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Nuovo appuntamento a Tolfa con il teatro nel cartellone “Aprile mese della cultura”. Domani 16 aprile è di scena il musical “Madre Teresa” del Gruppo Giovanile Parrocchiale di Allumiere. Lo spettacolo, che si terrà al Teatro Claudio alle 21, ripercorrerà la vita della Santa di Calcutta e vedrà protagonista l’intero gruppo associativo che ormai da tanti anni si diletta nell’allestimento di spettacoli teatrali con finalità sociale. La serata infatti é ad ingresso a sottoscrizione con i fondi che saranno devoluti all’orfanotrofio kosovaro di Bech gestito dalle Suore Basiliane.
Parte oggi al Palazzo delle Esposizioni di Roma la prestigiosa mostra Gli Etruschi e il Mediterraneo, La città di Cerveteri, che resterà visitabile fino al 20 luglio. Ieri all’evento di inaugurazione presenti numerose autorità, tra cui il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’Assessore regionale alla Cultura e Politiche giovanili, Lidia Ravera, e la Dirigenza del Museo Louvre-Lens (Francia), che ha ospitato la stessa mostra fino al 10 marzo scorso registrando un successo incredibile.
Presente in conferenza stampa anche il Sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, che ha ricevuto i ringraziamenti da parte della Soprintendenza per l’Etruria Meridionale e dalla Regione Lazio per l’energia con la quale anche l’Amministrazione comunale di Cerveteri sta facendo la propria parte nella promozione della mostra e per il rilancio del Sito UNESCO della Necropoli etrusca della Banditaccia.
Incalzanti le domande dei giornalisti, interessati a scoprire il reale stato dell’area archeologica della Banditaccia. Ha risposto in questo modo la Soprintendente dott.ssa Alfonsina Russo Tagliente: “oggi la Necropoli di Cerveteri si mostra come un luogo bello, accogliente e suggestivo. È ormai superato da tempo il problema della conservazione dei luoghi, tuttavia, è indispensabile difendere e tutelare la Necropoli attraverso seri investimenti, che mancano dal 2004. Con il Comune di Cerveteri si è stabilita una sinergia importante che sta portando dei risultati. Lo dimostrano i due cantieri aperti di recente grazie ai fondi europei e regionali, che daranno all’area un nuovo Visitor Center e l’apertura di due itinerari attrezzati”.
Le parole dell’Assessore regionale Lidia Ravera fanno eco a quelle della Soprintendenza. “La Necropoli della Banditaccia è bella da mozzare il fiato – ha detto – ma la bellezza va preservata e tutelata. Stiamo investendo ed è necessario continuare ad investire. La Regione sta promuovendo la nascita di nuovi collegamenti tra le città e i siti archeologici etruschi del Lazio. Il numero dei visitatori che si registrano in questo Sito è ancora contenuto, e questo nonostante si trovi a pochi chilometri da Roma. È importante quindi la promozione: grazie alla mostra di Louvre-Lens, la città di Cerveteri si è fatta conoscere anche in Francia”.
“Due dei più famosi reperti etruschi del mondo saranno esposti nella nostra città, nelle sale del Museo Nazionale Caerite – ha annunciato il Sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci – si tratta della Coppa o Kylix di Eufronio, e del Cratere di Eufronio, due ceramiche decorate a figure rosse che rappresentano l’eccellenza artistica della civiltà etrusca di Caere, l’antica Cerveteri. Grazie all’impegno congiunto dell’Assessore regionale Lidia Ravera, la Soprintendente per l’Etruria Meridionale Alfonsina Russo e l’Amministrazione comunale di Cerveteri, questi due pezzi unici torneranno finalmente nel loro territorio d’origine in esposizione temporanea”.
“Spesso i media danno un’immagine parziale e distorta della nostra Necropoli – ha detto il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci – ma questo non significa che sia necessario continuare ad investire. Anni fa un Ministro italiano disse che investire sulla cultura non paga. La città di Lens dimostra l’esatto contrario, e lo stesso può dimostrarlo anche Cerveteri. È necessario alimentare un circuito virtuoso in grado di attirare investimenti pubblici e privati, realizzare infrastrutture e servizi dedicati al turista. Oggi possiamo confermare che stiamo percorrendo questa direzione”.
