentola è puro coraggio visivo, ma anche un grande omaggio ad una città piena di sfumature, capace di emanare poesia e bellezza. Un film che resta scolpito nell’orgoglio, sul campo dell’animazione italiana.

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