3 Maggio, 2024
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Consorzio del Lago, parla Massimo Lelli, uno dei tre membri del consiglio di amministrazione

«Sogno un consorzio capofila di una nuova filiera del turismo»

Parla Massimo Lelli, uno dei tre membri del consiglio di amministrazione del Consorzio del Lago. Con lui è stato “fatto” il punto su alcune iniziative in seno al consorzio e ha condiviso la sua visione dell’ente e le sue speranze in relazione al ruolo che ricopre.

Può illustrarci l’attività e il ruolo del cda e del Consorzio?
«Il Consorzio del lago di Bracciano nasce proprio qui nella dimora storica del pontile degli inglesi nel 1961 legando la sua storia a quella dell’iconica motonave consorzio navigazione con motonave. Come ente dipende dalla città metropolitana di Roma e l’organo di indirizzo è composto da un presidente e tre membri del consiglio di amministrazione. I consiglieri sono scelti dai Comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano; quindi, il nostro ruolo è di supporto alle attività del presidente e anche di collante e collegamento tra le attività del consorzio ed il territorio, inteso come comuni, enti locali, il Parco naturale di Bracciano Martignano. Inoltre, come in ogni società o ente pubblico, il consiglio di amministrazione fornisce un indirizzo politico e redige il bilancio annuale del Consorzio».

In questo momento le strutture del consorzio sono e saranno oggetto di lavori di miglioria in vista della stagione estiva. Quali sono questi lavori?

«Siamo in una fase di grandi lavori, vogliamo restituire la struttura storica alla sua antica veste, inoltre ci stiamo occupando anche di migliorie strutturali.

Grazie a un contributo di Città Metropolitana stiamo facendo l’impermeabilizzazione di tutta la palazzina e inoltre stiamo rifacendo la rasatura e l’intonaco dell’intera struttura. Ma le migliorie non sono finite, saranno oggetto di restyling anche i pontili degli attracchi delle motonavi e grazie al contributo del progetto “Ossigeno” (un progetto messo in campo nel 2019 dalla Regione Lazio per contrastare il cambiamento climatico, compensare le emissioni di CO2, proteggere la biodiversità e che mira a piantare su tutto il territorio regionale sei milioni di nuovi alberi e arbusti autoctoni certificati, uno per ogni abitante della regione, nda) saremo in grado di riqualificare gli spazi verdi adiacenti agli attracchi della motonave e di tutte le cosiddette “aiuole belvedere” che sono attorno al lago, per migliorare l’esperienza di contatto con il nostro bacino idrico per tutti».

Prevedete che la nuova “veste” di pontili e strutture permetterà un migliore afflusso turistico per l’estate?
«Si, penso che una veste rinnovata sarà un ottimo biglietto da visita per il Consorzio e la mission che si è dato. La struttura storica ha infatti il ruolo di accogliere e smistare il flusso turistico e i pontili, e le aree verdi rappresentano la porta di ingresso alla bellissima esperienza che può offrire il percorso della motonave alla scoperta del nostro straordinario patrimonio naturalistico. Nella struttura abbiamo anche implementato la fornitura di servizi al territorio: è aperto lo “sportello per consentire le visite ispettive per le imbarcazioni da pesca professionale, necessarie per il rinnovo dei certificati di navigabilità” e abbiamo inaugurato i corsi di formazione per allievi marinai che consentiranno l’accesso agli esami per il conseguimento dei titoli professionali della navigazione interna: marinaio, barcaiolo, pilota motorista… anche autorizzati al trasporto passeggeri su navi come la Motonave Sabazia II.  I corsi contribuiranno a formare il futuro personale navigante e creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. Ma quello che auspico è che il Consorzio possa diventare il motore di un progetto di sviluppo turistico integrato del territorio».

Che ruolo si immagina per il consorzio nella creazione di un tessuto turistico condiviso del territorio Sabatino?
«Penso che il ruolo primario del Consorzio debba essere quello di promuovere attività di sviluppo economico nel territorio, in sinergia con le attività turistiche presenti e fornendo stimolo alla creazione di nuove realtà. Dunque, da un lato la Motonave Sabazia II deve diventare il punto di riferimento per tutte le bellezze naturali del territorio Sabatino, dall’altro il nostro compito dovrebbe essere quello di creare con le strutture locali degli itinerari completi per godere del territorio da ogni punto di vista, un modello di sviluppo turistico che abbia al centro il nostro lago, che non si fermi alle sue banchine ma crei itinerari turistici ben definiti che possano coinvolgere i visitatori uno o più giorni in vari tipi di attività, naturalistiche, enogastronomiche…

Abbiamo il know-how per farlo. Già oggi il consorzio è in grado di coinvolgere, per esempio, i pescatori locali per catering per molti eventi, o realtà che producono vino locale da inserire in contesti che riguardano la storia del territorio.

E’ una sfida ambiziosa ma è per me l’obiettivo principe di questo mandato. Il Consorzio deve diventare motore di un nuovo tessuto turistico diffuso e all’avanguardia che possa fare da volano alle tante eccellenze che il territorio Sabatino ha da offrire».

 

 

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