“In merito alle polemiche sollevate da esponenti di Fratelli d’Italia sulla cerimonia del 2 giugno promossa dal Comune di Bracciano, intendiamo ribadire con chiarezza il senso e la finalità dell’iniziativa.
Il conferimento simbolico della cittadinanza onoraria ai bambini e alle bambine nati in Italia da genitori stranieri non è un atto ideologico, ma un gesto civile ed educativo, che parla di coesione, rispetto e partecipazione. È un modo per riconoscere il valore delle nuove generazioni, che condividono con i loro coetanei un percorso di crescita comune: nella scuola, nel gioco, nella lingua, nella vita quotidiana.
A ciascun bambino e bambina insigniti della Cittadinanza onoraria Ius Soli sarà donata la Costituzione e la bandiera italiana: due simboli che uniscono e che rappresentano i pilastri della nostra democrazia e del vivere insieme.
La scuola non è stata usata come veicolo di propaganda, ma come naturale alleata nei percorsi di educazione civica. Nel totale rispetto dell’autonomia scolastica abbiamo invitato gli istituti scolastici a parlare dei valori costituzionali come i diritti, la libertà, l’inclusione sociale riconoscendo loro la piena dignità educativa. L’educazione civica è un dovere repubblicano, non un atto sovversivo.
Come diceva Don Lorenzo Milani: “La scuola siede fra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi”. Dispiace che un’iniziativa che guarda al futuro e alla convivenza venga trasformata in una polemica politica pretestuosa e infondata. Ricordiamo che questa cerimonia si basa su un regolamento comunale approvato nel 2012 dalla Giunta Sala – mai abrogato da alcuna amministrazione successiva, nemmeno da chi oggi la contesta – che fece di Bracciano il primo Comune in Italia ad adottare questa proposta simbolica.
Un’iniziativa che da allora è stata ripresa da numerosi altri Comuni italiani, non per sostituirsi alla legge, ma per stimolare una riflessione democratica e urgente su una normativa – quella sulla cittadinanza – che oggi appare superata rispetto alla realtà vissuta da migliaia di bambini e bambine: parlano italiano, frequentano le nostre scuole, condividono ogni giorno la vita con loro compagni, eppure restano esclusi da un pieno riconoscimento giuridico.
Come Amministrazione, crediamo che celebrare il 2 giugno significhi dare voce alla Repubblica in tutte le sue sfumature, non costruire barriere. Significa coinvolgere i giovani cittadini che vivono nella nostra comunità in un percorso di cittadinanza attiva, consapevole, partecipata e solidale.
Chi vuole dividere, lo fa per un calcolo politico becero. Ha bisogno di creare sempre un nuovo nemico, di alzare muri, anche sulla pelle dei bambini e delle bambine. Invece, mai come oggi è necessario costruire ponti.
Noi continueremo a farlo!”
Marco Crocicchi
Sindaco di Bracciano
Massimo Guitarrini
Assessore alle Politiche Sociali, Inclusione, Accoglienza e Pubblica Istruzione