Intanto viene data una nuova grande notizia per Cerveteri: due tra le opere più importanti e famose del noto ceramista greco Eufronio torneranno a Cerveteri dopo quarant’anni di assenza da casa, da quando furono rinvenute e trasferite all’estero. La Coppa o Kylix di Eufronio sarà esposta a partire dal giorno 8 Maggio, mentre il Cratere di Eufronio arriverà nel mese di Settembre. Saranno entrambi esposti nelle sale del Museo Nazionale Caerite, in Piazza Santa Maria, nel centro storico di Cerveteri.
Il 20 aprile alle 18 nella splendida chiesa di S. Maria del Riposo di Bracciano in Via del Lago, debutta l’Accademia Pergolesi, formazione da camera nata grazie al sostegno dei comuni di Bracciano e Trevignano Romano. L’Accademia Pergolesi eseguirà la Petite Messe Solennelle (Piccola Messa Solenne) di Gioachino Rossini, in occasione del 150° anniversario della prima esecuzione (Ingresso con contributo volontario).
Si tratta di una delle più grandi messe di tutti i tempi, “piccola” solo per quanto concerne l’organico, composto da 12 cantanti, due pianoforti ed harmonium (un piccolo organo ottocentesco). L’eterogeneità dei brani che compongono la messa, tipica dei lavori sacri di metà ’800, vengono portati all’estremo: brani a cappella di ispirazione polifonica rinascimentale, arie operistiche, complessità armoniche premonitrici del futuro musicale si uniscono in una composizione di grandissima potenza emotiva inventiva armonica ed espressività melodica. Pagine corali, arie solistiche, duetti e terzetti si susseguono supportati dagli strumenti a tastiera. Proprio il primo pianoforte è uno dei solisti, se non “il” solista della messa, che accompagna e si fa accompagnare dal canto, fino ad interpretare il brano solistico più lungo della composizione, il “Preludio Religioso”, che sintetizza il rispetto del passato attraverso la forma, il minimalismo strumentale e la libertà armonica di cui si è parlato in precedenza.
Un banco di prova impegnativo per l’Accademia Pergolesi che alla prima uscita interpreta uno dei brani più difficili sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista interpretativo. Gli elementi dell’ensemble, 15 compresi i solisti, sono stati selezionati tramite audizioni alle quali hanno partecipato circa cinquanta cantanti professionisti provenienti da tutta Europa, e saranno diretti dal giovane direttore Gabriele Mauro che, insieme al suo maestro Marcello Bufalini, ha curato le selezioni. Solisti : soprano Caterina Rufo, contralto Irene Molinari, tenore Michael Alfonsi , basso Gianfilippo Bernardini. Primo pianoforte Enrico Angelozzi, harmonium Emanuele Leomporri, direttore e pianista Gabriele Mauro.
L’Amministrazione Comunale di Ladispoli rende noto che durante la Sagra del carciofo romanesco è stato firmato un protocollo di intesa tra il Comune di Ladispoli ed il Municipio romano di Trastevere, Monteverde, Bravetta, Aurelia per lo sviluppo di azioni sinergiche destinate a tutelare, valorizzare e promuovere reciprocamente il patrimonio turistico culturale e sociale nonché individuare soluzioni qualificanti su tematiche interconnesse o di carattere comune. Il documento è stato sottoscritto per il Comune di Ladispoli dal sindaco Crescenzo Paliotta e dal consigliere delegato alle politiche turistiche Federico Ascani e per il XII Municipio del Comune di Roma dal presidente Cristina Maltese, dall’Assessore alle Politiche Sociali e dall’Assessore alla Cultura.
