5 Dicembre, 2025
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A chi giova la guerra

Sia ben chiaro: non è che mi siano simpatici i fanatici, di qualsiasi tipo siano, né amo le leggi che limitano la libertà individuale, ancor più se si tratta di limitazione della libertà dei più deboli o di imposizione di regole che riguardano il pensare, il comunicare, il vestire. Ma a chi giova veramente dichiarare una guerra ad un Paese dalla storia illustre, ma dal presente oscuro?

Ho citato la storia, proprio quella che non viene mai veramente insegnata perché altrimenti non potrebbe ripetersi sempre uguale a se stessa e non cambierebbe il risultato di ciascun conflitto armato: i morti sono sempre i poveri e gli eroi, mentre i guadagni vanno sempre e solo ai ricchi. Se la storia venisse insegnata veramente, tutti comprenderebbero che le guerre non derivano mai da questioni di bandiere o di ideali.
Se la storia venisse insegnata veramente, oggi si comprenderebbe che l’escalation della guerra non deriva dalla difesa di ebrei o musulmani, di Palestinesi o Israeliani, ma da strategie politiche dei governi in carica già chiaramente dichiarate nei loro programmi elettorali.

Intendo sia dalle destre ebraiche sia dai fanatici di Hamas che parlano di difesa del proprio popolo, ma fanno morire i propri giovani o bambini e quelli dello straniero. Ma chi è lo straniero? Sia chiaro che nessuno è straniero in Terra perché questa non è dell’uomo, non appartiene ad alcun uomo. La motivazione è solo una: il guadagno di qualcuno più furbo di altri. Lo ha chiarito con la sua arrogante e volgare schiettezza l’attuale presidente degli USA, quello che del popolo ucraino non ha alcun interesse, inizialmente coinvolto solo per vendere armi ed ora per appropriarsi, e far appropriare ai propri amici, le ricchezze di quel Paese.

Lo ha chiarito con la sua prosopopea da dittatore eletto attaccando oggi l’Iran, che da troppo tempo meritava di avere un governo che, ad esempio, rispetti le donne. Ma il motivo non è questo, il motivo è che, dietro la scusa dell’aiuto alla politica di destra di Israele, ora può impedire la costruzione dell’ordigno nucleare iraniano.

Non male in linea di principio, meglio se non l’avessero nemmeno altri Paesi cosiddetti “democratici”, ma non nascondiamoci dietro l’ipocrisia della difesa dei diritti. Dove sono, negli USA il diritto alla salute o all’istruzione?
Certamente se gli Stati Uniti non fossero entrati in guerra quasi 100 anni fa, oggi vivremmo ancora in un Paese totalitario, e certamente npon potrei scrivere queste sciocche righe. Certamente dobbiamo ringraziare quei ragazzoni che si fecero uccidere sulla nostra Terra per la nostra libertà. Ma non nascondiamoci che oltre che per quella, morirono anche per la successiva supremazia di quegli esponenti statunitensi che ha comunque limitato e limita la nostra autonomia.

Riccardo Agresti

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