5 Dicembre, 2025
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LISA FEDERICO: COSA E’ ACCADUTO E COSA DOVRA’ ACCADERE NEL SUO NOME

Sabato 31 maggio presso l’aula Consiliare del Comune di Trevignano Romano è stato presentato il libro “Le Tre Vite di Lisa” alla presenza del Sindaco Claudia Maciucchi, del promotore dell’evento, arch. Francesco Correnti, e di una platea che ha gremito l’aula al massimo della capienza.
Gli autori del libro, l’arch. Margherita Eichberg attuale Sovrintendente per la provincia di Viterbo e la Tuscia meridionale presso il Ministero della Cultura, e il biologo Maurizio Federico, prendendo spunto dalle tristi vicende narrate nel libro, hanno cercato di dimostrare come anche la peggiore delle sventure, la morte della figlia Lisa avvenuta presso l’ospedale Bambino Gesù a causa di una inspiegabile sequela di errori, possa e debba diventare un motivo per sensibilizzare l’opinione pubblica su un gigantesco problema che già da tempo condiziona negativamente la vita di moltissime persone: la Sanità a disposizione del cittadino sempre più rivolta al guadagno di chi la gestisce piuttosto che al benessere di chi ne ha bisogno. Il tutto compendiato da una interessante presentazione tecnica sui diritti negati dei malati condotta dall’ex ispettore AGENAS dott. Quinto Tozzi.
Cosa è accaduto: Lisa, adottata dall’Ucraina, contrae all’età di 17 anni una malattia ematologica non oncologica che porta i medici dell’ospedale privato ed extra-territoriale in cui viene ricoverata, il Bambino Gesù, a indirizzarsi immediatamente verso la terapia più invasiva ma più redditizia, il trapianto di midollo osseo, nonostante Lisa non ne avesse alcuna urgenza. La procedura va malissimo, all’atto dell’infusione Lisa sviene, urla di dolore per 12 ore a causa della emolisi massiva indotta dalla concomitante infusione di ben 0,35 litri di globuli rossi incompatibili. Lisa sviluppa subito anche una polmonite bilaterale ma, inspiegabilmente, i medici del reparto non procedono all’isolamento del microbo responsabile. Verrà isolato solo 15 giorni dopo, a due giorni dalla morte di Lisa, dai medici del reparto di Terapia Intensiva, quando ormai non c’era più nulla da fare. Tutta questa ricostruzione, avallata dal perito del PM che ha dato seguito alla denuncia sporta dai genitori di Lisa, è stata totalmente ribaltata dalla CTU del GUP, redatta in clamoroso conflitto di interessi da un medico stretto collaboratore di tre periti di parte del Bambino Gesù. Lisa non avrà giustizia.
Cosa dovrà accadere: l’assurda morte di Lisa scoperchia tremendi meccanismi di cui possono essere vittime tutti i cittadini che si trovano a doversi rivolgere agli ospedali o alla giustizia. La denuncia che i genitori stanno portando in tutta Italia da tempo, questa di Trevignano è stata la 47ma presentazione, è finalizzata nello specifico a evidenziare come l’ospedale Bambino Gesù sia ormai monopolista non controllabile nelle prestazioni e negli esiti per la pediatria di tutto il centro sud italiano. Questa anomalia, se non adeguatamente corretta, è destinata a perpetuare casi di malasanità a cui non si potrà porre alcun rimedio, visto che lo Stato Italiano non ha alcun potere di ispezione su questo ospedale. Più in generale, il significato dell’impego dei genitori di Lisa sta nel rilancio di una Sanità autenticamente pubblica, in grado di agire nell’interesse del cittadino e non dei bilanci, e che sappia chiedere scusa e trovi gli adeguati e trasparenti rimedi quando le cose non vanno nella direzione voluta, come purtroppo è inevitabile possa accadere.
La Redazione

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