“Grazie all’amicizia – ha detto il consigliere delegato alle politiche turistiche Federico Ascani – che mi lega al consigliere del Municipio XII del Comune di Roma, Elio Tomassetti, abbiamo proposto una collaborazione inerente alla delega alle politiche turistiche che mi trovo a gestire per il Comune di Ladispoli. Un bel modo di fare rete e di progettare il futuro. Se si pensa al mare della città di Roma il pensiero vola automaticamente a Ostia, località balneare sorta recentemente, sul modello di altre stazioni marittime. Gli anni ’60 spalancarono le porte al turismo balneare di massa, che attraverserà indenne i successivi decenni fino ad arrivare ai giorni nostri. Ma negli anni ’50 e ’60, Ladispoli, era la stazione balneare preferita dai romani. Ladispoli nasce nel 1888. Il suo nome compare per la prima volta nella storia, addirittura in un atto pubblico proprio per indicare una stazione balneare nata dal desiderio di un principe Ladislao Odescalchi. Un centro balneare che potesse sfruttare le virtù terapeutiche della sabbia ferrosa delle sue spiagge e molto frequentato dai nobili dell’epoca. Ci è sembrato quindi interessante riproporre Ladispoli come meta di mare per i romani. È così che è emersa la volontà da parte del Comune di Ladispoli e del XII Municipio del Comune di Roma di approvare e sottoscrivere un accordo di programma per lo sviluppo di azioni sinergiche destinate a tutelare, valorizzare e promuovere reciprocamente il patrimonio turistico culturale e sociale nonché individuare soluzioni qualificanti su tematiche interconnesse o di carattere comune. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso una congiunta e condivisa programmazione di incontri ed attività comuni e, a questo proposito, è stata concordata la stipula di un apposito Protocollo d’Intesa che abbia come obiettivo la definizione di una pianificazione congiunta dello sviluppo dei rispettivi territori comunali nei diversi settori turistico, sociale, culturale e folkloristico”.
“Considerata – ha aggiunto Ascani – la presenza di un asse viario principale, la via Aurelia, e di un collegamento ferroviario diretto tra il territorio del Municipio XII e il Comune di Ladispoli, il litorale è una delle mete più frequenti di turismo giornaliero ed estivo per i cittadini romani. Il protocollo che abbiamo firmato prevede l’assunzione di iniziative e la realizzazione di interventi volti alla valorizzazione degli interscambi nei settori del turismo ai fini dello sviluppo economico sociale e della promozione reciproca del territorio. In particolare si intende avviare un rapporto di collaborazione, per sviluppare azioni sinergiche destinate a tutelare, valorizzare e promuovere reciprocamente il patrimonio turistico, culturale e sociale dei propri territori; individuare proposte qualificanti e condivise su ambiti tematici di comune interesse, che portino beneficio alla cittadinanza e alle attività economiche e turistiche dei contraenti. Infine il Comune di Ladispoli si è impegnato a promuovere, con le attività turistiche e produttive, un prodotto di città, sotto il nome di “Ladispoli, mare di Roma”, da proporre ai residenti del Municipio XII di Roma Capitale per facilitare e promuovere una permanenza turistica e/o escursionistica a Ladispoli a condizioni vantaggiose.
Il Municipio XII del Comune di Roma da parte sua si è impegnato a svolgere la promozione del progetto e della città di Ladispoli per gli aspetti artistici, storici, culturali, paesaggistico ambientali, ed artigianali che potrebbero utilmente essere usufruiti e goduti dai propri cittadini. Il progetto sarà promosso sui canali di comunicazione istituzionale e saranno realizzati, con il Comune di Ladispoli, eventi e manifestazioni che uniscano simbolicamente gli aspetti tipici della tradizione e della cultura etrusco ladispolense con quella romana. Credo che questa possa essere una buona idea e che, in un momento così difficile per l’economia del nostro Paese, aiuti le realtà turistiche e produttive a difendersi nel breve periodo aspettando che anche altre scelte politiche di lungo termine vengano a supporto dei tanti esercenti del settore”.
L’idea che a comandare e decidere debba essere un solo soggetto – sia esso un Governo, un’Istituzione o una persona – risulta prepotentemente non condivisa, smentita e contrastata da iniziative come quella che si è tenuta ieri pomeriggio ad Anguilla Sabazia.
