19 Aprile, 2024
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Bracciano: allarme fondi per il Centro disabili gestito dall’AAIS

Dal  2007, anno di sperimentazione dei  buoni servizio, ad oggi,  l’AAIS – ONLUS impresa sociale, anziché utilizzare il Buono Servizio erogato alle famiglie come ammontare economico, relativo al numero di ore di servizio da prestare, lo ha utilizzato per garantire il funzionamento di un centro diurno sovracomunale, che ad oggi non esiste nel Piano di Zona, accogliendo utenti che provengono dall’intero Distretto FM 3.

Questo servizio, a differenza di altri presenti sul territorio, si è completamente autofinanziato per le spese di gestione, senza alcun contributo da parte delle Amministrazioni Pubbliche, pur chiedendo  e mai ottenendo, da anni, una rivalutazione degli importi del Buono Servizio erogati ai familiari.  Nonostante tutto, comprendendo le difficoltà che le Amministrazioni locali devono affrontare e cercando di essere il più possibile indipendente, l’AAIS-Onlus è riuscita a sopravvivere con grande impegno e con grande sacrificio da parte di tutti dal 2007 ad oggi, trovando risorse economiche  attraverso la partecipazione a bandi di gara e attività come piccoli imprenditori.

Gli importi, infatti, sono rimasti invariati, e l’AAIS pur di mantenere il servizio e garantire così una continuità alla famiglie, che sempre più si sentono abbandonate dalle Istituzioni, si è attivata con progetti e attività complementari alle sue, per far fronte alle perdite di gestione di un sistema che non garantisce la sopravvivenza.

 

E’ però indispensabile, a fronte di quanto detto, per la nostra Associazione, trovare in tempi brevi risorse per almeno 30.000 € per completare il nostro progetto di fattoria sociale, la cui piena operatività sarà anche garanzia di continuità del Centro di Via Varisco destinato altrimenti alla chiusura, proprio a causa delle difficoltà economiche sopra accennate.

Ma questo miracolo richiede uno sforzo ed un’apertura più ampia, tanto culturale quanto etica, che chiami in causa le Amministrazioni locali con atti concreti. Partendo dal presupposto che la disabilità deve avere priorità assoluta per le amministrazioni locali e che la vicinanza ad essa attraverso una presenza pratica e tangibile, è sinonimo di dignità sociale  per tutta la società civile cui appunto la voce del L’agone si rivolge, ospitando questa nostra lettera.

 

L’AAIS, insieme al L’agone (associazione e giornale) si appella qui all’intera comunità, ai cittadini, agli amminstratori, alle associazioni, ai comitati, a tutti coloro che sanno quanto sia importante fare rete e creare solidarietà per sopravvivere in un’armonia che si contrapponga alla crisi e ai fardelli quotidiani, grandi e piccoli. Aiutandoci reciprocamente possiamo sanare e salvare le nostre comunità sociali.

Ci appelliamo allora affinché possa da oggi nascere uno spirito comune di solidarietà. Chiunque desideri sostenere l’AAIS nella sua lotta per dare pari dignità e qualità della vita ai disabili, potrà farlo in forma volontaria, realizzando insieme a noi eventi benefici, ospitandoci in altre iniziative, aiutandoci a costruire nei prossimi mesi eventi per la raccolta fondi. Così da completare, “mattone” dopo “mattone”, la realizzazione del progetto presso Castel Giuliano.

L’associazione opera nel territorio da ormai 34 anni e si è delineata sempre come un polo  innovativo, sia per l’integrazione della disabilità, sia come struttura  polivalente  e polifunzionale per tutta la comunità e per ogni tipologia di fragilità sociale.

L’appello è apolitico, chiediamo quindi di non essere strumentalizzati in tal senso, l ‘AAIS – Onlus, è infatti, da sempre, della parte più debole dei nostri concittadini, nel rispetto e nella valorizazione della dignità e della differenza di ogni persona.

Concludiamo con il desiderio di poter garantire, insieme a voi,  a tutte le persone con disabilità una vita dignitosa, piena, realmente intessuta delle possibilità e delle alternative che ciascuno di noi sogna, spera, merita.

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