27 Aprile, 2024
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Fermiamo Cupinoro: “Prima di festeggiare sia definitivo l’annullamento delle autorizzazioni per gli impianti”

Riceviamo e pubblichiamo:

“A cantare vittoria si fa presto.
Noi però da più di 20 anni assistiamo ai proclami, ai sotterfugi e alle retromarce della politica, quindi prima
di festeggiare dobbiamo capire se l’annullamento dei permessi per gli impianti di trattamento dei rifiuti a
Cupinoro – in base alla nuova Determina della Regione Lazio – è davvero definitivo. E intanto avremmo
bisogno di alcune garanzie.

Per prima cosa aspettiamo con urgenza una seria presa di posizione dell’ Università Agraria di Bracciano che
dichiari ufficialmente la non disponibilità dei terreni ad ospitare ulteriori attività legate ai rifiuti. Da parte
dell’Amministrazione di Bracciano ci aspettiamo una delibera di Consiglio Comunale che chiuda la
questione da parte del Comune. Dalla Regione Lazio, aspettiamo di avere notizie sui fondi fantasma previsti
per il risanamento. Inoltre aspettiamo ancora di sapere cosa c’è sotto la discarica e torniamo a chiedere
l’avvio di un’approfondita indagine ambientale prima del capping e della definitiva bonifica e messa in
sicurezza del sito.

Un’altra cosa che ci piacerebbe conoscere è il nuovo Piano Rifiuti della Regione Lazio, che aspettiamo da 5
anni e che vedrà la luce (ma non è detto) solo ora e poco prima delle elezioni. Dall’ultimo incontro in
Regione, ci sembra che la strategia sia sempre la stessa, basata su grandi impianti e sul recupero di energia
dai rifiuti – cioè su incenerimento e produzione di gas. Se il sito di Cupinoro fosse salvo, potrebbe nascerne
uno nuovo magari a poca distanza perché, ricordiamolo, a nord di Roma non c’è nessun impianto per
chiudere il ciclo dei rifiuti in questo modo, a nostro avviso altamente lesivo della salute dei cittadini e del
territorio.

Massima attenzione quindi ai prossimi sviluppi, ai reali contenuti della Determina della Regione e al nuovo
Piano Rifiuti. Solo allora, se non ci saranno sorprese, potremo tirare un sospiro di sollievo”.

 

Paolo Simonini, comitato Fermiamo Cupinoro

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