Un’assemblea pubblica, promossa dalla CGIL “Roma Nord Civitavecchia”, dall’Associazione L’Agone Nuovo e dal Comune di Anguillara, segnata da una straordinaria presenza di lavoratori, pensionati e cittadini, che ha registrato – attraverso un dibattito animato da tantissimi interventi e protrattosi per quasi quattro ore fino oltre alle 20 – una forte voglia di protagonismo; una richiesta, caratterizzata anche da appunti e da critiche, al Sindacato (inteso come organizzazione di rappresentanza) e a tutti i Sindaci del comprensorio Sabatino presenti, affinché strutturalmente si definiscano luoghi di confronto e di discussione nei quali i lavoratori e i cittadini possano contare nelle scelte e nelle decisioni che riguardano il presente e il futuro del territorio.
Nel corso dell’iniziativa sono risultati particolarmente interessanti gli interventi dei Sindaci (che hanno posto, nei confronti delle istituzioni sovraordinate, l’esigenza di non essere lasciati soli ad affrontare una difficile stagione di crisi e di vera e propria emergenza sociale) del direttore generale della ASL F (che ha sottolineato le problematicità connesse al funzionamento del sistema sanitario, avanzando proposte ed assumendo impegni) e le conclusioni del S.G. della CGIL Roma e Lazio, Claudio Di Berardino (che ha fatto appello alla necessità di condividere percorsi di concertazione tra istituzioni, parti sociali, movimenti, associazioni e società civile).
Convitato di pietra, purtroppo, la Regione Lazio, in ragione di improrogabili sopraggiunti impegni istituzionali che hanno reso impossibile la prevista partecipazione del Vice Presidente.
L’assemblea, comunque, ha condiviso la proposta avanzata dalla CGIL e dall’Associazione L’Agone Nuovo, di avanzare una specifica richiesta al Presidente, Zingaretti, agli assessorati competenti, alla cabina di regia sul sistema sanitario regionale, affinché vengano convocati specifici momenti di confronto – coinvolgendo le amministrazioni del territorio e le organizzazioni di rappresentanza – sul futuro dell’Ospedale di Bracciano e sui temi che interessano la gestione integrata dei rifiuti ed il futuro della discarica di Cupinoro, dopo la disposizione di chiusura della stessa.
La CGIL, inoltre, si è impegnata a condividere con CISL e UIL territoriali una richiesta finalizzata alla costituzione di un Tavolo Territoriale Permanente, con tutti i Sindaci del comprensorio Sabatino, sui temi del lavoro, dello sviluppo, dell’ambiente, della salute, dell’equità sociale e del welfare.
L’iniziativa di ieri, a giudizio dei promotori, in ragione anche del grande interesse ed attenzione registrati, deve essere considerata un punto di partenza per avviare una nuova stagione nella quale si affermi, nel territorio, un costante e costruttivo confronto capace di coinvolgere e rendere davvero protagonisti i lavoratori, i pensionati e tutti i cittadini.
Il S.G. CGIL “Roma Nord Civitavecchia” Cesare Caiazza
Domani martedì 15 aprile alle ore 11.30 alla Biblioteca Comunale di Bracciano si terrà la presentazione del libro Bracciano (la storia della propria città raccontata dai ragazzi), a cura di Gianfabio Scaramucci, Patrizia Bassani, Carla Fiorucci, Angela Mannino.
All’incontro interverranno il vicesindaco di Bracciano con delega alle Politiche Culturali Gianpiero Nardelli e due classi della Scuola media San Giovanni Bosco. Il libro fa parte della collana “I viaggi nella Storia”, ideata da Gianfabio Scaramucci, che si pone l’obiettivo di favorire la coscienza storica, soprattutto nei giovani, attraverso la realizzazione di romanzi illustrati.
