27 Aprile, 2024
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Intervista a Juri Marini, segretario del circolo PD di Cerveteri e candidato sindaco

 

Juri Marini, classe ’74, segretario del circolo PD di Cerveteri. Come mai questa scelta di far correre il partito da solo con l’appoggio di una lista civica?
“È una scelta di coerenza e di indipendenza. Ma anche di decenza, almeno rispetto a certe grandi accozzaglie, che raccolgono tutto e il contrario di tutto pur di strappare qualche voto in più. Noi la vera alleanza la facciamo con la città, con il mondo dell’associazionismo, con le realtà economiche e produttive, con i cittadini”.

Il sindaco uscente Pascucci ne avrà sette di liste a suo sostegno.
“Appunto. Una grande accozzaglia. Ma le sembra normale che, a sostegno del sindaco uscente, si presentino: quello che fu il candidato del Pdl alle scorse elezioni, ben tre consiglieri di opposizione tra i più votati, due di sinistra e uno di destra e, come se non bastasse, addirittura l’ex segretario Dem, che fino all’anno scorso faceva grandi battaglie contro questa amministrazione? Per noi il trasformismo non è mai “normale”. Sarebbe piuttosto interessante indagare sui veri motivi che hanno indotto certi politicanti a cambiare casacca e a salire sul carro del sindaco uscente”.

Parliamo della situazione PD: come si presenterà il partito a Cerveteri? Franco Brogna si è recentemente esposto a suo favore.
“Il PD si presenterà a testa alta. Abbiamo affrontato i nostri percorsi di democrazia interna, ossia il Congresso e le Primarie. Le persone serie rispettano i risultati. Altri, molto meno seriamente, hanno preferito uscire e cercare fortuna altrove. La verità è che se vuoi far parte di una grande comunità come quella del Pd, il rispetto delle regole democratiche non è un optional. Il nostro appello a tutti gli elettori democratici è di sostenere il Pd e difendere i nostri principi di democrazia interna, perché sono questi i veri tratti distintivi che ci differenziano da altre realtà dove invece contano più gli interessi personali o i capricci dei padroni”.

Dopo la sua elezione a segretario lei ha parlato di politica come ‘servizio ai cittadini’, sottolineando parole come ‘identità’, ‘trasparenza’, e ‘ascolto’; come si coniuga tutto questo con un buon programma politico?
“Si tratta di essere coerenti e determinati. L’esatto contrario di quanto dimostrato dall’amministrazione uscente, che vinse le elezioni con slogan contro il centro commerciale e che poi, con grande disinvoltura, ha concluso il suo mandato approvando proprio un nuovo mega centro commerciale. Come ci si può fidare? Per noi, la difesa dell’identità del nostro territorio, è il vero pilastro di una seria proposta politica. Per questo siamo molto preoccupati da certe ipotesi di speculazioni edilizie, della cancellazione di due terzi della Zona Artigianale, della intenzione di costruire un cimitero privato, che farebbe ricadere i suoi costi esorbitanti sulle spalle dei cittadini. La politica deve tornare ad essere servizio verso la persona. Quindi più ascolto e meno chiacchiere. Più trasparenza e niente inciuci. Difesa dell’identità del territorio e non sudditanza verso certi interessi privati. Più qualità della vita e più lavoro, soprattutto attraverso turismo e agricoltura. Questo è il nostro progetto, questo è il Partito Democratico”.

Francesco Persiani

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