26 Aprile, 2024
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ROMA regeneration LAB – c’è Roma da (ri)fare

Diamo conto dopo circa un mese, attraverso comunicato dell’Organizzazione ospitante (http://www.aspesi-associazione.it/eventi.asp?ide=138), di un’iniziativa assolutamente in linea con la “scheda-progetto” sottoscritta all’interno del Contratto di Fiume “Tevere a Roma” (https://www.comune.roma.it/web/it/municipio-iprogetti.page?contentId=PRG134159) da Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina. Se dei meriti si possono riconoscere al nostro progetto, portato avanti da oltre un decennio con pazienza e rigore, fra questi sicuramente è l’apertura a mondi diversi, senza preclusioni o pregiudizi (e men che meno con una “politica dei veti”), con l’avanzamento delle nostre progettualità anche in quello che è stato definito il <>: un mattone da recuperare e restaurare – ove presente – quello del Tevere a Roma, rispettare e rendere sempre più fruibile ai cittadini, con soluzioni che sposino tradizione e innovazione, come sempre trasparentemente illustrato nei nostri documenti (sul Contratto di Fiume, adeguato nel tempo in spirito di collaborazione con altre iniziative, mutando anche metodologia e adottando un approccio “federativo” dai territori, cfr http://www.unpontesultevere.com/index.php/contratti). Dal riconoscimento nei documenti inviati alla Commissione Europea dall’Autorità di Bacino (http://www.abdac.it/images/pgdac/processo_attuativo/cont_territ_quadro_riass_attiv.pdf) al consolidamento del nostro “taglio dinamico” anche fra le esperienze presentate ai recenti Stati Generali del Tevere svoltisi a Roma il 14 novembre scorso (http://www.autoritadistrettoac.it/sites/default/files/eventi/atti_convegno/2018_11_14/201 8_11_14_fangucci_contratti_fiume.pdf), sono stati portati a casa – per così dire – progetti e investimenti che già oggi superano i 10 milioni di euro (grazie soprattutto alla “schedaprogetto” di ACEA ATO 2 sottoscritta nel Contratto di Fiume) e che in prospettiva (fine triennio del Programma d’Azione del Contratto di Fiume) triplicheranno. Ma non è tanto l’investimento in sé a contare, quanto l’efficacia; spesso in Italia si sono sentite snocciolare cifre per azioni rivelatesi alla fine inutili. Il 13 dicembre al MAXXI all’evento di <>presenteremo ulteriori nuove proposte, in un contesto aperto e sinergico che punta ad esiti sempre più tangibili simbolicamente e materialmente collocati – per i risultati “di periodo” – fra fine 2020 e inizio 2021: – 150 anni dalla Presa di Roma e dall’annessione dello Stato Pontificio al Regno d’Italia, – 150 anni dalla piena che ha portato alle successive costruzione dei Muraglioni del Centro Storico, realizzazione dei Lungoteveri, definizione dell’urbanistica della “Roma moderna”, – 150 anni dalla proclamazione di Roma a Capitale d’Italia, – conclusione del triennio (“Natale di Roma” 2018  “Natale di Roma” 2021) del primo Programma d’Azione dell’unico Contratto di Fiume giunto finora nel Lazio all’Atto Formale d’Impegno firmato da Soggetti pubblici e privati (sono errati, se ben riportati dalla stampa, i “numeri” di Contratti di Fiume firmati in Italia e nel Lazio così come esposti dall’Assessore capitolina Gatta ai citati Stati Generali del Tevere). 24-XI-2018 Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina

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