Il viaggio si sviluppa su un percorso, già storicamente definito, che collega territori attraversati e segnati da eventi comuni. Personaggi chiave sono: Omero, un vecchio e singolare marinaio dalle origini sconosciute che è in grado di vivere anche nel passato e Pal, pilota di mongolfiere, che lo accompagna nei suoi viaggi. I romanzi, realizzati in collaborazione con studenti della scuole medie inferiori e superiori, sono scritti con la fantasia e il linguaggio dei giovani e possono rappresentare, anche per gli adulti, uno stimolante punto di partenza per ulteriori approfondimenti.
I “Viaggi nella storia” sono iniziati nei luoghi del Lazio virgiliano, territorio protagonista dell’origine di Roma. Il primo libro della collana dal titolo “Boston-Albalonga” ha trattato la storia di Albano; il secondo, “Lavinium-Pomezia” quella di Pomezia; il terzo, “Antium” quella di Anzio; il quarto, “Ardua-Ardea” quella di Ardea; il quinto, “Ostium-Ostia” quella di Ostia; il sesto, “Aprilia” quella di Aprilia; il settimo “Albalonga-Albano”, ancora quello di Albano con una edizione completamente rinnovata; l’ottavo, “Torvaianica” quella di Torvaianica; il nono, “Nettuno”, quella di Nettuno, il decimo “Tor San Lorenzo” quella di Tor San Lorenzo.
Nel 2011, in seguito all’interessamento dei ministeri dei Beni e delle Attività Culturali e della Pubblica Istruzione, il Progetto si è sviluppato con la decisione di realizzare più libri contemporaneamente, durante lo stesso anno scolastico in diversi Comuni del Lazio. I Comuni, individuati per l’iniziativa con gli stessi ministeri, sono stati: Civitavecchia, Tolfa, Bracciano, Subiaco, Tivoli, Guidonia, Marino, Palestrina, Colleferro, Valmontone, Nemi, Lanuvio, Latina e Segni. Sono già stati pubblicati i libri su Palestrina, Colleferro e Marino. Al centro del quattordicesimo della collana tematica Bracciano.
“Grazie al lavoro di tutti e ai carciofi di altissima qualità questa è stata sicuramente una delle più belle sagre degli ultimi anni”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha commentato la sessantaquattresima edizione della Sagra del carciofo romanesco che si è appena conclusa.
“La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune, ancora una volta – ha proseguito Paliotta – si è dimostrata all’altezza delle aspettative portando nella nostra città migliaia di visitatori. Il protagonista della sagra ovviamente è stato il carciofo romanesco, prodotto simbolo della nostra terra che dal 2002 si fregia del marchio Igp (Indicazione Geografica Protetta). Un ringraziamento particolare alle forze dell’ordine e a tutti i corpi che hanno contribuito a farci vivere una Sagra del carciofo all’insegna della serenità e un elogio anche a tutti i corpi di volontariato, Protezione civile comunale, Croce Rossa e Gruppo La Fenice, che ininterrottamente per tre giorni sono stati un preziosissimo punto di riferimento per tutti i visitatori della Sagra”.
“Grazie agli agricoltori– ha continuato Paliotta – che, nonostante la crisi che sta attanagliando il settore dell’agricoltura, hanno garantito la loro presenza fornendo carciofi di altissima qualità come confermato dal fatto che sono andati letteralmente a ruba durante la sagra. Quest’anno si è capito che la manifestazione sta diventando sempre più un punto di riferimento enogastronomico nel panoramico delle fiere nazionali. Infine un grazie particolare alla Pro Loco che ancora una volta si è confermata leader nell’organizzazione degli eventi a Ladispoli”.
Durante la Sagra del carciofo romanesco di Ladispoli era stata vietata anche l’esposizione e la vendita di animali di tutte le specie su qualsiasi area pubblica in forma itinerante. Vietato tra l’altro anche offrire animali di qualsiasi specie come premio di vincite di gare o come omaggio a scopo pubblicitario.
Gremitissima la Piazza dei Sapori, quest’anno ancora più estesa, dove oltre a gustare i magnifici carciofi fritti romaneschi, i visitatori hanno potuto assaggiare i prodotti tipici regionali.
“Ora l’appuntamento per tutti è per il 2015 – ha concluso Paliotta – con la sessantacinquesima Sagra del carciofo romanesco”.
