Giunta alla sua IV edizione, la Notte bianca del Liceo Classico รจ una manifestazione diffusa su scala nazionale alla quale il Liceo Ignazio Vian di Bracciano ha partecipato questโanno per la prima volta e svoltasi il 12 gennaio scorso.
Scopo della manifestazione รจ quello di aprire le porte dei licei a genitori, amici e semplici cittadini per mostrare quanto di bello e di vitale si faccia a scuola.
Questo, anche per provare a sfatare il luogo comune secondo cui la cultura classica, considerata poco attuale e poco produttiva, avrebbe scarso valore nella formazione dei giovani.
I protagonisti della kermesse sono i ragazzi, impegnati sul palcoscenico a suonare musica classica, recitare pezzi tratti dalla commedia o dalla tragedia antica, oppure brani di opere letterarie preparati insieme agli insegnanti. Il fine ludico-teatrale rappresenta anche un diverso modo di fare scuola, piรน coinvolgente e stimolante, perchรฉ accanto allo studio quotidiano sollecita energie emozionali poco sfruttate e crea quel senso di appartenenza che dovrebbe rappresentare il punto di forza di ogni comunitร .
Per animare lo spazio filosofico allโinterno della manifestazione si รจ tenuto conto di tre linee-guida valoriali:
- Creativitร : la voce cui donare un adeguato spazio-tempo di espressione ed ascolto empatico deve essere quella degli studenti. La filosofia non รจ nozionismo, bensรฌ sviluppo autonomo e consapevole della capacitร di pensare il mondo in relazione a se stessi e agli altri.
- Autenticitร : la filosofia non esiste senza il soggetto filosofante, come lโarte non esiste senza lโartista. Per poter strutturare ed esprimere la propria visione del mondo รจ necessario partire dal proprio vissuto emozionale, interrogarlo, scoprirlo in maniera veritiera. Solo cosรฌ potremo essere davvero โutiliโ a noi stessi e agli altri.
- Centralitร della persona: come punto dโincontro del libero gioco di creativitร ed autenticitร in condivisione. Non โforgiare le personeโ, ma โlasciare che le persone sboccino per proprio contoโ, valorizzandole, incoraggiandole, โinnaffiando i loro talenti individualiโ.
Poi, nel novembre 2017, รจ stato indetto un concorso letterario cui gli studenti del triennio classico potevano partecipare, producendo testi di non piรน di 1000-1500 parole che rispondessero alle seguenti tracce:
– Studiando filosofia mi รจ capitato di cambiare la mia visione del mondo.
– ร vero studiare filosofia non serve proprio a niente. Ma proprio per questo…
– Non mi sentivo a mio agio con me stesso/a. Poi leggendo quel libro/testo di filosofia ho iniziato a pensare e…
– Senza la filosofia non avrei mai fatto quellโesperienza che mi ha cambiato profondamente.
I lavori degli studenti hanno dato vita al libro La filosofia non serve a niente! pubblicato, al momento, in versione e-book e liberamente scaricabile dal sito del liceo Vian di Bracciano (http://www.liceovian.gov.it/).
Tra questi testi, ora raccolti nel libro, tre sono stati scelti per essere letti in pubblico, dopo un breve interludio musicale.
Attraverso approcci e generi letterari diversi (racconto autobiografico, fiaba, saggio breve di argomento letterario, ecc., ma anche fotografie) gli autori esplorano il tema paradossale dellโattuale inutilitร della filosofia narrato attraverso prospettive contrastanti: i diktat della realtร socio-economica sfumano dinanzi ad orizzonti piรน ampi, sfaccettati, ricchi di spessore emozionale.
Emerge cosรฌ lโapparente paradosso: fare filosofia รจ bello proprio perchรฉ non serve a niente. Come tutte le cose belle della vita (amore, amicizia, felicitร , arte) la filosofia รจ esperienza fine a se stessa. A che serve disporre strumenti utili alla vita (in termini tecnico-economici), se poi non si sa che farsene della vita stessa?
Anche questa attivitร rientra nellโambito dellโalternanza scuola-lavoro. Gli studenti si sono occupati dellโorganizzazione dellโevento, hanno recitato e scelto i brani musicali introduttivi, hanno corretto le bozze, scelto le immagini e hanno curato persino lโediting e la grafica dellโe-book.
Noi non possiamo far altro che dimostrare il nostro orgoglio nei riguardi degli studenti del Liceo Vian.
Francesco Dipalo e Monia Guredda


