28 Aprile, 2024
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Bracciano. Un nuova sede per il TeatrodiTalia: dal 1° luglio sottratto locale per i corsi

«Marina Garroni, regista, sceneggiatrice e docente di teatro da 35 anni. Direttore artistico, nonché fondatrice, de Il TeatrodiTalia di Bracciano dal 2007. Ora rischiate di rimanere senza un posto in cui provare. Che è successo?».
Grazie alla sensibilità dell’allora assessore alla cultura Giampiero Nardelli e al riscontro avuto dalle tante persone che negli anni si sono iscritti ai nostri corsi, nel gennaio 2008 abbiamo stipulato una convenzione con il comune di Bracciano per l’uso gratuito del locale seminterrato della biblioteca comunale, dove a tutt’oggi abbiamo svolto i nostri corsi. Questa convenzione è stata rinnovata di anno in anno e nel 2013 siamo stati riconosciuti ufficialmente come Scuola Civica di Teatro e di Cinema del comune di Bracciano.

«Avete mai avuto sovvenzioni dal comune?».
Assolutamente no. Abbiamo avuto solo l’uso gratuito della sala. Anzi, in cambio dell’ospitalità abbiamo effettuato annualmente, senza alcun compenso, numerosi reading per conto della biblioteca comunale, ivi comprese letture per i bambini delle scuole di Bracciano, e presentato alla cittadinanza vari spettacoli teatrali ogni anno. Uno di questi è la celebrazione della giornata della memoria del 27 gennaio in ricordo dell’olocausto.

«E adesso qual è il problema?».
Il problema è che, in maniera del tutto arbitraria e senza essere stati preavvertiti, nel settembre 2015 non ci è stata rinnovata la convenzione per l’uso del locale della biblioteca.

«Si spieghi».
Nell’ultimo scorcio di attività della passata amministrazione, l’allora assessore alla cultura Nardelli è passato ad altri incarichi istituzionali e la delega alla cultura è stata affidata a un consigliere comunale. Questo, non si sa animato da quali intenzioni, ha ritenuto opportuno avviare un’opera puntigliosa di smantellamento di quanto finora costruito. Il risultato è stato l’approvazione nel novembre 2015 di una delibera comunale in cui insieme ci veniva tolta la denominazione di “scuola civica” e non rinnovata la convenzione per l’uso del locale. Tutto questo a corsi iniziati, con circa quaranta persone che certo non potevamo abbandonare. Considerando questo ci è stato “concesso” di usare il locale fino a giugno 2016, pagando però un corrispettivo di 900 euro. La stessa nostra sorte ha subito la Scuola Civica di Musica.

«Come vi siete mossi?».
Con una petizione popolare di circa 400 firme che è caduta nel nulla, anche perché proprio in quei giorni la Giunta comunale si è dimessa ed è arrivato il Commissario prefettizio, il quale non ha mai preso in considerazione le reiterare domande di attenzione che abbiamo inoltrato nei mesi successivi. Anzi, la “persecuzione” è andata avanti perché hanno continuato a chiederci il pagamento dei 900 euro, benché noi non avessimo mai firmato un accordo in cui ci impegnavamo a versare la cifra richiesta, che per quanto non alta è assolutamente superiore alla nostra possibilità, dato che siamo una associazione non a scopo di lucro.

«E ora che succede?».
La situazione è talmente scandalosa che speriamo vivamente che la nuova amministrazione vi ponga rimedio. Va considerato che la nostra scuola ha una valenza non solo culturale, perché avvicina al teatro tantissime persone, ma anche sociale, dal momento che funziona come punto di aggregazione di giovanissimi e meno giovani, ivi comprese persone che hanno delle difficoltà e che trovano in questi gruppi l’occasione di migliorarsi. Proprio pochi giorni fa siamo stati contattati dalla responsabile del centro diurno per pazienti psichiatrici della Asl che ci ha proposto di gestire un laboratorio teatrale integrato a partire dall’anno prossimo. Questo vuol dire che la nostra associazione gode di credibilità e stima.

A cura della Redazione de L’Agone.it

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