Una proposta di delibera regionale per adeguare la normativa del Lazio sulla dialisi, rimasta ferma al 2001, e soprattutto adeguare i contributi economici per i malati all’attuale costo della vita e alle innovazioni mediche. Il testo, depositato dalla Commissione regionale di vigilanza sull’emodialisi e che comporta un incremento di spesa di circa due milioni di euro per la Regione, è stato’ presentato ieri ad Ostia nel corso della assemblea generale dell”Associazione Malati di Reni Onlus’, guidata da Roberto Costanzi, alla presenza di medici, esperti ed esponenti del mondo politico come la consigliera regionale Teresa Petrangolini (Per il Lazio). La bozza di delibera vuole modificare la delibera di giunta regionale 1614 del 2001 alla luce di una serie di fattori, tra cui, in particolare, i cambiamenti nella tipologia e complessità della domanda assistenziale. Inoltre, ha spiegato Costanzi, “servono maggiori controlli da parte delle Asl nei confronti delle associazioni prima che vengano erogati i fondi”. Stando alla proposta di delibera i contributi versati al malato per coprire le spese legate alla dialisi dovrebbero aumentare. Oggi, per esempio, un malato in carrozzina, che quindi ha bisogno di un mezzo attrezzato per andare a sottoporsi alla dialisi, riceve dalla Regione una quota pari a 1/5 del costo della benzina piu’ 10,34 euro per seduta. Con la nuova norma invece riceverebbe 25 euro a seduta di contributo. Inoltre si prevede una riduzione della spesa per i servizi di trasporto da e per i centri dialisi con autolettiga e si propone il servizio di trasporto individuale con il contributo di 50,00 piu’ 1/5 del costo della benzina. La proposta, inoltre prevede tra l’altro per i familiari che accompagnano l’assistito l’incremento dei chilometri da casa al centro dialisi da 10 a 15 per richiedere il contributo per i 4 viaggi e la possibilità per i Comuni di usufruire del contributo previsto al fine di dare la possibilità di realizzare i trasporti nell’ambito dei servizi sociali. Infine si adeguano i contributi per la dialisi domiciliare al 2014. Il tutto dovrebbe comportare un aumento dei costi per la Regione di circa 2 milioni di euro: Rispetto al 2001, spiega ancora Costanzi, e’ aumentato il costo della vita, ma soprattutto e’ cambiato lo scenario dal punto di vista dell’innovazione clinica: “Oggi – afferma – i dializzati anche molto anziani vivono abbastanza bene per qualche anno, ma hanno bisogno di essere accompagnati a fare la dialisi. L’aumento di 2 milioni rispetto ai 5 circa che si spendono oggi puo’ sembrare grande, ma va considerato che dal 2001 a oggi sono passati 13 anni e le cifre non sono mai state aggiornate”.
“Anche quest’anno il Governo ha proseguito la sua irresponsabile politica di tagli ai Comuni aumentando, al contempo, la pressione fiscale. Nonostante ciò, il Comune di Cerveteri nel 2013 ha aumentato di oltre il 50% le risorse investite nelle Politiche Sociali, arrivando al più alto stanziamento mai fatto prima. Maggiori risorse per oltre 530.000 € hanno permesso di garantire più servizi d’assistenza e più aiuti concreti alle famiglie, cercando di dare risposte in tutte le situazioni di emergenza. Ma le esigenze sono sempre più numerose e un piccolo aiuto da parte di tutti può fare veramente la differenza”. Con queste parole del Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, parte la campagna per invitare tutti i cittadini a destinare la quota del 5×1000 a favore delle politiche sociali del Comune di Cerveteri.
