13 Dicembre, 2025
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Ancora truffe in tempo di coronavirus: squilli fantasma ruba-soldi

(La Stampa) – In tempi di emergenze si moltiplicano i tentativi di truffa a tutti i livelli e attraverso ogni mezzo possibile. E piΓΉ che immaginabile. Dopo la finta raccolta fondi on line per l’ospedale San Camillo di Roma in prima linea nella lotta contro il Covid-19, vero e proprio atto di sciacallaggio, ora arrivano le

telefonate fantasma. È la Polizia di Stato, in queste ore, a lanciare il nuovo allarme

Chiamate esca

Le chiamate a cui si fa riferimento non hanno come oggetto diretto il coronavirus ma compaiono proprio adesso, in un momento in cui tutti sono in allerta e alla continua ricerca di informazioni sulla situazione che si sta vivendo. Ancora in lockdown e quindi ancora piΓΉ attenti a ogni minimo segnale, a ogni tipo di comunicazione che possa artivare dall’esterno. È su questa sorta di vulnerabilitΓ  dettata dal momento che le organizzazioni truffaldine fanno leva.

La segnalazione

PerchΓ© non si abbassi la guardia, ora piΓΉ del solito, la Polizia raccomanda:Β Β«State attenti alla truffa dello squillo – si legge sulla sua pagina Facebook Β -. Arriva una telefonata da un numero estero. Poco dopo ne arriva un’altra. A quel punto la curiositΓ  spinge alcune persone a richiamare il numero, cadendo nella trappola dei truffatori. PuΓ² sembrare uno scherzo, ma arriva a costare anche 1,5 euro al secondoΒ».

L’esborso a sorpresa dunque potrebbe essere notevole. Un salasso per chi magari in questo momento ha grosse difficoltΓ  economiche e si trova a diventare vittima di gente senza scrupoli.

I sospetti

Β«Si tratta della truffa β€œWangiri”, quindi attenzione alle telefonate che arrivano dall’estero -avvertono gli agenti – in particolare dalla Tunisia (+216) e dall’Inghilterra (+44), ma anche da altri Paesi. Non richiamate i numeri sconosciuti, e, se non ne avete necessitΓ , chiedete al vostro operatore di inibire le telefonate all’estero, in modo da non cadere nella rete dei truffatori nemmeno per sbaglioΒ».Β In caso di sospetti viene consigliato di fare una segnalazione alla Polizia postaleΒ https://www.commissariatodips.it/segnalazioni/index.html.

L’avviso fake

Qualche giorno fa veniva anche segnalata una comunicazione che sta girando nella Capitale e che mostra in bella vista il logo (finto) delle autoritΓ .

«È falso – assicurano gli agenti – il documento che gira in Rete intestato alla questura di Roma “Divisione Polizia Amministrativa e Sociale” dove si fa divieto assoluto, a causa del Covid19, di svolgere attivitΓ  balneari a scopo ricreativo fino all’ 11 giugno 2020Β». Ancora non ci sono date ufficiali per l’avvio della stagione balneare sul litorale romano e dunque nessun avviso di questo genere puΓ² essere considerato attendibile.

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