29 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Asl Roma 1, percorsi diagnostici in ematologia

Il Salone del Commendatore di Borgo Santo Spirito ha ospitato la presentazione del volume “Percorsi Diagnostici in Ematologia”, manuale che si propone di aiutare i non ematologi ad interpretare dati di laboratorio e manifestazioni cliniche che possano essere segni di malattie ematologiche.

L’evento, moderato da Gerardo D’Amico, ha visto la partecipazione di numerosi professionisti sanitari. Gli autori Umberto Recine, Angela Rago, Tommaso Caravita di Toritto e Claudio Gambetta, con questo testo, vogliono offrire un supporto al “vuoto formativo in ematologia” per i non specialisti, patologi clinici, medici di medicina generale. Un manuale, dunque, che traccia delle flow chart semplificate per raggiungere una conclusione diagnostica e dei criteri semplici e il più possibile oggettivi per valutare il rischio clinico del paziente. I coordinatori dell’opera, tutti docenti della Scuola Medica Ospedaliera, hanno raccolto in questo manuale i contenuti delle lezioni che ogni anno tengono nel corso omonimo, incoraggiati dagli stessi studenti, che lamentano la mancanza in commercio di un manuale cui fare riferimento.

“È un manuale che oltre a colmare un vuoto formativo è coraggiosamente antesignano perché sottolinea l’esigenza di formare a livello specialistico i medici di medicina generale affinché possano evidenziare in maniera precisa i sintomi dei pazienti per una vera presa in carico di territorio” dichiara il Commissario straordinario della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle.

La Dott.ssa Angela Rago e il Dott. Tommaso Caravita di Toritto sottolineano come sia importante guidare il non specialista ad inquadrare il problema perché oggi la richiesta di prime visite ematologiche è sproporzionata rispetto all’offerta e molte richieste risultano inappropriate. Tale situazione, di conseguenza, non fa che aumentare le persone in lista d’attesa, portando anche chi realmente ha bisogno di una visita specialistica ad attendere per il proprio consulto.

L’appropriatezza prescrittiva è un tema toccato anche dal Dott. Umberto Recine “Non è un lavoro di quattro persone ma di ben diciotto specialisti, con l’obiettivo di costruire un percorso semplice, anche in nome dell’appropriatezza prescrittiva e della diagnostica, per arrivare o vicino ad una diagnosi ematologica o vicino ad una diagnosi che non è ematologica. Lo specialista, ad un certo punto va coinvolto, ma serve colmare il gap tra specialista e i vari professionisti che si trovano quotidianamente davanti i diversi casi. Questo libro è una scommessa in cui crediamo molto e pensiamo possa far del bene anche in termini di costi e di risparmio perché l’appropriatezza significa risparmio, l’appropriatezza significa riduzione dell’affollamento delle liste d’attesa e potrebbe fare da apripista in altri ambiti e altre specialità. È inoltre fondamentale – conclude il Dott. Recine –  trovare il sistema per coinvolgere i medici di medicina generale altrimenti la frattura tra ospedale e territorio ci sarà sempre.”

Ultimi articoli