“Appena insediati – ha spiegato il Sindaco – abbiamo lanciato la campagna ‘Non Lasciamo Indietro Nessuno’ fatta di tante iniziative di solidarietà che hanno contribuito a dare un sostegno concreto alle famiglie di Cerveteri che si trovano in difficoltà economiche. E, credetemi, sono molte più di quelle che possiamo immaginare. Molto è stato fatto, ma possiamo ancora fare ancora di più. Oggi vi chiedo di destinare il 5×1000 ai Servizi Sociali del nostro Comune. Non costa niente: si tratta di somme che sarebbero in ogni caso trattenute dallo Stato. È una scelta importante che guarda al futuro di Cerveteri. È nei momenti difficili come quello che viviamo oggi che una Comunità può davvero dimostrare di essere unita e solidale”.
“Con il 5×1000, il Comune di Cerveteri può finanziare servizi di fondamentale importanza – ha spiegato Francesca Cennerilli, Assessore ai Servizi alla Persona – come le borse sociali, l’assistenza nelle scuole e alle persone diversamente abili, case alloggio e case famiglia per i minori, può garantire sussidi e contributi diretti alle famiglie in difficoltà. In questi anni in Italia non si è fatto che tagliare la spesa pubblica e le risorse destinate al Sociale, mettendo in pericolo il sistema degli aiuti e del sostegno a chi è in difficoltà. Non possiamo permettere che servizi indispensabili vengano meno, o ne sia ridotta l’efficacia. Dobbiamo, anzi, fare di più e implementare questi servizi. Chi sceglierà di destinare il 5×1000 ai nostri Servizi Sociali impegnerà in modo mirato, ed utile, risorse che saranno gestite in modo responsabile e trasparente. Già da ora, ringrazio di cuore chiunque vorrà fare la propria parte”.
Destinare il 5×1000 alle politiche sociali del proprio Comune è facile e non comporta alcuna spesa aggiuntiva: la cifra sarebbe comunque trattenuta dallo Stato. È sufficiente fare una firma all’interno dell’apposito spazio nel momento della dichiarazione dei redditi. Ulteriori informazioni possono essere richieste direttamente al Comune di Cerveteri, al numero 06.89630225 o sul sito www.comune.cerveteri.rm.it.
Servizi finanziabili con il 5×1000 erogati nel 2013:
Borse sociali: Attività integrative per l’inserimento di persone con disabilità o particolare indigenza (in collaborazione con Multiservizi Caerite e AS.SO.VO.CE.)
Contributi e sussidi: A persone o famiglie in particolare difficoltà. I contributi e i sussidi sono erogati mensilmente o una tantum
Case alloggio e case famiglia: Per anziani e minori: integrazione parziale o totale della retta della struttura
Trasporto disabili: Verso le strutture per effettuare terapie ed esami (in collaborazione con AS.SO.VO.CE.)
Assistenza domiciliare: Contributi in favore di persone disabili per l’assunzione di assistenti familiari o prestazioni erogate avvalendosi delle cooperative accreditate
Assistenza educativa per alunni diversamente abili: Per alunni con disabilità e/o con problematiche di altro tipo (didattiche, di integrazione scolastica, ecc.).
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd) ha approvato all’unanimità, con diversi emendamenti sia della maggioranza sia dell’opposizione, la proposta di deliberazione consiliare n. 26 d’iniziativa della Giunta, concernente le “Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020”. Si tratta del programma di interventi della Regione Lazio per l’impiego degli oltre 2,6 miliardi di euro tra fondi europei (Fondi Sie), cofinanziamento nazionale e risorse regionali. Il budget relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale è di 913 milioni di euro, 958 milioni quello relativo al Fondo sociale europeo (Fse) e 780 milioni il budget per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
Il piano prevede la seguente ripartizione della dotazione complessiva: 602 milioni alla competitività dei sistemi produttivi (22,7 % del totale); 651 milioni a occupazione, istruzione e formazione (25% circa); 163 milioni per l’Agenda digitale (6, 2%), 212 milioni per la ricerca scientifica, innovazione e trasferimento tecnologico (8 %); 536 milioni alla sostenibilità ambientale, alle soluzioni eco-compatibili per l’incremento della qualità della vita, alla protezione dell’ambiente e alla valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (20,2 %); oltre 344 milioni per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale (13%); 46 milioni per il potenziamento della capacità istituzionale e amministrativa (1,76%). Poco più di 94 milioni, pari al 3,56% del totale, sono destinati all’assistenza tecnica, vale a dire al sostegno alla piena operatività del programma, alla valutazione e al monitoraggio, come previsto dall’apposito regolamento comunitario.
