29 Aprile, 2024
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Trevignano, politiche giovanili e rapporto con le istituzioni

L’Istat ha creato la banca dati Giovani.Stat, per raccogliere e sistematizzare le statistiche su adolescenti e ragazzi con un’età compresa tra 15 e 34 anni. Le informazioni sono aggiornate periodicamente e consentono diversi tipi di analisi, incluse quelle territoriali, questo ci aiuta ad avere un riferimento preciso in termini di età.

È possibile accedere alle tavole relative al tema “lavoro” per avere un quadro della situazione occupazionale; i numeri chiave sono provvisori, si riferiscono al 2022 e registrano un tasso di occupazione totale del 40% circa, un dato che fa riflettere. Su base provinciale Roma ha un punteggio coerente con la media nazionale, appena il 42%.

A livello europeo, è stato approvato il piano 2019-2027, che a partire dalla risoluzione del Consiglio europeo del 26 novembre 2018, promuove la partecipazione dei giovani alla vita democratica, ne sostiene l’impegno sociale e civico e punta a garantire che tutti i giovani dispongano delle risorse necessarie per prendere parte alla società in cui vivono.

In pratica, sono stati elaborati undici obiettivi, tra cui socialità inclusiva e organizzazioni giovanili, per incoraggiare e dotare i giovani delle risorse necessarie per diventare cittadini attivi e agenti di solidarietà e di cambiamento positivo.  Con la speranza di migliorare le decisioni politiche relative al loro impatto in tutti i settori, in particolare l’occupazione, l’istruzione, la sanità e l’inclusione sociale.

A Trevignano è stato attivato il percorso dei beni comuni, anche grazie al supporto e alla partecipazione dei giovani; a partire dalle linee guida europee si è avviata un’esperienza condivisa di governance partecipativa. Questa, mira a rafforzare la relazione tra le istituzioni preposte alla tutela del patrimonio culturale e i professionisti del settore. È un approccio innovativo che introduce un reale cambiamento nella gestione e nella valorizzazione del patrimonio culturale.

Attraverso il regolamento dei beni comuni sono emerse una serie di competenze messe in rete, che hanno portato alla realizzazione di più progetti, a partire dall’arredo urbano, fino alla realizzazione di uno studio radiofonico, che vede la partecipazione di molti under 35, riuniti in associazioni oppure come singoli cittadini.

Il volontariato divide l’opinione pubblica; in piccole realtà urbane spesso la pratica dell’abitare coincide con fare comunità, risulta quindi più semplice avere accesso a questo tipo di attività. Nel caso del Comune di Trevignano, basta andare sul sito, nell’area dedicata ai beni comuni.

Claudia Soccorsi  

 

 

 

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