16 Maggio, 2024
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Picardo (Ist. Immacolata di Roma): “Registrato il primo farmaco specifico per la vitiligine”

Non poteva esserci epilogo migliore per il Vitilive Walking Tour, iniziativa che ha raggiunto l’obiettivo prefissato di favorire una migliore comprensione sulla patologia dermatologica della vitiligine e promuovere una conoscenza in grado di abbattere i pregiudizi che ancora circondano i pazienti che ne sono affetti. Questo perché, oltre ad essere esteticamente molto impattante, la patologia della vitiligine porta con sé anche conseguenze di carattere psicologico, emotivo e sociale. L’iniziativa, organizzata da 080 Events and Solutions in collaborazione e con il patrocinio di SIDeMaST, ADOI, con il patrocinio di Associazione Nazionale gli “Amici per la Pelle” ONLUS (ANAP) e con il contributo non condizionante di Incyte, ha fatto registrare nella Capitale la partecipazione di oltre 200 persone, con circa 40 consulti dermatologici gratuiti svolti durante l’evento.

Luca Marin, ex campione di nuoto e affetto da vitiligine fin dai 12 anni, ha portato la sua testimonianza, alla quale si sono poi aggiunte le voci degli specialisti, i Professori Ketty Peris (Ordinario di Dermatologia – Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) e Mauro Picardo (Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma).

“La vitiligine è una malattia autoimmune e non solo un inestetismo cutaneo – ha sottolineato la Prof.ssa Ketty Peris  – e va affrontata come tale. La popolazione deve essere più consapevole dell’esistenza della vitiligine e questo tour nasce proprio da questa necessità. L’obiettivo – ha poi concluso Peris – è quello di informare meglio sulla malattia, perché oggi abbiamo delle nuove possibilità terapeutiche”.

Molto visibile, a causa delle caratteristiche macchie bianche, ma poco conosciuta, la vitiligine è spesso scambiata per un problema esclusivamente estetico. Al contrario si tratta di una patologia autoimmune e cronica che colpisce tra lo 0,5% e il 2% della popolazione mondiale e che ha un forte impatto dal punto di vista sociale, psicologico ed emotivo. Nel Lazio sono poco meno di 30.000 le persone che soffrono di vitiligine.

“Ci troviamo di fronte a una patologia che necessita di un percorso multidisciplinare, che definisca se la malattia è in una fase attiva o in una fase stabile, – ha esordito il Prof. Mauro Picardo – perché questo può modificare l’approccio terapeutico. Quel che più conta è che la situazione sta cambiando. Pensate che a livello mondiale l’unico prodotto registrato per il trattamento della vitiligine (negli Stati Uniti) era un depigmentante. In sostanza veniva proposto ai pazienti di estendere la vitiligine. Oggi, invece, grazie a gruppi di ricerca internazionali, che ho avuto il privilegio di creare e coordinare, è sia cresciuta la cognizione sulla malattia che sui meccanismi che la producono. La prospettiva dei pazienti con vitiligine è rosea: è stato registrato il primo farmaco topico, una crema, che sta dando risultati interessanti nel trattamento della vitiligine”.

Dopo Napoli, Milano e Torino è stata quindi Roma a fungere da cassa di risonanza per diffondere lo stato dell’arte della ricerca sulla vitiligine. Il sole capitolino ha accompagnato tutte le varie iniziative proposte, anche la passeggiata per i viali di Villa Ada.
Roma come tappa conclusiva ma anche punto di partenza per i nuovi sviluppi dei trattamenti dedicati ai pazienti affetti da vitiligine, che in Italia sono più di 300mila.

“Questa è una campagna importantissima, che sta girando tutta la Nazione, – ha sottolineato Rino Fabiano, Assessore all’Ambiente, al Verde e allo Sport del II Municipio, affetto da vitiligine – e ospitarla in una delle più belle ville storiche di Roma Capitale è sicuramente un modo efficace che permette di avvicinare questi temi a un numero elevato di persone. Sono 30 anni che convivo con la vitiligine e ho vissuto anche tutti gli step di natura psicologica. La vitiligine ha sempre portato a nasconderla e a nascondersi, perciò che oggi se ne parli in un pubblico spazio è qualcosa di straordinario. La comunità scientifica  – ha concluso l’Assessore Fabiano – ha raggiunto importantissimi risultati e quindi invito tutte le famiglie che magari hanno dei figli a cui si è manifestata la vitiligine a informarsi nel migliore dei modi”.

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