Il provvedimento era giunto nell’Aula consiliare con alcuni emendamenti delle commissioni IV, Bilancio, e II, Affari comunitari che si erano riunite in seduta congiunta nelle scorse settimane. Settantotto gli emendamenti proposti l’Aula, il voto del Consiglio è arrivato dopo un dibattito nel corso del quale è intervenuto anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. L’obiettivo è quello di mandare tutto il pacchetto alla Commissione europea a Bruxelles entro il 22 luglio, come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, nel corso della sua relazione introduttiva.
L’intervento del presidente della Regione, Nicola Zingaretti
Nel corso della discussione generale sul provvedimento è intervenuto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Si apre per questa Regione una fase straordinariamente nuova e positiva che ci richiamerà tutti alle nostre responsabilità”. Ha dichiarato Zingaretti.
“Quanto decideremo – ha proseguito il presidente della Regione – e soprattutto quanto di nuovo scriveremo nell’attuazione di queste linee guida, non può essere deciso nel chiuso di una stanza di Giunta, di commissione, o di Consiglio, ma ci aspetta una fase davvero di costruzione collegiale di una proposta definitiva che dovrà coinvolgere i sindaci del nostro territorio, ma anche il mondo economico, culturale e sociale. (…) Occorre tentare, in questa fase storica e in questa programmazione, di spingere tutti alla capacità di proposizione di progetti più concreti, più calendarizzabili che diano risposte più rapide e misurabili. Utilizzare le risorse europee per un ricambio totale delle flotte rotabili all’insegna del risparmio energetico sia su gomma che, in parte, su ferro e può rendere molto più concreto l’utilizzo e l’utilità di questa benedetta Europa mettere nelle condizioni la mobilità pubblica di questa regione di cambiare nel profondo il volto di questa regione.”.
Nel corso del suo intervento, Zingaretti ha volto lo sguardo al futuro. “La fase che si apre – ha detto governatore del Lazio – è una fase di partecipazione. Questo è il senso dell’idea degli Stati Generali, nei quali i consiglieri, a mio giudizio, dovranno essere tra gli attori protagonisti; occasione di partenariato, ma occasione anche politica di rapporto con la società. Questo è il senso – lo hanno richiesto molti consiglieri – della nuova parte del sito internet della Regione, che non a caso abbiamo voluto chiamare ‘Lazio Europa’, che sarà una finestra di tutto ciò che riguarda non solo in genere l’Europa, ma la pubblicazione dei bandi europei nel nome della chiarezza, della trasparenza rispetto a una fase attuale di incredibile e, a mio giudizio, negativa frammentazione della capacità dei bandi europei. La seconda grande fase che si apre è il negoziato. Dal 22 luglio, cioè immediatamente dopo l’invio del programma operativo, figlio di queste linee guida, si aprirà una fase assolutamente delicata e importante di interlocuzione, che già informalmente è partita, ma che ugualmente sarà importante per portare a casa i risultati. Le date sono molto serrate e dovremo lavorare affinché questa discussione porti risultati concreti.”.
“Ora – ha concluso il presidente Zingaretti – , in una situazione economica e finanziaria che conosciamo, si apre quella fase anche politicamente e culturalmente entusiasmante che deve concretizzare cosa è l’Europa in positivo. Questo si concretizzerà e si realizzerà se noi riusciremo, oltre alle linee-guida, oltre ai progetti che faremo, a darci l’obiettivo credibile in pochi anni di dimostrare, come sta accadendo ad esempio nei cantieri della vecchia programmazione che stanno aprendo, che l’Europa è un corso di formazione, uno sportello per trovare lavoro, un treno nuovo, un autobus nuovo, una grande infrastruttura, la ristrutturazione di un centro storico, il fatto che la banda larghissima e i derivati saranno in ogni angolo della Regione”.