5 Dicembre, 2025
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Una Casa per Ricominciare: Manziana Accoglie una Famiglia di Profughi Afghani

MANZIANA – Giovedì 17 luglio 2025, nella quiete accogliente della Casa Corrado, generosamente donata ai bisognosi dalla signora Caterina in memoria del marito Corrado, Manziana ha aperto il cuore ad un nuovo inizio per una numerosa famiglia di profughi afghani. La cerimonia di accoglienza si è svolta alla presenza del sindaco Alessio Telloni, dei rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio, dei rappresentanti della scuola Penny Wirton di Manziana, del rappresentante della Unitalsi di Manziana e di altre associazioni di volontariato locali.

Il sindaco Telloni, intervenuto a nome della cittadinanza, ha dato il benvenuto alla famiglia afghana con parole di vicinanza e solidarietà, sottolineando il dramma vissuto dal popolo afghano e la volontà della comunità di Manziana di tendere, come sempre, una mano concreta a chi fugge dalla guerra e dall’oppressione. Ha ringraziato i cittadini, la Comunità di Sant’Egidio, la Scuola Penny Wirton di Manziana. Ha inoltre confermato la disponibilità a mantenere gratuitamente attiva la sede della scuola Penny Wirton di Manziana presso l’Ostello di Manziana, recentemente ristrutturato, ringraziando tutti i volontari che, insegnando la lingua italiana ai profughi, offrendo il proprio tempo e le proprie competenze, facilitano l’integrazione di chi cerca una seconda possibilità.

In rappresentanza della famiglia donatrice, la signora Maria Carla Moglia ha augurato alla famiglia ospitata di trovare in quella casa non solo un rifugio, ma un luogo in cui ricostruire serenità e dignità. Ha ringraziato anche la famiglia di Michele Torre, punto di riferimento sul territorio, e ha ricordato che “ognuno può fare un piccolo, grande gesto di accoglienza che fa la differenza”.

La Comunità di Sant’Egidio, protagonista del progetto, è attiva da oltre dieci anni con i “corridoi umanitari”, grazie ai quali famiglie vulnerabili vengono accompagnate dall’inferno dei campi profughi verso una nuova vita in Europa. Valeria Gutterez, referente della Comunità di Roma, ha raccontato il lungo percorso della famiglia afghana, incontrata nel 2023 in un campo informale a Islamabad, in Pakistan: “Li ho visti organizzare lezioni all’aperto per i bambini, nonostante tutto. Da allora non ho più smesso di credere nella loro forza. Il nostro compito è dare loro una casa e una possibilità di autonomia”. Monica ha sottolineato come, inaspettatamente, molte persone abbiano offerto seconde case per accogliere i profughi, dimostrando che la solidarietà è più diffusa di quanto si immagini.

Pia Colavolpe, referente della Scuola Penny Wirton sul territorio di Manziana, ha espresso il desiderio di condividere un tratto di strada con la famiglia, insegnando la lingua italiana e facilitando il loro inserimento. La Penny Wirton, nata a Roma nel 2008, offre corsi di italiano gratuiti grazie a volontari che insegnano con metodo individuale, costruendo ponti reali verso l’integrazione.
Durante l’incontro, Alberto Faraoni, rappresentante della parrocchia di Manziana e volontario dell’Unitalsi, ha raccontato le difficoltà di chi si spende per aiutare gli altri, ricordando che i volontari italiani Unitalsi pagano di tasca propria vitto, alloggio e trasporti per accompagnare i malati a Lourdes. “Il nostro aiuto non si ferma lì”, ha aggiunto, ricordando l’impegno della parrocchia di San Giovanni Battista nell’assistere chiunque arrivi senza mezzi.

Dalla vicina Bracciano, Pina e Ciro della Comunità di Sant’Egidio hanno ribadito la disponibilità ad aiutare e il desiderio di collaborare sempre più strettamente con la comunità di Manziana, con l’obiettivo comune di costruire reti di solidarietà.
Marco Bartoli ha raccontato la sua esperienza positiva nel fare da tramite tra la famiglia proprietaria della casa e la Comunità di Sant’Egidio di Roma. Massimo, in rappresentanza della Sant’Egidio di Civitavecchia, ha presentato un progetto di orti solidali che coinvolgerà la famiglia afghana nella cura del giardino della villa, contribuendo al loro reinserimento attivo nella società. Saverio, architetto e volontario, ha concluso ricordando che Manziana, concepita storicamente come una “città ideale”, oggi può concretamente diventare una città della pace e dell’amicizia.

La testimonianza della famiglia afghana è stata il momento più toccante della giornata. Fuggiti dall’Afghanistan nel 2021 dopo la chiusura del loro negozio di parrucchieria – bandito dai talebani insieme a qualsiasi attività legata alla cura delle donne – hanno vissuto per anni in campi di fortuna. Oggi, nella Casa Corrado, trovano finalmente una nuova speranza. Con commozione hanno ringraziato la Comunità di Sant’Egidio, il sindaco Telloni, i cittadini di Manziana e tutti i volontari, sperando di poter presto riconquistare dignità e autonomia.
A favorire il dialogo tra i volontari e la famiglia, è stata preziosa la presenza di Ziba, una giovane afghana che ha svolto il ruolo di interprete con professionalità e sensibilità, facilitando l’incontro tra due mondi uniti dal linguaggio universale della solidarietà.

Manziana conferma così il suo cuore grande, diventando simbolo concreto di una comunità che sa  accogliere.

Florentina Miniosu

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