Pubblichiamo un comunicato diΒ Cgil, Fp, Flc
Roma, 18 giugno – βBasta con gli attacchi ai dipendenti pubblici. I lavoratori e le lavoratrici meritano rispetto, senza la loro attivitΓ nessuno dei diritti costituzionali, dalla salute allβistruzione, dalla mobilitΓ alla cultura, potrΓ essere davvero esercitato dai cittadiniβ. CosΓ¬ la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti e i segretari generali di Fp e Flc Serena Sorrentino e Francesco Sinopoli commentano gli attacchi di questi giorni al lavoro pubblico da parte di editorialisti, opinionisti, docenti tra cui Pietro Ichino.
βLo smart working – ribadiscono i tre dirigenti sindacali – non Γ¨ una vacanza, e lβimpiego pubblico non Γ¨ una casta privilegiati che puΓ² decidere liberamente se lavorare o meno, in unβodiosa contrapposizione con il mondo del lavoro privato che in queste settimane ha subito gli effetti della decurtazione salarialeβ.
Per Scacchetti, Sorrentino, Sinopoli βsfugge ciΓ² che realmente Γ¨ avvenuto durante il lockdown nel sistema pubblico in termini di riorganizzazione del lavoro, di gestione dei servizi, di innovazione dei processi. Una riorganizzazione che Γ¨ stata realizzata rapidamente nonostante le risorse scarsissime, strumenti privati e senza la necessaria formazioneβ. βRiteniamo – proseguono – che continuare a puntare il dito contro chi si Γ¨ trovato a reinventare, senza alcuna formazione, il proprio impegno lavorativo Γ¨ a dir poco ingeneroso e soprattutto inutile per la costruzione di un reale cambiamento del sistema dei servizi pubbliciβ.
Per Scacchetti, Sorrentino e Sinopoli
βin nome di una presunta modernitΓ , si preferisce rimanere ancorati all’idea del tornello come misuratore della produttivitΓ , piuttosto che fare i conti con la necessitΓ di: organizzare il lavoro per obiettivi, di investire sulle professionalitΓ presenti attraverso la formazione (risorsa scarsa in tutte le pubbliche amministrazioni), di rivedere le procedure di reclutamento per selezionare le competenze migliori, di investire sul rinnovo dei contratti come leva del cambiamento, di migliorare la qualitΓ della produzione legislativa che dovrebbe rappresentare il primo passo per i processi di semplificazione che tutti rivendicanoβ.
βΓ arrivato il momento di interrompere questo disco rotto e di analizzare queste criticitΓ con studi approfonditi e non con il sentito dire, anche a partire da ciΓ² che in questa situazione emergenziale non ha funzionato, e sfruttando – concludono la segretaria confederale della Cgil e i segretari generali di Fp e Flc – la grande capacitΓ di cambiamento che una parte rilevante di questo sistema ha dimostratoβ.
Ufficio stampa CGIL


