19 Aprile, 2024
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Bracciano Ambiente. Nominato un commissario

BA commissariata. Alla ricerca di una soluzione? Che fine fanno i piani di recupero?
La voce circolava da questa mattina. Nessuna risposta dalla BA e nessuna conferma dal comune di Bracciano. Tuttavia fonti ufficiose vicine alla Bracciano Ambiente confermano da più direzioni che questa mattina il giudice di Civitavecchia avrebbe nominato un commissario che dovrebbe insediarsi alla Bracciano Ambiente entro 24/48 ore, nei tempi previsti dalla lettera di preavviso già inviata alla BA, in cui si stabiliva quale data il 17 giugno prossimo.
Dopo numerosi rinvii in aule di tribunali e tanti accesi dibattiti sul futuro della discarica di Cupinoro, da un lato, e del comune di Bracciano, dall’altro, legati a doppio filo al tracollo della Bracciano Ambiente, era stata trascurata quella “pura formalità” che potrebbe essere dettaglio dirimente dell’intera enorme e stratificata vicenda.

Giampiero Sirleo dovrebbe essere il nome dell’esperto in economia designato dal giudice che andrà a ispezionare ma al tempo stesso guidare la BA per un periodo di tempo. Una figura che dovrà scartabellare e fare conti e verificare numeri e casse della BA, facendo controlli incrociati. Una figura che, sostengono alcuni, ponendosi a fianco della direzione attuale della società, dovrebbe seguirla anche nella presentazione del piano di risanamento finanziario, che a detta delle parole del sindaco di Bracciano Giuliano Sala, è in ogni caso dipendente dalle scelte della Regione e dai famosi 10milioni di euro che se dovessero essere erogati per il post mortem della discarica di Cupinoro, darebbero linfa al progetto di messa in sicurezza e del “capping” del sito in fase di rielaborazione presso la BA medesima.

“Una questione aperta” così lo stesso Sala aveva definito all’ultimo consiglio comunale quella della Bracciano Ambiente. Proprio nella silenziosa attesa del commissario che solo apparentemente è un fulmine a ciel sereno (quando potrebbe diventare addirittura schiarita nella tempesta), il 3 giugno scorso era stato presentato nella nuova conferenza dei servizi svoltasi in Regione Lazio, un “concordato preventivo” in bianco, ovvero un documento per prendere tempo nei confronti della Regione e dei creditori della Bracciano Ambiente e ritardare la procedura di fallimento richiesta dalla magistratura per la BA, consegnando entro 60 giorni un progetto per il recupero della società partecipata.

Sarah Panatta

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