20 Aprile, 2024
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Il ritorno del Lupo: confermata la presenza nel territorio del Parco

Le suggestive immagini che seguono provengono da una fototrappola posizionata dai Guardiaparco all’interno dell’area protetta, e testimoniano la presenza di un individuo adulto che si muove alle prime ore del giorno

Al lupo sarà dedicata l’iniziativa dell’Accademia del Parco dal titolo “Il ritorno del Lupo” in programma sabato 26 maggio dalle ore 9.30 presso la sede del Parco in Via Saffi 4/a a Bracciano.
Il ritorno del Lupo: confermata la presenza nel territorio del Parco.

E’ ormai certa la presenza di alcuni esemplari di Lupi nel Parco Naturale di Bracciano Martignano. Da tempo il personale dell’Ente sta monitorando la specie e gli avvistamenti si succedono con sempre maggior frequenza. Sono state realizzate anche alcune riprese video. Si tratta del Lupo grigio appenninico (Canis lupus italicus ), una specie sicuramente in espansione territoriale come confermano le segnalazioni nel Parco di Veio, nel Parco dei Castelli Romani, nella Riserva Statale del Litorale Romano, nel Parco della Maremma e in altre aree naturali dove la presenza del Lupo era ormai datata.
La specie è stata considerata nociva fino agli anni ’70 del secolo scorso, e decenni di sistematiche uccisioni la avevano portata vicina all’estinzione. Oggi il Lupo è una specie particolarmente protetta, per questo motivo il personale del Servizio Guardiaparco in collaborazione con il personale del servizio naturalistico svolge un monitoraggio costante sul territorio proprio per prevenire ogni possibile atto di bracconaggio. I primi dati di presenza a disposizione dell’Ente sono riferiti al 2007 anno in cui è stata recuperata una carcassa nei pressi della discarica di Cupinoro, a pochi chilometri da Bracciano. Gli individui presenti all’interno del territorio del Parco sono giunti spontaneamente dai territori limitrofi dei Monti della Tolfa area in cui la presenza è consolidata e accertata da tempo.
Il ritorno del lupo nei territori intorno al lago di Bracciano è un fatto di grande importanza non solo conservazionistica, ma anche ecologica, potrà infatti contribuire a ristabilire una catena alimentare completa. L’assenza di un super predatore ha nel tempo contribuito a far crescere la popolazione di cinghiale (Sus scrofa) e tale crescita esponenziale ha causato danni sia alle attività agricole che agli habitat naturali. La presenza del lupo, al contrario, contribuisce al controllo della popolazione di cinghiale, sia in senso quantitativo che qualitativo, predando per primi gli individui deboli o malati. Tale presenza potrebbe rappresentare quindi la “soluzione ecologica e naturale” al “problema” Cinghiale contribuendo al contenimento dei danni da esso causati, ma inevitabilmente potrebbe rappresentare una criticità per gli allevamenti del territorio. Come dimostrato dalle esperienze di gestione di queste specie nell’Appennino Centrale, condividendo e mettendo in campo le giuste contromisure di prevenzione, la convivenza è possibile.
Il lupo è animale schivo e diffidente, che ha una paura atavica dell’uomo, pertanto non costituisce assolutamente un pericolo per escursionisti, ciclisti, cavalieri che frequentano il Parco anzi costituisce un fattore di incremento turistico, attirando la presenza di visitatori che sperano in un fugace, raro avvistamento.
Il personale del Parco è comunque a disposizione dei cittadini per qualsiasi chiarimento e per attivare le eventuali azioni di supporto allo scopo di affrontare al meglio la situazione determinata dalla nuova presenza. Al fine di fornire una corretta informazione sull’argomento, e contribuire a creare degli spazi di confronto, l’Ente Parco sta organizzando degli incontri pubblici: il primo si terrà il 26 maggio pv a Bracciano presso l’aula conferenze dell’Ente.

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